Intel, confermato il supporto a memorie HBM per Sapphire Rapids

Intel ha indirettamente confermato il supporto per le memorie HMB (on package) per le CPU della famiglia Sapphire Rapids.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

I futuri processori Xeon Scalable di Intel basati sulla microarchitettura Sapphire Rapids supporteranno le memoria di sistema di tipo HBM. La conferma arriva direttamente da un documento dell'azienda rilasciato pochi giorni prima della fine dell'anno. Le memorie DDR5 sono già obsolete prima di giungere sul mercato?

Nella 42° edizione del documento Instruction Set Extensions and Future Features Programming Reference, Intel ha indirettamente confermato il supporto per le memorie HMB (on package) per le CPU della famiglia Sapphire Rapids.

Il capitolo 15 del documento definisce i codici di errore macchina per le future CPU basate sulla microarchitettura Sapphire Rapids e la sezione 15.1 menziona specificamente i codici di errore associati ai controllori di memoria integrati per questi futuri processori. Tra gli altri dettagli, il capitolo menziona i codici per gli errori di parità di comando/indirizzo HBM e gli errori di parità dei dati HBM, il che significa essenzialmente che Sapphire Rapids sarà in grado di lavorare memoriae di tipo HBM.

Le memorie HBM avvicinerebbero sensibilmente le prestazioni di queste CPU a quelle delle attuali GPU, riducendo latenza e aumentando la capacità totale di banda passante. Fino a questo momento, Intel ha confermato ufficialmente che i suoi processori Sapphire Rapids saranno dotati di un controller di memoria DDR5 a otto canali con tecnologia Data Streaming Accelerator (DSA), la quale dovrebbe già fornire un significativo incremento della larghezza di banda rispetto agli attuali sottosistemi di memoria basati su DDR4. Inoltre, il chip supporterà i moduli di memoria Optane di nuova generazione di Intel.

Non è la prima volta che si parla di memorie HBM posizionate al di sopra dei processori di vario genere, Intel non ha ovviamente scoperto l'acqua calda, tuttavia resta da vedere quale sarà la sua implementazione della tecnologia.

Per fare un esempio, Il processore Fujitsu A64FX a 48 core che alimenta Fugaku, il supercomputer più veloce al mondo, include 32GB di memoria HBM2 e non sembra che supporti effettivamente le memorie DDR4. Il chip A64FX si collega alla memoria HBM2 usando un interposer, come nelle GPU ad alte prestazioni. Al contrario, le tecnologie di stacking X3D di AMD e Foveros 3D di Intel consentono a queste aziende di impilare processori e altri tipi di chip (ad esempio, dispositivi di memoria) uno sopra l'altro per rendere i chip più piccoli. Sfortunatamente, Intel non ha mai parlato pubblicamente dell'intenzione o meno di utilizzare Foveros per Sapphire Rapids.

Ciò che è più importante, ad ogni modo, è il tipo di implementazione di HBM su Sapphire Rapids da parte di Intel. La società potrebbe usare HBM invece DDR5 solo per alcuni prodotti. Questi modelli di CPU non supporterebbero tanta memoria quanto le loro controparti DDR5, ma offrirebbero invece un'enorme larghezza di banda.

Intel potrebbe anche costruire un sottosistema di memoria ibrido che comprenda sia HBM che DDR5 (e magari pure Optane in certi casi) nel tentativo di ottenere il meglio di entrambi i mondi. In questo caso, le memorie HBM si comporterebbero come una massiccia cache seduta fra la CPU e le RAM DDR5. Storicamente, sia AMD che Intel hanno usato cache off-chip, quindi non è un concetto completamente nuovo.

Sapphire Rapids dovrebbe anche adottare un design a chiplet, anche se questo non è stato ancora confermato da Intel.

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