Intel intende con Ice Lake la variante “U” delle CPU, quella destinata ai portatili. La fase di qualificazione (qualification, ossia i test per garantirne il funzionamento e la stabilità) dei processori Ice Lake-U è già iniziata e per questo ritiene che sarà in grado di consegnare un maggior numero di processori a 10 nanometri rispetto a quanto previsto in origine.
"Sul fronte della produzione a 10 nanometri, i nostri team hanno lavorato bene nel primo trimestre e la nostra velocità è in aumento", ha dichiarato Bob Swan, CEO di Intel. "Restiamo sulla buona strada per avere i sistemi client in volumi sugli scaffali per la stagione natalizia. E negli ultimi quattro mesi, siamo riusciti a migliorare di quasi 2 volte il ritmo con cui i prodotti a 10 nanometri si muovono lungo le nostre fabbriche".
Ice Lake-U prenderà la forma di un processore quad-core basato sulla nuova architettura “Sunny Cove”, affiancata da GPU integrata rinnovata chiamata Gen11. Intel ha parlato di entrambe in passato, potete leggere maggiori dettagli su Sunny Cove a questo indirizzo, mentre ulteriori informazioni su Gen11 le trovate in questo articolo.
Per quanto riguarda gli altri progetti a 10 nanometri, Intel non si è espressa, se non per quanto concerne la gamma Xeon. L’azienda si aspetta che le CPU Ice Lake-SP saranno disponibili a meno di un anno dal debutto sul mercato dei prodotti Ice Lake-U. Intel ha affermato che gli Xeon a 10 nanometri arriveranno prima di quanto paventato in passato nel 2020, quindi probabilmente li vedremo prima del quarto trimestre del prossimo anno.
Sembra strano, ma non lo è. Il processore Intel che va per la maggiore costa più di 500 euro, è il Core i9-9900K e attualmente è il migliore processore gaming in circolazione.