Il coronavirus preoccupa TSMC e UMC, aumentate le misure precauzionali

Per via del coronavirus i produttori taiwanesi TSMC e UMC aumentano le misure precauzionali. Quarantena obbligatoria per dipendenti e visitatori.

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a cura di Francesco Palermo

Il produttore taiwanese TSMC ha alzato il livello delle misure precauzionali contro il coronavirus, nonostante finora secondo la società, il Covid-19 non ha influito nelle regolari attività. Come riportato dai colleghi di digitimes, al momento per poter entrare nei siti produttivi di TSMC i dipendenti dovranno seguire il nuovo severo protocollo per la sicurezza.

La quarantena obbligatoria è stata invece imposta come misura precauzionale. Tutti i dipendenti, specie chi viaggia da e per l'Europa, prima di ottenere l’autorizzazione per accedere ai siti produttivi con le nuove misure interne di sicurezza dovranno effettuare la regolare quarantena di 14 giorni, nelle norme e regole per contenere il coronavirus.

Tali misure preventive non sono definitive: TSMC ha dichiarato che se necessario sarà pronta ad attuare ulteriori precauzioni, anche più severe. Nel frattempo impiegati e visitatori per poter accedere ai siti produttivi dovranno dapprima prenotare l’entrata e, successivamente, compilare il modulo di dichiarazione sanitaria fornito dall'azienda stessa.

Le cose non sono diverse per il produttore e collega taiwanese UMC (United Microelectronics Corporation), che per combattere la pandemia da coronavirus ha a sua volta dichiarato di aver attuato diverse misure, seguendo quelle che sono le attuali linee guida del governo. Il produttore taiwanese però, proprio come TSMC, dichiara che finora il Covid-19 non ha influito nelle regolari attività.

Nonostante la pandemia da coronavirus non abbia influenzato le attività produttive per i due fornitori, spaventa la previsione sugli effetti negativi che potrebbe portare al mercato attuale. Numerosi clienti dei produttori in questione potrebber, secondo gli analisti effettuare tagli agli ordini e, di conseguenza, influire negativamente sull’andamento delle vendite del secondo trimestre del 2020.

Per il primo trimestre di questo 2020 TSMC non ha apportato nessuna modifica alle proprie linee guida e proprio nel mese scorso la società ha registrato per la prima volta un calo importante degli introiti, che sono scesi sotto i 3,34 miliardi di dollari US per la prima volta dall’agosto del 2019. Nonostante ciò, TSMC può contare su un aumento del 53,4% dei ricavi, rispetto all’anno precedente. Le cose non sono molto diverse per UMC, il produttore non ha apportato nessuna modifica alle proprie linee guida in questo primo trimestre, ma ha registrato un calo progressivo del fatturato pari al 3,4%, nonostante il mese scorso sia stato comunque registrato un aumento del 30,1% rispetto all’anno precedente, traducibile in 13,61 miliardi di dollari taiwanesi.

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