Fateli rumorosi, e rendeteli l'incubo degli arredatori
Finora abbiamo detto che i sistemi più grandi richiedono stanze costose, grandi quantità di energia e controllo ambientale. Tutto perché l'hardware e i sistemi di raffreddamento richiedono molto spazio, oltre ad un ambiente quasi asettico. Di norma, lo spazio non è una variabile in gioco. Tuttavia, mano a mano che le prestazioni migliorano, i sistemi diventano più grandi, le schede e i sistemi di collegamento sempre più veloci, e la lunghezza delle connessioni deve restare, come sempre, la minore possibile.
In una stanza tradizionale lo spazio può essere un problema, a causa delle distanze tra i vari contenitori (racks). Inoltre, di solito il controllo ambientale, per funzionare, richiede che i sistemi siano fissati al loro posto una volta per tutte, rendendo difficile il riposizionamento o il trasporto, il che può rappresentare un ostacolo, per esempio, dopo un disastro naturale, o in altre occasioni nelle quali il trasloco sia obbligatorio. Per di più, molte applicazioni, alcune legate alla raccolta di informazioni (intelligence) o ancora alla geologia, funzionano se il sistema è posizionato molto vicino all'area di studio.
Il Sandia Red Storm
E poi si aggiunge il fatto che le dimensioni di un sistema influenzano il consumo energetico e la produzione di calore, essendo questi fattori inversamente proporzionali alle dimensioni. La densità di energia in un sistema piccolo non rappresenta un problema, se resta entro limiti ragionevoli; ma se il calore si concentra in poco spazio (densità), allora l'intensità del problema cresce di pari passo. Più presto che tardi i sistemi di raffreddamento non bastano più, e devono essere completamente rinnovati; possiamo affermare che i responsabili della dissipazione, hanno costantemente tra le mani una patata bollente, che non si raffredda mai.
La diffusione e la portabilità dei supercomputer avrebbe un altro effetto, non visibile ad una prima occhiata. I computers divennero molto popolari dopo l'invenzione dei PC, che resero la tecnologia di calcolo disponibile per le masse. In molti, moltissimi, ebbero l'occasione di sviluppare nuove idee per migliorare la tecnologia disponibile, e la selezione del mercato fece il resto. Potrebbe accadere la stessa cosa con i supercomputers, se riuscissimo a renderli adatti agli ambienti lavorativi.
Il fattore determinante, in questo senso, è certamente rappresentato dalle misure. Ma non dovrebbe. Sviluppatori, sognatori e impresari, entrepreneurs!, datevi da fare! I veri ostacoli non sono tecnici, sono i preconcetti che devono essere abbattuti. Sono massime come “se non è rotto, non toccarlo” che rendono difficile l'introduzione di soluzioni innovative e praticabili.