Conclusione
Avevo già previsto un piano d'emergenza, nel caso le prestazioni fossero rallentate ad un punto che considero inaccettabile. Limitando il numero di macchine connesse ad ogni switch ho diminuito le possibilità che tutto il traffico si paralizzasse su un nodo altamente utilizzato.
Ogni 5324 ha 24 porte Ethernet gigabit, quindi è teoricamente possibile collegare 24 macchine ad ogni switch. Questo però, non prende in considerazione lo scenario in cui mi trovavo, con volume di trasferimento dati estremamente alto, specialmente considerando i backup, quindi porterebbe solo a una rete con una reattività sufficientemente bassa da farmi fare brutta figura col cliente (e non si ha mai una seconda possibilità per migliorare la prima impressione).
Figura 4: Il piano d'emergenza
Quindi, collegando meno macchine ad ogni switch (in questo caso 5) e limitando ogni switch ad un suo server NIC separato, ho ridotto le possibilità di una congestione della rete nel caso la situazione dovesse diventare "bollente". La Figura 4 mostra il collegamento di dieci client della produzione con due workstation ciascuno; notate che ogni file server è dotato anche di una scheda di rete integrata per il collegamento allo switch del controller di dominio, portando il totale a cinque NIC).
Ma quali problemi potrebbero insorgere con un uso massiccio della rete? Sarebbe stato del tutto possibile cavarsela con 10 o più client per switch ed estendere ulteriormente gli switch una volta collegato tutto il personale degli uffici, ma quale tipo di carico mi sarei dovuto aspettare da questo particolare scenario? Quale sarebbe stato l'esatto punto di rottura dell'intera infrastruttura, sarei mai riuscito ad avvicinarmi o a toccare quel limite? Ed infine, qual'era il modo più efficace per instradare il traffico così da minimizzare i ritardi e massimizzare la stabilità della rete?
Troverete le risposte a queste domande e altro ancora nella seconda parte dell'articolo...