Introduzione
Sette anni fa Intel era un'azienda con politiche molto rigide, che scoraggiava in tutti i modi l'overclock. Poi venne presentato il Pentium 4 (Gallatin) Extreme Edition, che funzionava a 3.4 GHz ed era dotato di moltiplicatore sbloccato, per un'overclock più semplice. Tra i miglioramenti di questo chip c'era una cache L3 di 2MB che migliorava leggermente le prestazioni.
Nel corso del tempo Intel ha prodotto altri modelli Extreme Edition, venduti a circa 1000 euro. Questi processori EE semplificano l'overclock, quindi Intel non sanziona più l'overclock, ma nemmeno la promuove. Il problema è che solo pochi possono acquistare questi processori.
Nel frattempo, con lo scopo di avvicinarsi maggiormente agli appassionati (nonostante lo svantaggio nelle prestazioni), AMD ha presentato i processori Black Edition, dotati di moltiplicatore sbloccato. Rispetto ai modelli Intel le controparti AMD sono molto economiche. Un Phenom II X2 550 Black Edition costa meno di 100 euro. Anche il prodotto di punta dell'azienda, il Phenom II X6 1090T Black Edition costa 300 euro circa - meno di un terzo della controparte Extreme Edition di Intel.
Questa differenza di prezzo è ingiustificata: l'offerta di AMD costa meno perché è più lenta di quella di Intel. Si può dire che i processori Athlon e Phenom siano competitivi dal punto di vista del prezzo, ma ricordando che chi li sceglie non dà la massima importanza a prestazioni e velocità di base. Quello interessa loro è la tolleranza all'overclock, cioè le massime frequenze a cui sono in grado di lavorare.