Intel, i chip a 1,8 nm arriveranno nel 2025 (come previsto)

Il CEO di Intel Pat Gelsinger ha riconfermato la roadmap dei processi produttivi, che prevede l'arrivo dei primi chip a 1,8nm nel 2025.

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a cura di Marco Pedrani

Caporedattore centrale

Nessun ritardo per Intel: I chip a 1,8nm prodotti con il nodo Intel 18A arriveranno entro il 2025, come da programma. A ribadirlo per l’ennesima volta è il CEO Pat Gelsinger, che in occasione di una conferenza di Duetsche Bank ha dichiarato: “Siamo a due anni e mezzo dalla trasformazione. Finora è andata come mi aspettavo in termini di ricostruzione dell’azienda. Devi essere molto meno scettico sulla nostra capacità di farcela”.

Attualmente il processo produttivo più avanzato di Intel è quello Intel 7, a 10nm ma con una densità paragonabile a quella dei 7nm di TSMC, usato per produrre i chip Raptor Lake. L’azienda è pronta per avviare la produzione di massa di chip basati su Intel 4: i primi saranno i futuri Meteor Lake, che debutteranno nei notebook di prossima generazione entro la fine dell’anno. Sempre entro fine anno sarà pronto anche Intel 3, che verrà usato per i chip Granite Rapids e Sierra Forest dedicati ai datacenter.

I piani per il 2024 prevedono lo sviluppo dei nodi Intel 20A e Intel 18A, che dovrebbero arrivare rispettivamente entro la prima e la seconda metà dell’anno. Il processo Intel 20A verrà usato per la famiglia di prodotti Arrow Lake, mentre non ci sono molti dettagli in merito all’impiego di Intel 18A.

La strada tracciata da Intel è chiara e l’azienda punta molto sugli Intel Foundry Services, con cui spera di competere con TSMC e, magari, sottrarle clienti di spicco con tecnologie all’avanguardia e prezzi dei chip più competitivi. Di certo la concorrenza di Intel non sta con le mani in mano, anche TSMC e Samsung Foundry sono all’opera per produrre chip a 2nm nel 2025; sarà interessante vedere come evolverà il mercato e se grandi aziende come Apple e AMD decideranno di abbandonare TSMC in favore di Intel per la produzione dei propri processori. Se dovesse accadere, sarebbe di certo un enorme successo per il colosso di Santa Clara.

Immagine di copertina: 123RF.com

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