Alcuni appassionati scoperchiano i processori - un'operazione pericolosa, specie per un neofita - alla ricerca maggiori prestazioni. La pasta termica presente tra il die e l'heatspreader della CPU (il coperchio) spesso non è per nulla paragonabile alle soluzioni di terze parti presenti sul mercato.
Una buona pasta termica può ridurre nettamente la temperatura di una CPU, facilitando la dissipazione del calore prodotto dal chip. Lo sanno bene tutti gli appassionati che applicano nuove e avanzate paste termiche sopra l'heatspreader. Allo stesso tempo però è molto importante anche la pasta termica che c'è sotto il coperchio, prima vera linea di "attacco" al calore prodotto dai singoli core.
Da qualche generazione di CPU, Intel ha scelto di usare la pasta termica anziché la saldatura fluxless tra il die e l'heatspreader. Questa decisione - funzionale a una riduzione dei costi produttivi - ha inciso su temperature e margini di overclock. La pasta termica che Intel mette sotto il coperchio, per ragioni di contenimento dei costi, non è quasi mai molto performante. In giro c'è di meglio, molto di meglio.
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Perciò sono interessanti i risultati ottenuti da un utente del forum di Anandtech, tale RichUK, che ha messo le mani su un nuovo processore Intel Core i7-7700K (un modello pronto per il commercio, non un sample). L'appassionato ha scoperchiato il processore e fatto alcune prove, dopo aver applicato una pasta termica differente. Nei due nostri articoli di anteprima su un engineering sample di CPU Kaby Lake (articolo 1 - articolo 2) avevamo ravvisato temperature non proprio contenute rispetto ai precedenti chip Skylake.
Le CPU Kaby Lake hanno frequenze di lavoro più alte di quelle Skylake e alcune schede madre Z170 (vedremo con le Z270) non sono perfettamente ottimizzate per gestire i livelli di tensione dei nuovi processori. Secondo i test di RichUK una parte delle alte temperature potrebbe essere imputabile alla pasta termica presente tra il die e l'heatspreader.
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Dopo aver testato il Core i7-7700K in configurazione standard con diverse soluzioni, la CPU è stata scoperchiata per rimuovere la pasta termica presente e inserire la CoolLaboratory Liquid Ultra. Il processore, overcloccato a 5 GHz (1,344 V), è stato raffreddato da un Kraken X2 (ventola al 50% e pompa al 65%). Come si può vedere, la sostituzione della pasta termica ha ridotto la temperatura della CPU di oltre 30 gradi.
Si tratta di un miglioramento netto, che non depone a favore della pasta termica usata da Intel e che potrebbe generare discussioni tra gli appassionati di overclock. In ogni caso è bene attendere il debutto delle nuove CPU Kaby Lake, fissato per le prime settimane del nuovo anno, per una prova completa e tutte le conclusioni del caso.
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