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a cura di Marco Pedrani

Caporedattore centrale

Siamo a pochi giorni dalla fine del 2021, un anno non semplice per gli appassionati del mondo hardware: la crisi dei chip scoppiata nel 2020 non ha accennato a rientrare (e la situazione non migliorerà fino al 2023) e, oggi come oggi, assemblarsi un PC è decisamente difficile. Le schede video sono irreperibili, ma non sono l’unico componente che si fatica a trovare: anche le nuove CPU top di gamma Intel e le RAM DDR5 non hanno una gran disponibilità, anche qui principalmente a causa della carenza di semiconduttori.

Come avete avuto modo di vedere durante l’anno, la crisi non ha impedito ai produttori di lanciare nuovi prodotti. In questo articolo vogliamo un po’ tirare le somme del 2021, andando a delineare qual è la configurazione più potente dell’anno per il PC gaming. Come potrete immaginare si tratta di una build di fascia altissima ed estremamente costosa, che ha davvero senso solamente per gli appassionati che vogliono sempre le ultime tecnologie e la massima potenza, non scendendo ad alcun tipo di compromesso.

Giusto pochi giorni fa vi abbiamo raccontato quali sono, secondo noi, i prodotti hardware da non comprare a Natale, o più in generale in questo fine 2021. Alcune di quelle tipologie di prodotto sono presenti in questa lista, ma è bene chiarire le cose: ci sono motivi precisi per cui vi sconsigliamo di acquistarle ora e ve li abbiamo spiegati nell’articolo dedicato, ma ciò non toglie che siano l’ultimo ritrovato tecnologico o il prodotto più potente attualmente sul mercato, motivo per cui entrano di diritto in questa particolare build.

Fatte le dovute premesse, diamo uno sguardo alla configurazione nel suo complesso; prima di analizzare i singoli componenti scelti, vi lasciamo qui sotto un elenco con tutti i componenti della build.

Intel Core i7-12700K

La famiglia Intel Alder Lake segna il debutto dell’architettura ibrida nel mondo x86, grazie all’introduzione sui processori di dodicesima generazione di due tipi di Core: i P-Core ad alte prestazioni, basati su architettura Golden Cove e prodotti con il processo Intel 7 (l’ex 10nm SuperFin), e gli E-Core ad alta efficienza, basati su architettura Gracemont e ottimizzati per fornire ottime prestazioni-per-watt.

Gli E-Core non sono dotati di Hyper-Threading, motivo per cui le nuove CPU Intel hanno una configurazione core/thread anomala: il Core i7-12700K vanta ad esempio 12 core e 20 thread, in quanto è formato da 8 P-Core con Hyper-Threading che offrono 16 thread e 4 E-Core, che mettono a disposizione solamente 4 thread. La CPU riesce a raggiungere una frequenza di picco sui P-Core pari a 5GHz, supporta fino a 128GB di RAM DDR4-3200 o DDR5-4800 e offre un PBP (Processor Base Power, il vecchio TDP) di 125W, che sale a 190W con il Maximum Turbo Power.

Nella recensione del Core i9-12900K e del Core i5-12600K abbiamo avuto modo di vedere come la nuova gamma Alder Lake sia la migliore in ambito videogiochi, superando in maniera convincente i Ryzen 5000; in questa configurazione abbiamo deciso di optare per il Core i7-12700K in quanto offre praticamente le stesse prestazioni del Core i9-12900K in gioco, ma con un’efficienza energetica migliore e un costo inferiore.

Gigabyte Z690 Aorus Master

I processori Intel Alder Lake sono accompagnati dal nuovo chipset Z690, che tra le altre cose mette a disposizione 16 linee PCIe 3.0 e 12 linee PCIe 4.0. Le schede madri top di gamma con chipset Z690 sono tutte di altissimo livello e la scelta si riduce tutta alle funzionalità di cui si ha bisogno; per questa build abbiamo optato per la Gigabyte Z690 Aorus Master, una soluzione decisamente “corazzata”, dotata di backplate in metallo per una maggior solidità e che mette a disposizione 20+1 fasi d’alimentazione da 105 Ampere adeguatamente raffreddate, più che sufficienti se volete fare overclock sul Core i7-12700K, quattro slot DIMM con supporto fino a 128GB DI RAM DDR5-6400, due slot PCIe 4.0 x16, uno slot PCIe 5.0 x16 compatibile con il nuovo standard e ben cinque slot M.2, quattro PCIe 4.0 e uno PCIe 3.0.

Anche la dotazione porte è di tutto rispetto: abbiamo due porte USB 3.2 tipo C (una Gen 2x2, una Gen 2), cinque porte USB 3.2 Gen 2 tipo A, quattro USB 3.2 Gen 1 tipo A, un’uscita DisplayPort per sfruttare la grafica integrata del processore, cinque jack da 3,5mm, uscita SPDIF e Ethernet 10G con controller Aquantia. La connettività Wi-Fi è integrata e supporta il nuovo standard Wi-Fi 6E, grazie a una scheda di rete Intel AX201.

Corsair iCUE H150i Elite LCD

Un processore come il Core i7-12700K va adeguatamente raffreddato e per questa build abbiamo deciso di affidare il compito al nuovo Corsair H150i Elite LCD. Si tratta di un dissipatore AIO da 360mm, molto simile al precedente H150i Elite Capellix, ma con due novità principali: la presenza di uno schermo LCD 30Hz sopra la pompa e delle nuove ventole ML RGB Elite, che offrono una pressione statica migliorata.

Le nuove ventole si basano su cuscinetti a levitazione magnetica che aiutano a ridurre la rumorosità, inoltre integrano la tecnologia Corsair AirGuide e alette anti-vortice, che garantiscono un flusso d’aria concentrato e ben direzionato sul radiatore. presenti ovviamente anche otto LED RGB addressable, completamente personalizzabili comodamente dal software iCUE.

Anche lo schermo LCD presente sulla pompa integra dei LED, posizionati ad anello, ed è personalizzabile tramite il software iCUE: è possibile scegliere il colore e il pattern dell’illuminazione, nonché le informazioni a schermo. Ci sono diverse animazioni precaricate, che possono mostrare ad esempio la temperatura della CPU, quella del liquido di raffreddamento, la frequenza operativa, il voltaggio e tanto altro. Ovviamente sullo schermo è possibile caricare anche immagini o GIF personalizzate nei formati più comuni, ma non sono supportati i file TIFF e i video MP4, MKV o AVI. I file personalizzati possono essere grandi fino a 30MB e si possono riadattare attraverso il software iCUE, vedendo in tempo reale l’anteprima sullo schermo del dissipatore. Il software di Corsair può tenere in memoria fino a 5 diversi file, così da permettervi di passare da una all’altra velocemente, senza doverle ricaricare.

Oltre alle personalizzazioni, iCUE permette anche di controllare le prestazioni di dissipazione dell’H150i Elite LCD. Si può scegliere tra diversi preset, oppure modificare manualmente la velocità della pompa e delle ventole, a seconda delle proprie necessità; la modalità Performance spinge la pompa al massimo, mentre quella Quiet riduce gli RPM per una maggior silenziosità. Le ventole invece ruotano a una velocità compresa tra i 400 e i 2000 RPM e hanno una modalità Zero RPM, che le ferma completamente quando il carico di lavoro è molto leggero, così da avere un sistema molto più silenzioso.

Infine, il software iCUE permette anche di impostare degli avvisi per eventi specifici e può intervenire in caso di problemi: se ad esempio rileva una temperatura della CPU troppo alta, o dei problemi con il loop, può impostare tutte le ventole al 100%, segnalare la problematica modificando il comportamento dei LED RGB, eseguire un programma o perfino spegnere il computer.

In termini di prestazioni, il nuovo Corsair iCUE H150i Elite LCD non è molto diverso dal modello Capellix uscito lo scorso anno: la pompa è la medesima, tuttavia le nuove ventole garantiscono maggior pressione statica, che si traduce in un guadagno massimo di 1°C o 2°C in termini di temperature, a seconda del carico di lavoro. Ciò significa che il dissipatore riesce a gestire senza difficoltà le temperature del Core i7-12700K sia durante le sessioni di gioco che nelle situazioni più impegnative, mantenendole sempre sotto controllo.

Con un prezzo al pubblico di 293,90 euro, l’iCUE H150i Elite LCD non è certo un dissipatore per tutti o consigliabile a chi cerca semplicemente un buon all in one da 360mm, ma è perfetto per gli appassionati che non badano a spese e vogliono un AIO performante e con tantissime possibilità di personalizzazione, grazie allo schermo LCD. Se invece siete in possesso del modello dello scorso anno, sappiate che lo schermo è acquistabile separatamente: ha un costo di 100 euro e può essere installato in maniera abbastanza semplice anche sulla pompa dei dissipatori della serie iCUE H100i Elite Capellix.

Corsair Dominator Platinum DDR5

Se si cercano delle DDR5 da montare sulla Z690 Aorus Master che si abbinino alla perfezione alla nostra build, sia in termini estetici che di prestazioni, le nuove Corsair Dominator Platinum sono la scelta ideale. Per questa configurazione abbiamo scelto un kit da 32GB, con frequenze di 5200MHz, latenze CL36, tensione operativa di 1,1V e supporto a Intel XMP 3.0.

A prima vista queste Dominator Platinum non sono diverse dalle vecchie: esteticamente le nuove DDR5 sono praticamente identiche alle DDR4, con il dissipatore in alluminio impreziosito nella parte superiore dall’illuminazione LED RGB Capellix, come al solito completamente personalizzabile tramite iCUE. Le memorie sono coperte da garanzia a vita, integrano un regolatore di voltaggio direttamente sul PCB (come tutte le DDR5) e usano un dissipatore con tecnologia Corsair DHX Cooling, che raffredda in maniera efficace sia i chip che il PCB con heatspreader dedicati, così da garantire sempre le massime prestazioni senza che le temperature creino problemi.

La gestione delle memorie avviene completamente tramite il software Corsair iCUE, che permette di personalizzare i LED RGB, monitorare i parametri delle memorie, impostare degli avvisi specifici e anche creare dei profili XMP personalizzati. Da qui è anche possibile gestire la luminosità dei LED e aggiornare il firmware delle RAM, comodamente dal pannello “Impostazioni dispositivo” di iCUE.

La gestione dell’illuminazione offre la possibilità di aggiungere diversi layer diversi, selezionare singolarmente quali LED attivare e quali spegnere e impostare vari giochi di luce, così da permettere di creare effetti unici e rendere le possibilità di personalizzazione virtualmente infinite. Grazie a Lighting Link e Instant Lighting è anche possibile creare un profilo velocemente e sincronizzarlo con tutti i dispositivi supportati da iCUE, come il dissipatore di cui abbiamo parlato prima. L’uso di queste tecnologie consente poi di creare una sorta di “movimento” degli effetti di luce, che vengono riprodotti sui vari componenti come se si spostassero da uno all’altro.

Il software iCUE permette di controllare temperatura e voltaggio delle RAM DDR5, inoltre grazie al supporto a Intel XMP 3.0 è possibile creare profili XMP personalizzati, in cui selezionare manualmente la frequenza e le latenze operative; i profili creati possono poi essere impostati direttamente dal BIOS, come si è sempre fatto.

Questo kit di Dominator Platinum DDR5-5200 da 32GB è venduto a un prezzo di 389 euro e sebbene sia al momento difficile da reperire, la situazione non è diversa per i modelli di altri brand. Come detto poco sopra, se volete uno dei migliori kit DDR5 in circolazione sia in termini di estetica che di prestazioni per assemblare una nuova configurazione di fascia alta con processore Intel Alder Lake, le Corsair Dominator Platinum sono la scelta migliore.

Gigabyte Aorus Gen4 7000S

Per l’archiviazione abbiamo deciso di optare per un SSD Gigabyte Aorus Gen4 7000S, uno dei migliori modelli provati quest’anno. L’unità usa chip di memoria Micron TLC 96L, cache DRAM DDR4 SK Hynix e controller Phison PS5018-E18, che permette di raggiungere velocità sequenziale di lettura di 7000MB/s e di scrittura pari a 5500MB/s. L’Aorus Gen4 7000S supporta inoltre la crittografia AES-256 bit, ha una resistenza di 700TBW (1400TBW nel modello da 2TB) ed è garantito per 5 anni.

Nei nostri test l’SSD si è sempre comportato in maniera eccellente, offrendo prestazioni da top di gamma, in alcuni casi superiori agli altri prodotti di questa categoria che abbiamo avuto modo di provare. La lettura e la copia dei file di grandi dimensioni non saranno un problema, così come l’avvio e il caricamento di giochi e programmi.

Il dissipatore integrato riesce a mantenere le temperature sempre sotto controllo, in qualsiasi condizione. Nei test che abbiamo effettuato, sotto carico la temperatura non ha mai superato i 42°C, quindi potrete dormire sonni tranquilli anche se usate programmi che usano in maniera intensiva il vostro dispositivo di storage.

Gigabyte Aorus P1200W

Una configurazione con componenti top di gamma come questa ha bisogno di essere supportata da un alimentatore adeguato, capace di garantire tutta la potenza necessaria e una certa affidabilità. Per l’occasione abbiamo optato per il Gigabyte Aorus P1200W, rilasciato lo scorso agosto, che offre una potenza massima di 1200W e certificazione 80 Plus Platinum.

Tra le caratteristiche di questo alimentatore spiccano sicuramente lo schermo LCD integrato, il design compatto che lo rende più piccolo dei normali ATX (anche se non piccolo quanto un SFX) e una particolare modalità dedicata all’eliminazione della polvere. L’Aorus P1200W ha un design completamente modulare, una ventola da 140mm, una singola linea 12V e 10 anni di garanzia.

Lo schermo LCD permette di visualizzare rapidamente informazioni come l’energia assorbita dal computer, la temperatura, o la velocità della ventola. Ovviamente lo schermo è personalizzabile tramite il software RGB Fusion ed è possibile anche riprodurre video, GIF o immagini, oppure mostrare del testo, mentre con il programma Aorus engine fa sì che si possano monitorare i vari parametri dell’alimentatore anche da Windows.

In termini di dimensioni l’Aorus P1200W misura 160 x 150 x 86 mm, risultando più piccolo della maggior parte degli alimentatori concorrenti (lunghi 200mm) ma rimanendo comunque conforme allo standard ATX, così da essere compatibile con praticamente tutti i case non ITX senza bisogno di adattatori. La larghezza è sfruttata quasi completamente per il raffreddamento dell’alimentatore, garantito da una ventola da 140mm che, come accennato, offre una funzione di rimozione della polvere: dal software Aorus Engine è possibile far muovere la ventola in senso inverso per 10 secondi, al 100% della velocità, in modo da espellere la polvere accumulatasi sulla ventole e all’interno dell’alimentatore. La funzione, oltre a poter essere avviata manualmente, viene eseguita in automatico ogni qualvolta si accende il PC.

L’alimentatore di Gigabyte unisce un’alta potenza e un’ottima efficienza a funzionalità uniche e particolari, che si adattano bene a una build di fascia alta come quella che stiamo costruendo e che torneranno sicuramente utili agli appassionati più esigenti.

RTX 3090 Founders Edition

Per quel che riguarda la scheda video, non c’è molto di cui parlare: la RTX 3090 è la miglior GPU sul mercato per videogiocare. Nonostante le prestazioni in rasterizzazione classica siano in alcuni casi di poco inferiori a quelle della Radeon RX 6900 XT, le performance in ray tracing non hanno rivali, grazie anche alla tecnologia Nvidia DLSS.

Per questa configurazione abbiamo scelto il modello Founders Edition, ma qualsiasi personalizzazione è altrettanto performante e anzi, alcune garantiscono un raffreddamento migliore e quindi temperature d’esercizio inferiori, oltre che frequenze operative leggermente più alte.

Lian Li O11 Dynamic EVO / Phanteks Evolv X

Ultimo elemento della configurazione è il case, per cui vi proponiamo due opzioni. La prima è il Lian Li O11 Dynamic EVO, nuovissima rivisitazione dell’iconico O11 Dynamic che ha fatto faville negli ultimi anni. Il case supporta fino a tre radiatori da 360mm, un massimo di dieci ventole, spazio per un massimo di nove dispositivi d’archiviazione e un layout a doppia camera, che separa hard disk, SSD e alimentatore dal resto dei componenti, facilitando la gestione dei cavi e migliorando le prestazioni di raffreddamento.

Oltre a un’installazione classica, il Lian Li O11 Dynamic EVO offre la così detta “Reverse Mode”, che permette di scambiare la posizione delle due camere e quindi “invertire” la build. Si tratta di un'opzione che può risultare comoda se, ad esempio, tenete il PC sulla parte sinistra della scrivania e volete comunque ammirare la vostra configurazione, anziché vederne la paratia posteriore.

Unico difetto del Lian Li O11 Dynamic EVO, non potrete sfruttare lo schermo dell’alimentatore di cui vi abbiamo parlato. Se credete sia una funzionalità di cui non potete fare a meno, potreste optare per il sempreverde Phanteks Evolv X, un altro case di ottima fattura che sicuramente tutti gli appassionati conoscono; questa soluzione permette di montare l’alimentatore nella classica posizione sotto la scheda video e integra una copertura che permette di nascondere i cavi, ma è dotato di un foro che permette di visualizzare lo schermo dell’Aorus P1200W senza problemi.

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