Tecnologie: WiMax, WiMax mobile e HiperLan

L'edizione 2006 del WLAN Business Forum ha ospitato interessanti conferenze sui temi della connettività senza fili WiFi e sull'imminente standard WiMax, che dovrebbe mettere la parola fine al problema del divario digitale. I produttori di dispositivi per la connettività wireless hanno preferito giocare d'anticipo e, in attesa delle licenze WiMax, stanno spingendo sullo standard HiperLAN che ha il vantaggio, in Italia, di non necessitare di frequenze riservate.

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a cura di Roberto Buonanno

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Tecnologie: WiMax, WiMax mobile e HiperLan

I seguenti contenuti sono tratti parzialmente da Wikipedia, l'enciclopedia universale ad accesso gratuito e fruizione condivisa: http://it.wikipedia.org

WiMAX è una tecnologia di rete di area metropolitana (MAN) senza fili che connetterà a Internet gli hotspot IEEE 802.11 (Wi-Fi) e fornirà un'estensione wireless alle connessioni a cavo e DSL per l'accesso in banda larga dell'ultimo miglio. IEEE 802.16 consente una estensione di area di servizio lineare fino a 50 Km (31 miglia) e consente agli utenti una connettività a una stazione base verso la quale manca una linea diretta di vista. Osserviamo che questo non significa garantire la connettività agli utenti che si trovano a una distanza di 50 km privi di una linea diretta di vista. Le prime 2 fasi di attivazione del progetto prevedono infatti la realizzazione di collegamenti punto-punto, per servire aree non raggiungibili in altro modo dal collegamento a banda larga o più semplicemente per utilizzare un mezzo trasmissivo alternativo al rame e alla fibra. In questo periodo l'utente finale non avrà quindi alcuna interazione con il sistema WiMax, accederà alla rete utilizzando le attuali tecnologie ed eventualmente un collegamento Wi-Fi.

La tecnologia supporta inoltre velocità di trasmissione di dati condivisi fino a 70 Mbit/s, secondo i proponenti di WiMAX questa ampiezza di banda è sufficiente per supportare simultaneamente almeno 60 aziende con connettività di tipo T1 e ben più di un migliaio di abitazioni con connettività al livello DSL da 1 Mbit/s.

Un aspetto importante di IEEE 802.16 sta nel fatto che esso definisce uno strato MAC che supporta specifiche di strato fisico multiplo (PHY). Questo è cruciale perché i produttori di apparecchiature per l'utente finale possano differenziare le loro offerte.

Al momento WiMax è una tecnologia in corso di "sperimentazione" in Italia, dove è utilizzata solamente alla frequenza di 3,5 gigahertz.

A ottobre 2005 è arrivato anche lo standard pensato per l'uso di WiMax in ambito mobile. Secondo alcuni sostituirà l'UMTS, anche se siamo lontani da una miniaturizzazione degli apparati WiMax sulle dimensioni e pesi di un cellulare. Le frequenze sopra i 10 gigahertz, che rientrano nelle spettro di frequenze del WiMax, sono già state protette. Lo scopo sarebbe difendere le miliardarie licenze UMTS pagate anni fa dagli operatori. Il Wimax sarebbe utilizzato per la fonia mobile e il traffico Internet ora mosso da UMTS e, la banda restante, rivenduta dai grandi operatori a piccoli provider per le connessioni wireless.

Secondo altri, non potendosi avere da subito cellulari WiMax, sarà utilizzato come backbone, dorsale di banda larga alla quale allacciare reti HiperLan2, per la sua capacità "dichiarata" di portare 50 e più megabit fino a 50 km dall'antenna WiMax: i grandi operatori lo rivenderanno a piccoli Wireless ISP (WISP) che compreranno banda WiMax anzichè allacciare la loro rete wireless al cavo (doppino o fibra ottica).

HIPERLAN è il nome di uno standard WLAN (standard ETS 300 652 ed ETS 300 836). È l'alternativa europea agli standard IEEE 802.11 (la IEEE è un organizzazione americana). Lo standard HIPERLAN è definito dall'European Telecommunications Standards Institute (ETSI).

Si tratta di una tecnologia wireless che con antenne a potenza d'emissione bassissime di 1 microWatt (inferiori a quelle di un'antenna per cellulari) assicura una banda di 24 oppure 52 megabit/sec su frequenze militari nell'intorno dei 5 gigahertz, entro un raggio che arriva a coprire distanze fino a 30-40 km dall'antenna. Possibile soluzione al problema del digital divide, dopo una sperimentazione di due anni, con il decreto Stanca (8 giugno 2005) ne è liberalizzato l'uso. Fra i molti produttori di tale tecnologia possiamo elencare Alvarion ed altri operatori. Come spiegato per il wi-fi, è possibile chiedere i permessi al ministero delle tlc. Si resta in attesa che il Ministero della Difesa abbandoni l'uso di tali frequenze e rilasci il permesso per impieghi civili; probabilmente, non sarà necessario chiedere una licenza al ministero delle difesa, ma continuerà l'affollamento su tali frequenze con un segnale insicuro e instabile (frequenti cadute di connessione). Una recente direttiva UE su proposta di alcuni europarlamentari ha liberalizzato in tutta l'UE l'uso delle frequenze intorno ai 5 gigahertz, e la tecnologia HiperLan.

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