Intel è entrata nella corsa all'informatica quantistica con il lancio del suo primo processore quantistico, Tunnel Falls. Il chip, que ha 12 qubit, rappresenta un significativo passo avanti per l'azienda e potrebbe aiutarla a raggiungere i suoi rivali nella corsa allo sviluppo di computer quantistici pratici.
Di computer quantistici si parla da molti anni ormai, e il loro potenziale è molto alto, ma finora non c’è ancora stata l’esplosione che in genere segna la svolta.
Intel non è l'unica azienda a lavorare sui computer quantistici. Anche IBM, Google e altri giganti della tecnologia stanno investendo molto in questa tecnologia. Tuttavia, Intel ritiene che il suo approccio all'informatica quantistica, basato su chip di silicio, le offra un vantaggio significativo rispetto ai suoi rivali.
"Per me è naturale utilizzare gli strumenti già sviluppati piuttosto che doverne sviluppare di nuovi", ha dichiarato Jim Clarke, direttore dell'hardware per l'elaborazione quantistica presso gli Intel Labs.
Il chip Tunnel Falls di Intel è un primo passo ma Intel ha già programmi a lungo termine. "La prossima grande pietra miliare sarà quando avremo qualche migliaio di qubit", una quantità che permetterà agli ingegneri dei computer quantistici di correggere i frequenti errori che affliggono le operazioni sui qubit, ha detto Clarke. "Probabilmente mancano tre, quattro o forse cinque anni", ha detto Clarke. "E probabilmente si dovrà aspettare l'inizio degli anni 2030 o la metà degli anni 2030 per avere un milione di qubit, che cambieranno il mondo".
Al momento, IBM offre al pubblico un sistema quantistico a 127 qubit, basato su un sistema a 433 qubit che rappresenta lo stato dell’arte nel settore. I numeri di Intel sono chiaramente più bassi, ma il colosso di Santa Clara potrebbe avere un vantaggio: produce i suoi sistemi quantistici nelle fabbriche di semiconduttori che già possiede e utilizza, e questo dovrebbe mettere Intel nelle condizioni di produrre sistemi quantistici meno costosi rispetto ai concorrenti.
Tuttavia Google, IBM e altri continuano a usare qubit basati sulla superconduttività. "I qubit superconduttori sono migliori per le metriche più importanti. Siamo certi che siano la tecnologia leader per il futuro dei supercomputer quantistici", ha dichiarato Google, sottolineando la loro velocità di elaborazione e i progressi compiuti nella correzione degli errori per mantenere i calcoli più a lungo. "Vediamo un percorso chiaro per scalare la nostra tecnologia verso macchine su larga scala, con correzione degli errori, di uso generale".