Qualcomm ha dichiarato che Oryon è indipendente da Arm

Qualcomm ha dichiarato che Oryon, il core alla base dei suoi Elite, utilizza meno dell'1% di tecnologia Arm, nonostante sia basato sull'architettura Armv8.

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a cura di Andrea Maiellano

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Qualcomm ha dichiarato che Oryon, il core alla base dei suoi processori Snapdragon X Elite, utilizza meno dell'1% di tecnologia Arm, nonostante sia basato sull'architettura Armv8. La dichiarazione arriva da Gerard Williams III, uno dei principali sviluppatori di Oryon, e di diversi processori Apple, in un recente rapporto di Reuters.

Questa rivelazione si inserisce nel contesto di una disputa legale in corso tra Qualcomm e Arm riguardo ai diritti di licenza. Il caso potrebbe avere importanti implicazioni per le pratiche di licenza e la proprietà intellettuale nel settore dei semiconduttori.

I core Oryon sono Armv8 ma condividono pochissima tecnologia "progettata da Arm".

I core Oryon derivano dal lavoro di Nuvia, una startup co-fondata da Williams nel 2019 e acquisita da Qualcomm nel 2021 per 1,4 miliardi di dollari. Nuvia aveva ottenuto da Arm due licenze non trasferibili: un Technology License Agreement (TLA) e un Architecture License Agreement (ALA).

Secondo Williams, il team di Nuvia ha progettato i core praticamente da zero, implementando l'architettura Armv8 ma sviluppando autonomamente microarchitettura, pipeline, unità di esecuzione e sistemi di cache.

Dopo l'acquisizione di Nuvia, Arm ha chiesto a Qualcomm di rinegoziare i termini della licenza, ricevendo un rifiuto. Qualcomm sostiene che la propria ALA copra anche la sua controllata Nuvia.

La controversia è sfociata in azioni legali, con Arm che ha revocato le licenze di Nuvia nel 2022 e ha comunicato a Qualcomm la cessazione dell'ALA nell'ottobre 2023. Arm chiede inoltre a Qualcomm di distruggere tutti i progetti Nuvia sviluppati prima della fusione.

Il nocciolo della questione legale riguarda la trasferibilità della licenza architetturale di Nuvia e dei progetti derivati a Qualcomm dopo l'acquisizione. Gli avvocati di Arm sottolineano i termini espliciti dell'accordo di licenza, mentre quelli di Qualcomm evidenziano le innovazioni di Nuvia e il ruolo limitato del TLA di Arm nello sviluppo.

La decisione della giuria, attesa a breve, potrebbe ridefinire il futuro delle pratiche di licenza e della proprietà intellettuale nell'industria dei semiconduttori, con potenziali ripercussioni su tutto il settore.

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