A meno di un mese dal lancio dei nuovi Ryzen 7000 di AMD, capitanati dal Ryzen 9 7950X, Intel è pronta a lanciare sul mercato i nuovi Raptor Lake, processori di tredicesima generazione che andranno a sostituire la gamma Alder Lake di dodicesima generazione. A differenza di quanto accaduto con AMD, Intel non cambia il processo produttivo né il socket, che rimangono rispettivamente Intel 7 (10nm SuperFin) e LGA1700, lo stesso di Alder Lake. A rimanere è anche la compatibilità con le RAM DDR4, caratteristica che, assieme al socket invariato, permette di usare i processori Raptor Lake anche su schede madri Z690 di scorsa generazione, una possibilità che consente di risparmiare una discreta somma di denaro.
Ammiraglia della nuova gamma di CPU è Intel Core i9-13900K, soluzione 24 core (8 P-Core + 16 E-Core) / 32 thread capace di raggiungere una frequenza di 5,8GHz in boost sui Performance Core, con 36MB di cache L3, un PBP di 125W e un MTP di 253W. A completare la lineup di lancio Raptor Lake ci sono il Core i7-13700K, 16 core (8 Performance + 8 Efficiency) / 24 thread con 30MB di cache L3, PBP di 125W, MTP di 253W e frequenza di boost sui P-Core fino a 5,4GHz e il Core i5-13600K, 14 core (6 P-Core + 8 E-Core) / 20 thread dotato di 24MB di cache L3, una frequenza massima sui P-Core pari a 5,1GHz PBP di 125W e MTP di 181W. Tutti i processori sono dotati di 20 linee PCIe (16 sono 5.0, 4 sono 4.0), supportano RAM DDR5-5600 o DDR4-3200, fino a un massimo di 128GB di memoria e sono equipaggiati con grafica integrata Intel UHD 770. Non mancano ovviamente le varianti KF dei tre processori, che condividono le stesse caratteristiche, ma perdono la grafica integrata e sono più economiche.
Rispetto alla passata generazione, oltre a frequenze più alte (+600MHz su Core i9-13900K, +400MHz su Core i7-13700K e +200MHz su Core i5-13600K) troviamo un raddoppio del numero di E-Core su tutta la gamma, oltre a un aumento della cache L2 che ora passa a 2MB per core sui P-Core e a 4MB per cluster di E-Core. I migliori a cui Intel ha lavorato dovrebbero portare, secondo le dichiarazioni dell'azienda, a un aumento delle prestazioni single thread fino al 15% e di quelle in multi thread fino al 41% rispetto ad Alder Lake, oltre a un incremento delle performance in gaming fino al 24%.
Oltre al processo produttivo Intel 7 con transistor SuperFin di terza generazione e alla cache L2 ampliata, i nuovi Intel Raptor Lake sfruttano anche la nuova architettura Raptor Cove: non ci sono cambiamenti epocali rispetto a Golden Cove, ma un design aggiornato con percorsi più rapidi permette di ottenere quei 600MHz in più che ritroviamo nella frequenza di boost del Core i9-13900K. Decisamente più interessanti le novità per gli E-Core, che ora sono molto più "intelligenti" grazie a un algoritmo di prefetch fortemente ottimizzato, più veloci (possono arrivare fino a 4,3GHz in boost sul top di gamma) e più piccoli, fattore che consente di inserirne fino al doppio senza aumentare le dimensioni della CPU. A migliorare sono anche la larghezza di banda e il supporto alla RAM, che ora permette di avere DDR5 fino a 5600MT/s in caso di singola DIMM per canale e DDR5 fino a 4400MT/s in caso di due DIMM per canale.
Rimanendo in ambito efficienza, vediamo che il Maximum Turbo Power aumenta, passando da 241W a 253W, ma Raptor Lake migliora notevolmente l'efficienza energetica (almeno sulla carta) offrendo a 65W le prestazioni del Core i9-12900K a 241W: significa avere le stesse performance assorbendo circa il 25% dell'energia.
Ovviamente non mancano le novità software, con ottimizzazioni per Intel Thread Director, una miglior gestione dei servizi in background, che differenzia quelli che si avviano automaticamente con quelli avviati dall'utente (questa novità fa parte dell'aggiornamento Windows 11 22H2) e una nuova versione di Intel Xtreme Tuning Utility, che ora permette di ottimizzare, visualizzare e gestire singolarmente ogni P-Core, overcloccare con 1 click il processore e le RAM, sia DDR4 che DDR5, attraverso Intel Speed Optimizer.
Prezzo (preorder al 19/10) | Core / Thread (P+E) | Clock P-Core Base / Boost (GHz) | Clock E-Core Base / Boost (GHz) | Cache (L2/L3) | PBP / MTP | RAM | |
Core i9-13900K / KF | 799,90€ / 759,90€ | 24 / 32 (8+16) | 3,0 / 5,8 | 2,2 / 4,3 | 68MB (32+36) | 125W / 253W | DDR4-3200 / DDR5-5600 |
Core i7-13700K / KF | 569,90€ / 534,90€ | 16 / 24 (8+8) | 3,4 / 5,4 | 2,5 / 4,2 | 54MB (24+30) | 125W / 253W | DDR4-3200 / DDR5-5600 |
Core i5-13600K / KF | 434,90€ / 399,90€ | 14 / 20 (6+8) | 3,5 / 5,1 | 2,6 / 3,9 | 44MB (20+24) | 125W / 181W | DDR4-3200 / DDR5-5600 |
Chiudiamo questa panoramica di novità con il nuovo chipset Intel Z790. Le novità non sono eclatanti e non cambia poi molto rispetto al precedente Intel Z690 (con cui, lo ribadiamo, questi processori sono compatibili), ma il nuovo chipset porta con sé un maggior numero di linee PCIe 4.0 (che prendono il posto di alcune linee PCIe 3.0, il cui numero è stato ridotto) e di porte USB 3.2 Gen2x2 da 20Gbps. Nel dettaglio, le linee PCIe 4.0 diventano 20 dalle 12 precedenti, mentre è supportata una USB 3.2 Gen2x2 20 Gbps in più, per un totale di 5 (contro le 4 di Z690).
Le schede madri Z790
Prima di passare alle prestazioni, vogliamo mostrarvi due delle schede madri Z790 che abbiamo ricevuto per questa recensione: si tratta di due soluzioni di fascia alta, la Gigabyte Z790 Aorus Master e la ASUS ROG Maximus Z790 Hero, che vedremo più nel dettaglio nel corso delle prossime settimane.
Gigabyte Z790 Aorus Master
La Gigabyte Z790 Aorus Master è una scheda madre in formato E-ATX (30,5 x 26 cm) di fascia molto alta, che riprende molte delle caratteristiche principali del modello precedente e, in generale, della serie di cui fa parte. A bordo troviamo un sistema VRM a 20+1+2 fasi d'alimentazione da 105 Ampere, raffreddato da dissipatori di tutto rispetto equipaggiati con sistema Fins-Array di terza generazione e rivestimento NanoCarbon, una heatpipe da 8mm e pad termici da 12W/mk. Il PCB è a 8 strati e per mantenere solida la struttura è presente un backplate in alluminio, anch'esso con rivestimento NanoCarbon. A livello estetico la scheda ricorda molto da vicino il modello precedente e ha un design accattivante, molto bello da vedere. Il grigio è il colore principale, ma ci sono alcuni dettagli più scuri, inoltre non mancano i LED RGB, situati sia nella copertura del pannello I/O che sopra il chipset.
A destra, vicino allo spazio per le memorie, troviamo un pulsante di accensione e un pannellino su cui vengono mostrati i codici d'avvio o di errore. I quattro slot DIMM rinforzati possono ospitare quattro banchi di RAM DDR5, mentre sotto al socket trovano posto il primo slot M.2 e il primo PCIe x16, entrambi con supporto al PCIe 5.0. Lo slot M.2 è caratterizzato da un dissipatore davvero imponente, che lascia intendere quanto sarà complicato gestire le temperature degli SSD in arrivo nel mese di novembre; tra il primo e il secondo slot PCIe x16 trova posto l'ampio dissipatore per gli altri quattro slot M.2, tutti compatibili con lo standard PCIe 4.0. Oltre al sistema M.2 EZ-Latch Plus per fissare gli SSD senza bisogno di viti, la Gigabyte Z790 Aorus Master integra anche il PCIe EZ-Latch Plus: si tratta di una soluzione già vista in passato su modelli di altri brand che permette, tramite la semplice pressione di un tasto facilmente raggiungibile, di far scattare il blocco del primo slot PCIe x16 e rimuovere facilmente la scheda video.
La connettività ovviamente è mai massimi livelli, sia in termini di header interni (c'è anche spazio per un'add-in card Thunderbolt) sia per quanto riguarda il pannello I/O posteriore, che offre quattro USB 3.2 Gen1, sette USB 3.2 Gen2, una USB-C da 5Gbps e due USB-C da 20Gbps. troviamo poi un'uscita DisplayPort, un'uscita ottica, due jack da 3,5mm per cuffie e microfono, una porta LAN 10G e i connettori delle antenne per il Wi-Fi 6E, integrato nella scheda. Presenti anche i pulsanti Q-Flash+ per flashare il BIOS direttamente da chiavetta USB e Clear CMOS, per resettarlo in caso di necessità.
ASUS ROG Z790 Maximus Hero
La ASUS ROG Z790 Maximus Hero mantiene il formato ATX (30,5 x 24,4 cm) ed è anch'essa dedicata ad utenti enthusiast, che vogliono il massimo dai propri componenti hardware. Offre un sistema d'alimentazione a 20 + 1 fasi da 90 Ampere, raffreddato da un ampio dissipatore in alluminio sotto il quale troviamo una heatpipe e dei pad termini ad alta conducibilità. Un backplate in acciaio garantisce estrema solidità alla scheda madre, progettata anche per le configurazioni più estreme: gli slot DIMM sono in grado di gestire memorie DDR5 oltre i 7800MT/s, la "ROG Water-Cooling Zone" offre header dedicati ai sistemi custom loop con cui monitorare la portata, la temperatura dell'acqua in entrata e in uscita dal circuito, o ancora fornire oltre 3A a pompe DC o PWM, infine le funzionalità software come AI Overclocking permettono di spingere al massimo il proprio processore Intel Raptor Lake in maniera totalmente automatica. Il design non è troppo dissimile da quello del modello precedente: sulla motherboard predomina il nero, sopra il chipset campeggia un enorme loro Republic of Gamers, mentre sulla copertura del pannello I/O un logo più piccolo e la scritta ROG sono illuminati da LED RGB totalmente personalizzabili.
L'ASUS ROG Z790 Maximus Hero offre quattro slot DIMM in cui è possibile installare fino a 128GB di RAM, mette a disposizione un pulsante per accendere direttamente la scheda e un tasto configurabile (che di default fa un reset del dispositivo), oltre al classico pannellino dove vengono mostrati i Q-Code. A bordo troviamo poi i comodi M.2 Q-Latch per fissare gli SSD senza viti e un piccolo tasto, posizionato a destra all'altezza del primo slot PCIe x16, che permette di sbloccare facilmente proprio lo slot PCIe, per estrarre facilmente la scheda video in caso di necessità.
I primi due slot d'espansione PCIe x16 supportano il PCIe 5.0, mentre il terzo è PCIe 4.0; a bordo della scheda c'è spazio per tre SSD M.2: uno posizionato sopra il primo PCIe x16 e gli altri due tra il secondo e il terzo. Questi slot non supportano lo standard PCIe 5.0, quindi per poter usare gli SSD di nuova generazione dovrete affidarvi alla ROG Hyper M.2 Card inclusa in confezione, una scheda d'espansione (installabile nel secondo slot PCIe 5.0) che può ospitare due SSD M.2 ed è pronta per le unità PCIe 5.0.
Una scheda madre come questa non può ovviamente non avere una dotazione porte che si rispetti: il pannello I/O mette a disposizione quattro USB 3.2 Gen1, cinque USB 3.2 Gen2 tipo A, una USB 3.2 Gen2 tipo B, due USB-C con Thunderbolt 4, un'uscita HDMI, cinque jack da 3,5mm, uscita audio ottica, LAN 2,5G e connettività Wi-Fi 6E. Non mancano poi i pulsanti per il reset e il flash del BIOS, che possono tornare comodi in molte situazioni.
Prestazioni
Abbiamo misurato le performance dei processori Intel Core i9-13900K e Intel Core i5-13600K tramite la nostra tipica suite di benchmark, composta da un mix di giochi, benchmark sintetici, software di produttività e carichi di lavoro tipici di una workstation. Nei grafici troverete i nuovi Intel Raptor Lake a confronto con la passata generazione Intel e con le nuove soluzione AMD Ryzen 7000, in particolare Ryzen 9 7950X, Ryzen 5 7600X (i diretti concorrenti dei nuovi Core i9-13900K e Core i5-13600K) e Ryzen 7 7700X.
Come sempre abbiamo cercato di rendere quanto più simile possibile le diverse piattaforme di prova: tutti i processori sono stati abbinati a una scheda video RTX 3080 Founders Edition e a un kit da 32GB di RAM DDR5-6000 CL30. Per il raffreddamento ci siamo affidati a un dissipatore Corsair iCUE H150i Elite LCD, mentre il sistema operativo in uso è Windows 11 con tutti gli aggiornamenti prima della versione 22H2 installati.
L'unica differenza tra i tre banchetti è, ovviamente, la motherboard: i nuovi Ryzen 7000 sono stati montati si una scheda madre X670E, i processori Alder Lake su una Z690 e infine, nonostante la compatibilità con il vecchio chipset, il Core i9-13900K e il Core i5-13600K sono stati testati su una nuova motherboard Z790.
Qui sotto troverete, come di consueto, i grafici dei nostri test divisi per categorie. Per quel che riguarda giochi, consumi e temperature abbiamo inserito, oltre alle differenze percentuali, anche i classici grafici con i valori numerici registrati, così da fornirvi un'idea precisa di quanto consumano, quanto scaldano e quanti FPS generano nei giochi le CPU provate.
Prestazioni nei giochi
Nei giochi i test sono stati eseguiti a risoluzione Full HD e dettagli bassi, così da mettere in risalto il più possibile le differenze tra i diversi processori provati. Nella recensione del Ryzen 9 7950X e del Ryzen 7 7700X abbiamo visto come i nuovi processori AMD dessero filo da torcere alla gamma Alder Lake: vediamo se i nuovi Raptor Lake riusciranno a riprendersi la corona di migliori processori per il gaming.
Per i test usiamo il benchmark integrato, in particolare in F1 22 selezioniamo il circuito di Monaco e condizioni meteo di pioggia. Doom Eternal non offre uno strumento simile, di conseguenza misuriamo le prestazioni giocando in una delle aree iniziale, aperta, ricca di demoni da combattere.
Forza Horizon 5
In Forza Horizon 5 il Core i9-13900K supera i 250 FPS medi e si posiziona primo nella nostra classifica, staccando il Ryzen 9 7950X del 5% circa e seguito a ruota dal Core i9-12900K di precedente generazione. Anche il Core i5-13600K si comporta molto bene, raggiungendo un framerate praticamente identico a quello di tutti gli altri processori testati, con differenze sempre inferiori al 2%.
Gears 5
In Gears 5 la differenza tra i processori è decisamente più netta, con il Core i9-13900K che supera del 25% il Ryzen 9 7950X e del 17% circa il Core i9-12900K. Anche il Core i5-13600K fa molto bene nel titolo di The Coalition, superando il vecchio top di gamma Alder Lake dell'8% e tutta la gamma Ryzen 7000 di una percentuale compresa tra il 10% e il 15%.
Far Cry 6
Anche in Far Cry 6 la bilancia continua a pendere a favore di Intel, con il Core i9-13900K che con i suoi 221,2 FPS medi migliora leggermente il risultato del Core i9-12900K e supera del 10% circa il Ryzen 9 7950X. Il Core i5-13600K fa leggermente meglio del Ryzen 5 7600X e raggiunge un framerate praticamente identico a quello del Ryzen 7 7700X, confermandosi (per il momento) una soluzione davvero interessante per il gaming.
Doom Eternal
In Doom Eternal i framerate sono tutti molto simili, con differenze percentuali massime inferiori al 5%. A capitanare la classifica troviamo il Core i9-13900K e il Core i5-13600K, che raggiungono rispettivamente i 441 FPS e i 438 FPS medi.
F1 22
F1 22 torna a mostrare una differenza decisamente più marcata, con un incremento sul Ryzen 9 7950X e sul Core i9-12900K del 20% circa. In questo benchmark i processori AMD Ryzen si comportano davvero bene, con il Ryzen 5 7600X che fa meglio del Core i9-12900K e del nuovo Core i5-13600K (anche se solo del 2%).
Watch Dogs Legion
Il Core i9-13900K rimane saldo in cima alla classifica anche nel test di Watch Dogs Legion, seguito dal Core i9-12900K e dal Core i7-12700K, superando il Ryzen 9 7950X del 9%. Anche il Core i5-13600K continua a fare molto bene, con un framerate pressoché uguale a quello del Ryzen 9 7950X e più alto sia di quello del Ryzen 5 7600X (+14%) che del Ryzen 7 7700X (8%).
Cyberpunk 2077
In Cyberpunk 2077 vediamo un risultato "anomalo" da parte del vecchio Core i5-12600K, che sfiora le prestazioni dei nuovi Raptor Lake. Core i9-13900K e Core i5-13600K occupano i primi due posti della classifica, staccando del 20% circa tutta la gamma AMD Ryzen 7000.
Prestazioni in rendering
Per misurare le prestazioni in rendering usiamo principalmente tre software: Cinebench R23, POV-Ray e Blender. I primi due sono benchmark sintetici molto noti, in cui eseguiamo il test sia multi core che single core; Blender è un programma di grafica anch'esso famoso, che sfruttiamo per renderizzare il progetto demo "classroom", reperibile direttamente dal sito ufficiale del programma, e simulare lo scenario d'uso reale di un professionista.
Cinebench R23
Nel test multi core di Cinebench R23, il Core i9-13900K riesce a superare il Ryzen 9 7950X, staccandolo del 5%. Il Core i5-13600K con i suoi 14 core / 20 thread supera sia il Ryzen 7 7700X (11%) che il Ryzen 5 7600X (22%). Nel benchmark single core invece il nuovo Core i9 stacca del 10% il top di gamma AMD, mentre il Core i5 fa leggermente meglio di Ryzen 7 e Ryzen 5, ma la differenza percentuale è contenuta.
POV-Ray
In POV-Ray ritroviamo una situazione simile a Cinebench: il Core i9-13900K riesce a fare meglio del Ryzen 9 7950X del 5% circa, mentre il Core i5-13600K risulta molto più veloce sia del Ryzen 7 7700X che del Ryzen 5 7600X. In single core il Core i9-13900K è mediamente il 15% più veloce degli altri processori testati, mentre il Core i5-13600K fa meglio di Ryzen 7 e Ryzen 5, risultando alla pari del Ryzen 9 7950X.
Blender
Nel test di Blender il Ryzen 9 7950X si dimostra leggermente più veloce del Core i9-13900K, completando il render in 17 secondi in meno (una differenza del 3%). Il Core i5-13600K migliora di parecchio il risultato del Core i5-12600K e si conferma più veloce di Ryzen 7 7700X e Ryzen 5 7600X, grazie principalmente al numero maggiore di thread a disposizione.
Prestazioni con carichi da ufficio
PCMark 10, PCMark 10 Applications e 7-Zip ci permettono di capire le prestazioni dei nuovi processori Intel Raptor Lake in un uso "casalingo" o da ufficio, composto di navigazione web, gestione documenti, fogli di calcolo, gestione di archivi, uso generale del pacchetto Office e così via.
PCMark 10
In PCMark 10 il Ryzen 9 7950X rimane leggermente superiore al Core i9-13900K, con una differenza tra i due che si attesta poco sotto il 3%. Qui anche il Ryzen 7 7700X si comporta bene, ottenendo un punteggio molto simile a quello del top di gamma Raptor Lake. Il Core i5-13600K è leggermente dietro, ma ottiene un punteggio pari a quello del Core i9-12900K e supera di una manciata di punti percentuali anche il Ryzen 5 7600X.
PCMark 10 Applications
Il test PCMark 10 Applications si concentra in maniera specifica sulla gestione di documenti e sul browser, sfruttando la suite Office e Microsoft Edge. In questo benchmark il Core i9-13900K è il 9% più veloce del Ryzen 9 7950X, mentre il Core i5-13600K fa molto bene raggiungendo un punteggio più alto del 5% circa di quello del top di gamma AMD e superando Ryzen 7 e Ryzen 5 rispettivamente del 10% e del 15% circa.
7-Zip
La compressione e decompressione di archivi è da sempre regno del Ryzen 9 e, anche stavolta, Intel non riesce a minacciare il top di gamma AMD che risulta il 18% più veloce nel primo test e il 20% nel secondo. Va meglio al Core i5-13600K, che nel benchmark di compressione è più veloce sia di Ryzen 7 7700X che di Ryzen 5 7600X, mentre in quello di decompressione è alla pari di Ryzen 7 e il 13% più veloce di Ryzen 5.
Prestazioni con carichi workstation
L'ultimo gruppo di test è quello dei carichi workstation, simulati grazie ai software SpecViewPerf, che contiene al suo interno molti sottotest di calcolo matematico, modellazione grafica e rendering, Procyon, programma sviluppato da UL Benchmarks che sfrutta Photoshop e Lightroom Classic per operazioni di fotoritocco e Handbrake, che sfruttiamo per la transcodifica video.
Handbrake
Anche nei due test di transcodifica video di Handbrake il Ryzen 9 7950X è più veloce del Core i9-13900K, confermandosi più performante anche in quest'ambito. Il Core i5 è invece più veloce sia di Ryzen 7 che di Ryzen 5, confermandosi un processore davvero interessante per quel che riguarda le prestazioni.
UL Procyon
In Procyon la situazione è a favore di AMD, con tutti e tre i Ryzen 7000 provati più veloci anche del nuovo Core i9-13900K di una manciata di punti percentuali. La situazione è più evidente prendendo in esame il Core i5-13600K, circa il 10% più lento del Ryzen 5 7600X e il 15% più lento del Ryzen 7 7700X.
Calcolo matematico
Nei test di calcolo matematico lo scenario cambia in base la benchmark: Calculix vede in vantaggio il Core i9 sul Ryzen 9, mentre il Core i5 è praticamente alla pari di Ryzen 7 e Ryzen 5; in Convolution il Ryzen 9 è invece il 20% più veloce del Core i9, mentre il Core i5 si conferma più prestante del Ryzen 5 e alla pari del Ryzen 7. Infine, in Poisson il Core i9-13900K è il 40% più rapido del Ryzen 9 7950X, mentre il Core i5-13600K risulta il 10% più lento del Ryzen 7 e il 20% più lento del Ryzen 5.
Grafica, modellazione e rendering
In Luxrender ritroviamo uno scenario a favore di Intel, con il Core i9 più veloce del Ryzen 9 e il Core i5 migliore di Ryzen 7 e Ryzen 5. Nei test di grafica invece i processori sono tutti estremamente vicini tra loro, complice il fatto che le prestazioni sono limitate dalla GPU; le uniche differenze sostanziali si hanno in Solidworks, dove curiosamente i due Raptor Lake risultano più lenti sia dei Ryzen 7000 che dei vecchi Alder Lake. Probabilmente c'è un problema di ottimizzazione o di "collo di bottiglia" ed è probabile che la situazione sarebbe diversa con una GPU più potente.
Consumi e temperature
Per misurare consumi e temperature sotto stress abbiamo eseguito nuovamente il render "Classroom" di Blender, registrando la temperatura raggiunta e i watt assorbiti con il programma OCCT. Vi ricordiamo che il carico di lavoro generato da Blender è particolarmente impegnativo e non viene raggiunto in ogni situazione; per fare un esempio, nei giochi il processore scalderà meno e assorbirà meno energia. In quest'ottica, nei paragrafi successivi indicheremo anche i consumi e le temperature medie e massimi registrati durante il benchmark di Cyberpunk 2077.
Consumi
I consumi durante il test di Blender sono, purtroppo, problematici: il Core i9-13900K arriva ad assorbire 320 watt, praticamente 100W in più del Ryzen 9 7950X, mentre il Core i5-13600K arriva a 187 watt, 50W più del Ryzen 7 7700X e 80W più del Ryzen 5 7650X. In gioco la situazione migliora, ma i valori rimangono importanti: abbiamo registrato un consumo massimo di 219 watt e uno medio di 153 watt per il Core i9, mentre i valori su attestano su 130 watt massimi e 103 watt medi per il Core i5.
Temperature
Anche a livello termico il nuovo Core i9-13900K sembra complicato da gestire: in Blender abbiamo registrato una temperatura di 97°C durante tutta la durata del test, superiore a quella del Ryzen 9 7950X (92°C). Va meglio con il Core i5-13600K, che si ferma a 85°C (lo stesso valore del Ryzen 5 7600X) e risulta 10°C più fresco del Ryzen 7 7700X. In gioco il Core i9 arriva a 81°C massimi e 66°C medi, mentre il Core i5 tocca i 68°C massimi e i 59°C medi.
Verdetto
È passato meno di un mese dal debutto sul mercato dei nuovi processori AMD Ryzen 7000, soluzioni con cui devono fare i conti i nuovi Intel Raptor Lake, a partire dal Core i9-13900K e dal Core i5-13600K presi in esame in questa recensione. I processori AMD erano stati in grado di mettere a dura prova le soluzioni Alder Lake, al costo però di consumi e temperature decisamente più alti rispetto al passato; come cambiano le carte in tavola, ora che Raptor Lake ha fatto il suo ingresso sulla scena?
Come abbiamo visto dai vari test, le nuove CPU Intel di tredicesima generazione migliorano in ogni ambito quanto fatto dai modelli precedenti e convincono anche rispetto ai diretti concorrenti: il Core i9-13900K si riprende il trono di miglior processore per il gaming superando mediamente il Ryzen 9 7950X del 14% nei nostri test e dando battaglia al top di gamma AMD anche negli altri ambiti: come abbiamo visto la situazione cambia in base al benchmark, ma complessivamente il Core i9-13900K si posiziona sempre una manciata di punti percentuali sopra il Ryzen 9 7950X in rendering, nei carichi da ufficio e in quelli workstation.
Il problema per il nuovo top di gamma Raptor Lake è che ottiene queste prestazioni consumando molto più della concorrenza: nello stress test di Blender il Core i9-13900K assorbe il 45% di energia in più rispetto al Ryzen 9 7950X, a fronte di un aumento di prestazioni ben lontano da questa percentuale. Anche le temperature sono un problema: se da un lato è vero che per tutta la durata dello stress test il Core i9 mantiene le frequenze di boost massime di 5,5GHz sui P-Core e 4,3GHz sugli E-Core (cosa che peraltro fa anche il Ryzen 9 7950X), è anche vero che lo fa raggiungendo temperature elevatissime, nel nostro test di 97°C, e mantenendole per tutta la durata del test. Nella recensione dei processori AMD abbiamo criticato le temperature decisamente troppo alte, sopra i 90°C, ma con i nuovi Intel la situazione è perfino peggiore.
Nel gaming le cose vanno un po' meglio, con consumi e temperature (sia medi che di picco) più bassi, ma comunque superiori a quelli della concorrenza: l'i9-13900K tocca i 219W massimi per poi far registrare un consumo medio di 153W, con le temperature che raggiungono gli 81°C e si stabilizzano sui 66°C. Al contrario, il Ryzen 9 7950X fa registrare un assorbimento energetico massimo di 128W e una media di 114W, mentre per la temperatura abbiamo rilevato rispettivamente 67°C e 64°C.
Parlando invece del Core i5-13600K, quest'ultimo convince sia rispetto al precedente Core i5-12600K che rispetto al proprio concorrente diretto, il Ryzen 5 7600X. La nuova CPU di fascia medio-alta supera la proposta AMD del 5% nei giochi e, mediamente, del 15% negli altri test effettuati. Il Core i5-13600K è anche più veloce del Ryzen 7 7700X: nei giochi troviamo nuovamente una differenza media del 5% a favore di Intel, mentre negli altri test la situazione varia da benchmark a benchmark, ma mediamente il Core i5-13600K si conferma più rapido.
Anche in questo caso però, le performance superiori sono accompagnati da consumi maggiori, in percentuale molto più alti del guadagno prestazionale: il Core i5-13600K arriva ad assorbire 187 watt nello stress test, il 33% più del Ryzen 7 e addirittura il 71% più del Ryzen 5 7600X, che si ferma a 109 watt. Decisamente meglio invece se guardiamo le temperature: il Core i5-13600K registra 85°C, praticamente gli stessi del Ryzen 5 7600X e 10°C in meno del Ryzen 7 7700X, che tocca i 95°C.
Similmente a quanto visto prima, le cose vanno leggermente meglio nel gaming, dove il Core i5-13600K fa registrati consumi e temperature massimi pari a 130W e 68°C, mentre i valori medi sono pari a 103W e 59°C. Anche in questo caso però lo scenario è favore di AMD, con il Ryzen 5 7600X che fa registrare valori massimi di 82W e 66°C e medi di 67W e 61°C e il Ryzen 7 7700X (molto vicino al fratello minore) che, a sua volta, raggiunge 82W e 66°C e 67W e 61°C medi. Se le temperature sono paragonabili, con i valori medi a favore di Intel, l'assorbimento energetico è di molto a favore di AMD.
Veniamo ora al capitolo prezzi, sempre complicato da trattare in quanto, come sempre, non siamo a conoscenza dei prezzi ufficiali a cui Intel venderà i processori; per fare le nostre considerazioni ci baseremo quindi sui prezzi a cui è possibile trovare le CPU Intel in prevendita sui principali store online italiani.
Il Core i9-13900K è proposto a un prezzo di 800€ (759€ per la variante KF), lo stesso a cui è possibile acquistare oggi il Ryzen 9 7950X. Confrontando le piattaforme, vediamo che una configurazione Intel può risultare più conveniente grazie all'uso di una scheda madre Z690, reperibile a qualche decina (o centinaia) di euro in meno rispetto a una X670 o X670E, al momento l'unico chipset disponibile per i nuovi Ryzen 7000. La bilancia pende ancor più a favore di Intel se si considera la possibilità di usare RAM DDR4, ma farlo ridurrebbe le prestazioni in alcuni scenari, andando a cambiare gli equilibri che vi abbiamo raccontato.
Il Core i5-13600K al momento è reperibile a 435€ (399€ per la variante KF), contro i 470€ del Ryzen 7 7700X e i circa 370€ del Ryzen 5 7600X. Anche in questo caso vale il discorso sulle piattaforme in precedenza, ma visto il segmento di mercato in cui punta a posizionarsi la CPU, forse vare la pena considerare di più l'opzione DDR4: una configurazione con Core i5-13600K, scheda madre Z690 entry level e RAM DDR4 potrebbe davvero essere conveniente rispetto a una con Ryzen 7000, al punto tale da spingere diversi utenti a sacrificare qualche punto percentuale in termini di prestazioni nei giochi e in software specifici, a favore di un risparmio economico importante.
Tirando le somme, un PC con Core i9-13900K e motherboard Z690 costerebbe meno di uno con Ryzen 9 7950X, avrebbe prestazioni superiori nei giochi e in altri scenari (dove la CPU Intel è mediamente più performante, ma in realtà la situazione cambia in base al software in uso), ma consumerebbe di più e scalderebbe di più. Un PC con Core i5-13600K, scheda madre Z690 e RAM DDR5 sarebbe invece più economico di uno con Ryzen 7700X e equiparabile a uno con Ryzen 5 7600X, risulterebbe in entrambi i casi più performante (e vi ricordiamo che il Ryzen 7 7700X è di fascia più alta), ma anche più energivoro.
In entrambi i casi, la scelta di RAM DDR4 abbatte ulteriormente il costo delle configurazioni Intel, ma riduce anche le performance in gioco e in alcuni scenari specifici; un compromesso difficilmente accettabile in un PC con Core i9-13900K, ma che può essere valutato in uno con Core i5-13600K.
In conclusione, i nuovi processori Intel Core i9-13900K e Intel Core i5-13600K offrono prestazioni davvero interessanti in molti ambiti, con il Core i9-13900K che si riprende il titolo di "miglior CPU gaming" e il Core i5-13600K che fa meglio anche del Ryzen 7 7700X in tantissimi scenari. Purtroppo, questi processori sono fortemente penalizzati dai consumi a pieno carico (e in parte per le temperature raggiunte, se parliamo del Core i9), molto elevati e non giustificabili dalla differenza di prestazioni offerta: per fare un esempio, il Core i9 consuma il 46% più del Ryzen 9, ma globalmente (facendo la media tra tutti i test) le prestazioni sono migliori solo del 16%. Considerando anche la situazione economica globale e il costo dell'energia, è verosimile che molti utenti opteranno per una CPU Ryzen 7000, rinunciando a una piccola parte di prestazioni in favore di consumi parecchio inferiori. A giocare a favore di Intel è la possibilità di usare schede madri Z690 e RAM DDR4, sacrificando in parte le performance per abbattere in maniera importante il costo dell'intera configurazione, ma come abbiamo detto è una scelta che, a nostro avviso, si adatta più a una build con Core i5-13600K che a una con Core i9-13900K.