Il professor Geoffrey Hinton, noto come il "padrino dell'intelligenza artificiale", ha dichiarato che sarà essenziale implementare un reddito di base universale (RBU) per mitigare l'impatto dell'IA sulla disuguaglianza sociale.
Hinton, che ha lavorato fino all'anno scorso per Google, ha affermato che l'IA sta rapidamente cambiando il panorama lavorativo, eliminando molti lavori banali e aumentando il rischio di disoccupazione di massa. Ha espresso preoccupazione che i benefici economici derivanti dall'IA saranno concentrati nelle mani di pochi, aggravando ulteriormente la disuguaglianza.
Tuttavia, in molti sostengono che il costo di un RBU sarebbe proibitivo e potrebbe sottrarre fondi essenziali da altri servizi pubblici, senza garantire un'effettiva riduzione della povertà.
Le preoccupazioni di Hinton non si fermano all'economia. Ha avvertito che l'IA potrebbe evolversi fino a rappresentare una "minaccia di estinzione" per l'umanità. Ha sottolineato il rischio che l'IA sviluppi autonomamente obiettivi che includano il controllo e l'eliminazione di minacce, compresi gli esseri umani.
Hinton ha suggerito che potrebbero essere necessarie nuove normative internazionali, simili alle Convenzioni di Ginevra, per gestire l'uso militare dell'IA. Tuttavia, ha espresso pessimismo sulla possibilità di vedere tali regolamenti implementati prima che si verifichino gravi incidenti.
La corsa per il dominio dell'IA, secondo Hinton, ricorda il Progetto Manhattan della Seconda Guerra Mondiale. Con la Russia e la Cina impegnate nello sviluppo militare dell'IA, Hinton ha avvertito che la competizione globale potrebbe intensificarsi, portando a scenari pericolosi. In conclusione, le parole di Geoffrey Hinton pongono un dilemma urgente: come gestire i progressi dell'IA in modo che benefici tutti, senza mettere in pericolo la stabilità sociale ed esistenziale dell'umanità?