Gli amministratori dei marketplace più grandi del dark web sono stati arrestati

Sui marketplace c'erano 82.000 inserzioni per beni e servizi illegali, un vero e proprio bazar del crimine.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

La polizia olandese ha arrestato i gestori di due dei più grandi mercati illegali del dark web, Bohemia e Cannabia, dopo averli chiusi lo scorso anno. Gli amministratori avevano tentato di fuggire con i proventi illeciti, ma sono stati catturati.

Le due piattaforme operavano come enormi bazar senza restrizioni per ogni tipo di bene e servizio illegale. Al loro picco, ospitavano ben 82.000 inserzioni al giorno, spaziando da droghe a malware e attacchi DDoS, per un totale di 67.000 transazioni mensili. Le autorità hanno rivelato che solo a settembre 2023 i siti avevano generato ricavi per 12 milioni di euro.

Secondo la polizia olandese, si tratta del "più grande e longevo mercato internazionale del dark web di tutti i tempi". La chiusura delle due attività illegali si è concretizzata quando, nel 2022, le forze dell'ordine hanno ottenuto l'accesso ai server nei Paesi Bassi collegati ai mercati neri.

Gli amministratori hanno tentato una "exit scam", ma erano già sotto osservazione.

Una lunga indagine sotto copertura, con il supporto di investigatori di Irlanda, Regno Unito e Stati Uniti, ha portato all'identificazione degli amministratori. Uno dei principali sospettati, un uomo irlandese non identificato, è stato arrestato all'aeroporto di Amsterdam-Schiphol a giugno con dati rubati, dispositivi e criptovalute per un valore di 8 milioni di euro.

Sebbene solo una piccola parte delle transazioni di Bohemia e Cannabia avesse origine nei Paesi Bassi, la portata globale del mercato era innegabile. La polizia ha attribuito almeno 1,7 milioni di euro di vendite a commercianti olandesi, ma le autorità avvertono che un'analisi più approfondita rivelerà probabilmente cifre ancora più alte.

Stan Duijf, capo delle operazioni dell'unità di indagine e intervento rurale, ha dichiarato che questo arresto dovrebbe servire da monito per altri criminali: il dark web non è così anonimo come i suoi utenti potrebbero pensare. Le autorità continuano a indagare e perseguire individui e organizzazioni, rimanendo vigili nonostante i tentativi di nascondersi.

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