Stando alle ultime voci di corridoio, Intel dovrebbe portare sul mercato le CPU Core di decima generazione desktop (serie S) e le soluzioni mobile ad alte prestazioni (serie H) a metà marzo. Nello stesso periodo arriveranno sul mercato le prime proposte mobile basate sulle APU AMD a 7 nanometri, note con il nome in codice Renoir e il brand commerciale Ryzen Mobile 4000.
I processori Intel in arrivo dovrebbero ricadere nella famiglia Comet Lake, quindi dovrebbe trattarsi nuovamente di soluzioni prodotte a 14 nanometri. Sul fronte mobile Intel ha anticipato al CES 2020 che in ambito mobile vedremo nuove CPU Core i5, Core i7 e Core i9, con un massimo di 8 core e 16 thread. L’azienda ha promesso oltre 5 GHz sui Core i7 e frequenze persino maggiori sui Core i9.
Indiscrezioni dei giorni scorsi relative al possibile Core i9-10980HK, riportano che oltre alla configurazione dei core in linea con l’attuale Core i9-9980HK, ci sarà un sensibile aumento delle frequenze, quantomeno quella di base con un salto da 2,4 a 3,1 GHz.
Quanto alla frequenza di boost è lecito aspettarsi oltre 5 GHz sul singolo core (il 9980HK si ferma appunto a tale frequenza), grazie all’azione di algoritmi come Thermal Velocity Boost. Ovviamente un peso nel raggiungimento di tali frequenze lo giocheranno i sistemi di raffreddamento dei portatili.
Quanto alle soluzioni desktop, la famiglia Core i9 si spingerà fino a 10 core e 20 thread, mentre il resto delle proposte guadagnerà l’Hyper-Threading; i Core i3 offriranno 4 core e 8 thread, i Core i5 metteranno a disposizione 6 core e 12 thread e i Core i7 arriveranno a 8 core e 16 thread.
Il modello di punta Core i9-10900K con 10 core e 20 thread dovrebbe funzionare a una frequenza di base di 3,7 GHz, ma dovrebbe spingersi fino a ben 5,2 GHz in single core grazie alla tecnologia Turbo Boost Max Technology 3.0 e fino a 5,3 GHz grazie a Intel Thermal Velocity Boost, sempre sul singolo core. Chiacchiericci dei giorni scorsi riportano che Intel starebbe lavorando in sede produttiva per contenere i consumi del nuovo top di gamma.
La nuova CPU dovrebbe garantire prestazioni marginalmente migliori del 9900K in single thread, ma secondo una presunta slide di Intel potrebbe incrementare in alcuni carichi le prestazioni in multi-thread fino al 30%.