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Intel Core Ultra 9 285K, il cambio di paradigma di Intel | Test & Recensione

Il debutto della gamma Core Ultra su desktop segna anche un cambio di approccio da parte di Intel, molto più attenta all'efficienza.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Dopo tante chiacchiere e indiscrezioni, finalmente è giunto il momento di parlare dei nuovi processori Intel Core Ultra 200S, nome in codice Arrow Lake, annunciati lo scorso 10 ottobre. In questa recensione ci concentreremo sul top di gamma Core Ultra 9 285K, mentre a questo indirizzo potete trovare la recensione del Core Ultra 5 245K. 

Questa generazione segna un momento importantissimo per Intel, che ha deciso di attuare un vero e proprio cambio di paradigma, con tutti rischi del caso. I Core Ultra introducono tantissime novità, a partire da nuove architetture e da un nuovo processo produttivo, esterno. È stata la scelta giusta? Scopriamolo in questa recensione.

Specifiche tecniche

I nuovi Core Ultra 200S sono prodotti con il nodo N3B di TSMC, lo stesso usato per Intel Lunar Lake, gamma laptop con cui Arrow Lake condivide davvero molto. Anche qui ritroviamo la struttura a tile del chip e l'uso del packaging Foveros, una delle tecnologia di punta di Intel che, finalmente, vediamo anche su desktop.

Anche le architetture sono le stesse: Lion Cove sui P-Core e Skymont sugli E-Core. I nuovi P-Core offrono un aumento medio dell'IPC del 9% rispetto a Raptor Cove, ma il miglioramento più interessante riguarda gli E-Core: rispetto a Gracemont, l'IPC è aumentato del 32%, un valore altissimo che si traduce in prestazioni nettamente superiori in vari scenari. 

Altra novità è la presenza di una NPU da 13 TOPS. È basata sull'architettura NPU3, la stessa della NPU di Meteor Lake, e può essere usata per gestire carichi IA leggeri, dato che su un sistema desktop i lavori più impegnativi vengono affidati alla scheda grafica.

Come su Lunar Lake, anche su Arrow Lake Sparisce l'HyperThreading dai P-Core, portando ad avere CPU con lo stesso numero di core / thread. Per tutte le novità della nuova famiglia di processori Intel, vi rimandiamo a questo articolo dedicato.

 

Intel Core Ultra 9 285K

Intel Core i9-14900K

Processo produttivo

TSMC N3B

Intel 7

Core / Thread

24 (8P + 16E) / 24

24 (8P + 16E) / 32

Frequenza base P-Core (GHz)

3,7

3,2

Frequenza boost P-Core

5,7

6

Frequenza base E-Core (GHz)

3,2

2,4

Frequenza boost E-Core (GHz)

4,6

4,4

Cache L3 (MB)

36

36

NPU

13 TOPS 

-

PBP / MTP (W)

125W / 250W

125W / 253W

Grafica integrata

Intel Graphics

Intel UHD

Prezzo (euro)

699 (non confermato)

460 (attuale)

Passando alle specifiche tecniche del nuovo Core Ultra 9 285K, troviamo una configurazione 24 core / 24 thread, con 8 P-Core e 16 E-Core, come sul vecchio Core i9-14900K. Frequenza base di E-Core e P-Core aumentano, passando rispettivamente a 3,2 GHz e 3,7 GHz; anche la frequenza di boost degli E-Core cresce, arrivando a 4,6GHz. Al contrario, la frequenza massima dei P-Core diminuisce, passando dei 6 GHz del vecchio i9 a 5,7 GHz (in entrambi i casi raggiungibile solo tramite Thermal Velocity Boost).

Il PBP è lo stesso, 125 watt, così come l'MTP, che varia solamente di 3 watt e passa da 253 a 250. Novità anche per la grafica integrata, che ora sfrutta l'architettura Intel Xe ed è equipaggiata con 4 Xe-Core capaci di raggiungere i 2GHz.

Prestazioni

Per misurare le prestazioni dei nuovi Core Ultra ci siamo affidati alla classica suite di benchmark con giochi, software sintetici, carichi da ufficio, da workstation e rendering, così da avere uno scenario abbastanza completo con diversi casi d'uso. Tutte le piattaforme di prova sono equipaggiate con dissipatore AIO da 360mm, SSD PCIe 4.0, scheda grafica NVIDIA GeForce RTX 4080 con driver 565.90 e Windows 11 in versione 23H2.

Nei grafici a seguire, il Core Ultra 5 è erroneamente indicato come Core Ultra 5 285K. Il modello corretto è, ovviamente, Core Ultra 5 245K.

Per quanto riguarda invece la memoria, abbiamo usato kit 6000 MHz, ma sui nuovi Core Ultra abbiamo testato anche un kit da 8400MHz. Lo "sweet spot" dei nuovi Intel Arrow Lake è proprio di 8000MHz, visto che già a 8200/8400 MHz molti sample passano al Gear 4, per avere maggior stabilità. Il Gear 4 permette però anche di avere un maggior margine di overclock, ed è probabile che i record del mondo sulla frequenza delle RAM verranno raggiunti proprio con questa configurazione.

Al di là dell'overclock, nei software quotidiani usare RAM così veloci porta dei benefici in termini di prestazioni, ma l'incremento percentuale non è mai degno di nota e si riduce sempre a una manciata di punti percentuale. 

Per quanto riguarda la scheda madre, abbiamo usato una X670E per AMD e una  Z790 per le CPU Intel di 14a generazione, con tutti gli aggiornamenti del microcodice installati e i profili di potenza consigliati da Intel. Per i nuovi Intel Core Ultra ci siamo invece affidati a una nuova Intel Z890, essenziale visto che Arrow Lake utilizza anche il nuovo socket LGA 1851. 

Il nuovo chipset Z890

Tra le novità principali del nuovo chipset troviamo il supporto a un massimo di 10 USB 3.2 (5 da 20Gbps, 10 da 10Gbps o 10 da 5 Gbps) e di 14 USB 2.0, oltre a 8 porte SATA 3. Il chipset mette a disposizione anche 24 linee PCIe 4.0, che permettono di arrivare a un totale di 48 linee PCIe, 20 delle quali Gen. 5 e provenienti dal processore. 

Per quanto riguarda la connettività troviamo invece Wi-Fi 6E, Thunderbolt 4 e Bluetooth 5.3 integrati, ma è possibile sfruttare anche Wi-Fi 7 (già presente sulle schede madre di fascia più alta), Bluetooth 5.4 e Thunderbolt 5.

Prestazioni nei giochi

Per testare i giochi impostiamo la risoluzione 1080p, rimuoviamo qualsiasi forma di upscaling e disattiviamo il ray tracing. Usiamo sempre il benchmark integrato così da poter misurare le prestazioni in uno scenario ripetibile, in F1 23 selezioniamo il circuito di Monaco e condizioni di pioggia.

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Già in fase di presentazione Intel aveva annunciato che il nuovo Core Ultra 9  285K sarebbe stato più lento del Core i9-14900K, in media del 5%. I nostri test mettono in luce uno scenario simile, dove la differenza percentuale è più contenuta, ma solamente a causa della suite di test ridotta.

Mediamente, il Core Ultra 9 è leggermente più veloce del Ryzen 9 9950X, ma più lento del 14900K. In alcuni giochi performa meglio, come ad esempio F1 23, in altri come Borderlands 3 il vecchio Core i9 è più veloce. Il Core Ultra 9 è anche molto più lento del Ryzen 7 7800X3D, che ad oggi si conferma il miglior processore per giocare.

È indubbio che, guardando solamente agli FPS, questo sia un risultato deludente. Quando una generazione va addirittura peggio della precedente non si può certamente parlare di successo, ma è altrettanto importante ricordare che qui entrano in gioco anche altri fattori, tutti facenti parte di quel cambio di paradigma citato prima, che sotto molti punti di vista può essere visto come un "punto zero" da cui ripartire.

Uno di questi altri elementi da considerare è l'efficienza energetica, che permette di giocare a un buon livello consumando praticamente la metà rispetto alla passata generazione: per farvi un esempio, in Cyberpunk 2077 le prestazioni sono praticamente le stesse (il Core Ultra 9 è il 3% più veloce del Core i9), ma la nuova CPU Intel consuma mediamente la metà, con un valore di 106 watt contro i 207 watt del 14700K.  

Prestazioni in rendering

Valutiamo le prestazioni in rendering con Cinebench R24, POV-Ray e Blender Benchmark. In Cinebench e POV-Ray eseguiamo il test sia single-thread che multi-thread.

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Al contrario di quanto accade con i videogiochi, in questi test il Core Ultra 9 285K si comporta egregiamente, risultando il più veloce tra i processori testati. L'unica eccezione è il Ryzen 9 9950X, che è il 4% più veloce in Blender.

In Cinebench R24, il Core Ultra 9 è il 15% più veloce del Core i9-14900K in multi-thread e poco più del 7% in single-thread, mentre in POV-Ray la differenza tocca il 20% in multi-thread e si assesta sul 8,5% in single-thread. 

Prestazioni con carichi da ufficio

Per simulare le prestazioni che si avrebbero in un uso ufficio fatto di gestione documenti word, mail, navigazione web, videoconferenze e altre attività, usiamo PCMark 10, PCMark 10 Applications e UL Procyon Office Productivity.

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In tutti e tre i test, il Core Ultra 9 colma il divario che c'era tra la precedente generazione e la gamma Ryzen 9000, offrendo praticamente le stesse prestazioni del Ryzen 9 9950X e superando del 10% il Core i9 in UL Procyon.

Prestazioni con carichi Workstation

Concludiamo la carrellata di test con quelli relativi ai carichi workstation, che misuriamo con 7-Zip per la compressione e decompressione dei file, Handbrake per la codifica video in H.264 e H.265, UL Procyon per il fotoritocco con Photoshop e Lightroom Classic e SpecWorkstation per test di calcolo matematico, modellazione, grafica e rendering.

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In questo scenario le prestazioni variano molto in base all'applicazione: nei test di fotoritocco il Core Ultra 9 si comporta bene, superando del 12% il Core i9-14900K e pareggiando il Ryzen 9 9950X. In Handbrake il processore è invece leggermente più lento del Ryzen 9 9950X sia nel test H.265 che in quello H.264, dove il Core i9-14900K rimane il più veloce. In 7-Zip il Core Ultra 9 è il 10% più veloce del modello precedente nel test di compressione, mentre in quello di decompressione è il 12% più lento e anche il 35% più lento del Ryzen 9 9950X. 

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In Specviewperf i test grafici offrono tutti prestazioni estremamente vicine tra loro, mentre in quelli di calcolo si notano differenze più marcate. In Calculix e Luxrender Core Ultra 9 285K e Ryzen 9 9950X sono molto vicini tra loro, in Convolution il Ryzen è il 23% più veloce, mentre in Poisson il Core Ultra 9 crea un vero e proprio abisso dietro di sé, con prestazioni più che doppie rispetto a praticamente tutti gli gli altri processore.

Consumi e temperature

Ci affidiamo infine a Cyberpunk 2077 e al test multi-thread di Cinebench R24 per misurare consumi e temperature. Il primo ci permette di valutare i valori raggiungibili in uno scenario di gioco reale, il secondo invece da un'idea dei valori massimi che si vanno a toccare quando il processore è sfruttato al 100%.

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Partiamo con i consumi registrati in Cinebench R24. Se spinto al massimo, il Core Ultra 9 285K arriva a 248 watt, praticamente il valore massimo di TDP, lo stesso del Core i9-14900K e il 25% più alto rispetto a quello del Ryzen 9 9950X. In questo scenario non vediamo una diminuzione dei consumi, ma i miglioramenti della nuova generazione sono evidenziati dal fatto che le prestazioni sono il 20% più alte, sia in questo test che negli altri che spingono il processore al limite, come Blender. 

In gioco, invece, i valori registrati sui consumi sono davvero ottimi rispetto a quelli delle passate generazioni: nel test di Cyberpunk 2077 registriamo un valore di picco di 140 watt e uno medio di 106 watt, in entrambi i casi praticamente 100 watt in meno rispetto al Core i9-14900K e perfino meno del Core i5-14600K. Il confronto con AMD invece evidenzia un vantaggio anche rispetto al Ryzen 9 9950X, mentre il Ryzen 7 7800X3D offre prestazioni per watt eccezionali, superiori a quelle di tutti gli altri chip.

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Chiudiamo con le temperature, anche in questo caso partendo dai valori registrati in Cinebench R24. Con un valore massimo di 79°C, il Core Ultra 9 285K è molto più fresco di tutta la passata generazione Intel, ed è anche un paio di gradi sotto al Ryzen 9 9950X. Ottimi risultanti anche in gioco, dove la temperatura non è andata oltre i 66°C e si è assestata su un valore medio di 56°C, di gran lunga il più basso se escludiamo il Core Ultra 5 245K, che condivide le stesse migliorie architetturali. 

Verdetto

Con i nuovi Intel Core Ultra 200S, Intel ha cambiato approccio: niente più "corsa al GHz" e all'ultimo briciolo di prestazioni, in favore di una maggior attenzione ad altri aspetti che, negli anni, stanno diventando sempre più importanti, come l'efficienza energetica. La dimostrazione pratica di questo cambio di paradigma la vediamo già a partire dalle specifiche tecniche, con il Core Ultra 9 285K che offre una frequenza di boost sui P-Core più bassa di 300MHz rispetto al vecchio Core i9-14900K, ma anche nei benchmark, dove non sempre le prestazioni sono quelle attese. 

Di norma, quando arriva una nuova generazione di processori, questa è sempre più veloce della precedente, in ogni test. Al massimo c'è qualche benchmark dove vecchio e nuovo performano alla pari, ma mediamente c'è sempre un incremento, dato dalla nuova architettura, dal nuovo processo produttivo usato, dalle frequenze più alte. Nel corso del tempo, però, questo miglioramento è diventato sempre più piccolo, tanto da farci consigliare, in molti casi, di acquistare la generazione precedente, perché performa "praticamente uguale" e costa molto meno, essendo sul mercato da tempo. 

L'incremento delle prestazioni sempre più ridotto è segno che questa "corsa al GHz" non paga più come un tempo. Innovare è sempre più difficile e di conseguenza lo è anche spremere al massimo un processore, motivo per cui è necessario cambiare approccio. Ed è proprio questo quello che ha fatto Intel, abbandonare la strategia precedente in favore di una nuova, che migliori in maniera netta aspetti altrettanto cruciali di un processore, non solo le prestazioni. Questi Core Ultra 200S vanno visti come un nuovo inizio, non come una 15a generazione: il cambio di nomenclatura è un altro segnale del fatto che si sta ripartendo da un "punto zero", un po' come accaduto con AMD al lancio della prima architettura Zen. 

Guardando a come si comportano i Core Ultra 200S nei vari test, e in particolare il Core Ultra 9 285K oggetto di questa recensione, possiamo dire che Intel è ripartita col piede giusto. Numeri alla mano, Il Core Ultra 9 ha colmato il divario con il Ryzen 9 9950X in produttività, dov'è mediamente l'8% più veloce del vecchio Core i9-14900K, offrendo al tempo stesso temperature molto contenute e un'ottima efficienza energetica, merito del processo produttivo N3B di TSMC. In moltissimi scenari consuma meno della passata generazione, mentre quando spinto al limite, pur assorbendo circa 250 watt come il vecchio Core i9, offre il 20% di prestazioni in più, un salto che non vedevamo da parecchio tempo. 

A deludere sono le prestazioni in gioco, inferiori a quelle della passata generazione se si guarda solamente agli FPS generati. Il Core Ultra 9 è poco più veloce del Ryzen 9 9950X (circa il 3% in media) e poco più lento del Core i9-14900K, mentre il divario con il Ryzen 7 7800X3D arriva quasi al 10%. Come già detto nel paragrafo dedicato, a prima vista questi risultati sono molto negativi, ma se andiamo ad analizzare il quadro completo vediamo che, in realtà, ci sono miglioramenti significativi che mostrano chiaramente i risultati di questo cambio di approccio.

Se osserviamo i consumi in gioco, vediamo che il Core Ultra 9 consuma la metà rispetto al 14900K, a fronte di un framerate praticamente identico (è più veloce del 3%). Questo scenario si ripete in moltissimi giochi, segno del fatto che la nuova architettura migliora di molto le prestazioni per watt, un aspetto fondamentale sull'hardware moderno e a cui gli utenti prestano sempre più attenzione. Solo il Ryzen 7 7800X3D offre prestazioni per watt nei giochi superiori a quelle del Core Ultra 9 285K, e questo è senza dubbio un grande risultato per Intel.

Vale la pena anche fare un ragionamento più generale sul gaming, che coinvolge tutti i processori moderni, non solo i nuovi Core Ultra. Le differenze di prestazioni che evidenziamo nei test sono spesso molto contenute e non cambiano l'esperienza di gioco: per farvi un esempio, in Cyberpunk 2077 il Core Ultra 9 arriva a 179 FPS medi, il 14900K a 173 FPS, il Ryzen 9 9950X a 176 FPS, quindi con tutti e tre i l'esperienza di gioco sarà la stessa. In più, è importante ricordare che chi assembla un PC di fascia alta per giocare a questi titoli giocherà a risoluzione più alta del Full HD, di conseguenza queste differenze spariranno, perché le performance dipenderanno praticamente solo dalla scheda grafica (soprattutto in 4K). A conti fatti, a trarre maggior beneficio da una CPU che performa meglio di un'altra in gioco sono i giocatori competitivi, che giocano in 1080p e vogliono fino all'ultimo FPS, perché si traduce in un vantaggio competitivo. 

Chi dovrebbe acquistarlo?

Il Core Ultra 9 285K è una scelta valida per chiunque cerchi un PC con cui fare tutto, non solo giocare, ma anche lavorare, montare video, gestire documenti e così via. È un'ottima alternativa al Ryzen 9 9950X, se siete indecisi tra questi due prendete in considerazione i software che usate più spesso e valutate quale performa meglio, oltre ovviamente al costo: non abbiamo ancora il prezzo ufficiale per l'Italia del Core Ultra 9, ma è probabile che debutterà intorno ai 699 euro, poco più del Ryzen 9 9950X, attualmente disponibile a 667 euro. Inoltre c'è da considerare il costo delle nuove schede madre Intel Z890, che probabilmente avranno un prezzo simile alle AMD X870E appena lanciate, ma costeranno più delle X670E, perfettamente compatibili con il Ryzen 9 9950X. In poche parole, quindi, scegliere AMD potrebbe farvi risparmiare un po', ma il consiglio rimane quello di scegliere anche in base alle prestazioni nei software che usate di più.

Se invece volete assemblare un PC unicamente per giocare, vi consigliamo di aspettare il 7 novembre, giorno in cui debutterà il nuovo AMD Ryzen 7 9800X3D. Il nuovo chip con 3D V-cache performerà sicuramente meglio del Core Ultra 9 nei giochi e, indipendentemente dal fatto che siate giocatori competitivi o meno, vale la pena attendere un paio di settimane per un confronto completo tra le due CPU.

Voto Recensione di Intel Core Ultra 9 285K



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Efficienza energetica

  • Temperature contenute

  • Colma il divario con AMD in produttività

Contro

  • Il costo di una scheda madre Z890 potrebbe far preferire AMD

  • Deludente nei giochi (se si guardano solo gli FPS raggiunti)

Commento

Se Arrow Lake segna la ripartenza di Intel, questo Core Ultra 9 285K è un ottimo primo passo. Si comporta molto bene in produttività, non scalda ed è davvero molto efficiente. Nei giochi offre ottime prestazioni per watt, ma in termini di FPS fa peggio del vecchio Core i9, un elemento che di certo farà storcere il naso a molti appassionati, che vogliono semplicemente le massime prestazioni. È un'ottima alternativa al Ryzen 9 9950X, ma potrebbe essere penalizzato dal costo della piattaforma: visto il cambio di socket è obbligatorio acquistare una scheda madre Intel Z890, più costosa delle controparti X670.
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