Prima del CES 2020 ci aspettavamo l’annuncio dei processori Core di decima generazione desktop, nome in codice Comet Lake. Le informazioni trapelate nelle scorse settimane davano modo di credere che Intel ne avrebbe parlato, fissando il debutto per la fine del primo trimestre. Invece nulla, bocche cucite.
Secondo il sito tedesco ComputerBase, i produttori di motherboard sarebbero pronti ad accogliere la nuova generazione con motherboard dotate del nuovo socket LGA 1200 e i chipset serie 400, ma Intel starebbe affrontando qualche problema di troppo con il suo nuovo processore di punta a 10 core, il Core i9-10900K.
Il ritardo sarebbe imputabile a un consumo troppo elevato, che arriverebbe a oltrepassare i 300 watt, un valore che a quanto pare in Intel non ritengono adeguato e su cui stanno lavorando per abbassarlo.
“Diversi produttori di motherboard hanno rivelato che il 10 core supera i 300 watt sotto massimo carico”, scrive il sito tedesco, ricordando che il consumo si riflette anche sulla temperatura. “Non sorprende dato che il 9900KS supera già i 250 watt in scenari simili. Questa informazione non ha nulla a che fare con il TDP, che dovrebbe essere di 125 watt”.
Il consumo energetico effettivo è molto superiore ai valori di TDP ufficiali indicati dai produttori. La piattaforma Z490 a quanto pare richiederà una sezione di alimentazione di alto livello, simile a quella di Z390 o anche migliore. In conseguenza delle voci che circolano, Computerbase ritiene che la nuova gamma desktop di Intel arriverà tra aprile e maggio.