Il 2020 è stato l'anno peggiore di sempre per il PC?

Miner, scalper, scarsità di chip: il 2020 è stato un anno da dimenticare per i gamer.

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a cura di Jacopo Ferrante, Marco Pedrani

Per il settore informatico, il 2020 è stato un anno particolare: le aziende hanno registrato fatturati record grazie al boom delle vendite di notebook e periferiche per il lavoro a distanza, mentre ai gamer... è stato concesso sognare.

La prima a regalare un sogno è stata Nvidia. Il primo settembre, il CEO dalla compagnia svelava ufficialmente le GPU di fascia alta della famiglia Ampere: GeForce RTX 3070Nvidia  GeForce RTX 3080GeForce RTX 3090. Ricordo ancora lo stupore generale di consumatori e addetti ai lavori: non solo il prezzo delle schede era estremamente competitivo, anche rispetto alla serie 2000, ma le nuove GPU offrivano il più grande salto prestazionale della storia dell'azienda (in media, il 60% in più rispetto alla generazione precedente).

A settembre, sembrava che il Team Green avesse fatto il botto e la maggior parte dei consumatori era entusiasta dei nuovi prodotti. Tuttavia, Nvidia non aveva fatto i conti con AMD: la società ha dimostrato di poter fare la voce grossa non solo nel settore delle CPU, dove con il Ryzen 9 5900X ha finalmente rubato la corona a Intel nei videogiochi e nel single-thread, ma anche in quello delle schede video.

Alla fine dello scorso ottobre, Lisa Su e i dirigenti del Team Red svelavano le nuove GPU basate su architettura RDNA2: Radeon RX 6800, Radeon RX 6800XTRadeon RX 6900XT. Che dire, la sorpresa fu persino maggiore di quella suscitata dell'evento di Nvidia. Erano anni che AMD non era davvero competitiva nella fascia alta del mercato, di fatto dai tempi della Radeon HD 7990.

Di punto in bianco, il colosso di Sunnyvale offriva GPU con prestazioni simili a quelle della concorrenza e con prezzi altrettanto competitivi. La Radeon RX 6800, in particolare, è il prodotto che apprezzo di più: sebbene sia progettata per contrastare la GeForce RTX 3070, ha il doppio della VRAM (ben 16 GB), offre prestazioni superiori in rasterizzazione e finalmente supporta il ray tracing, anche se con qualche incertezza; un vero gioiellino, come il primo Ryzen 7 1700.

Tutto bellissimo, vero? Processori e schede video di ultima generazione erano appena stati lanciati e la concorrenza era quasi spietata, la condizione ideale per gli appassionati, che avrebbero potuto aggiornare la propria configurazione senza spendere cifre da capogiro. Purtroppo però, abbiamo dovuto fare i conti con tre tristi realtà, che hanno infranto i nostri sogni: miner, scalper e soprattutto scarsità di scorte, dettata da una richiesta esageratamente alta. Non è che le fonderie non abbiano prodotto chip, anzi, ne è testimone la vendita di quasi 1 milione di Ryzen 5000 nell'ultimo trimestre dello scorso anno. Semplicemente, l'offerta non è stata (e non è tuttora) in grado di soddisfare la domanda.

Alla carenza di chip dobbiamo poi aggiungere il mining, che per molti non è una novità: il fenomeno ha avuto un impatto notevole già nel biennio 2017/2018 e, purtroppo, dobbiamo farci i conti nuovamente. In questo scenario tutt'altro che gradevole, c'è chi mette in mostra il proprio rig di RTX 3080 e chi si ingegna con trovate originali, con il solo scopo di infastidire i gamer. E non finisce qui. Quando ci troviamo in una situazione come questa, dove appunto le scorte di un prodotto (nel nostro caso GPU e CPU) sono limitate e la domanda è alta, il prezzo può schizzare alle stelle, è una regola del libero mercato; consci di ciò, gli scalper hanno usato bot per far scorta di chip e rivenderli a prezzi folli, anche quintuplicati rispetto ai listini ufficiali.

Che fare, quindi? Ha davvero senso spendere due, tre volte tanto per poter aggiornare il PC? Ovviamente no. La scelta migliore rimane armarsi di pazienza e aspettare, anche se le previsioni non sono delle migliori: se a fine 2020 si pensava che le disponibilità dovessero migliorare a partire da marzo, oggi sembra che la situazione attuale si protrarrà fino a giugno.

Se il vostro PC è particolarmente vecchio e non riuscite a giocare ai titoli moderni, oppure siete in possesso solamente di un notebook, potreste dare uno sguardo ai vari servizi di cloud gaming. Se nel tempo avete acquistato un buon numero di titoli, GeForce Now potrebbe essere un'ottima scelta: vi permette di giocare in streaming tramite browser o app dedicata a oltre 800 giochi, senza dover necessariamente avere un PC di fascia alta. Se invece la vostra libreria non è così ricca, potreste valutare Xbox Game Pass Ultimate, che mette a disposizione un'enorme quantità di giochi accessibili ovunque tramite xCloud. 

Per sfruttare questi servizi serve però un'ottima connessione a internet: se siete così sfortunati da non avere nemmeno quella, l'unica alternativa è acquistare una delle console di nuova generazione. PlayStation 5 e Xbox Series X offrono ottime prestazioni, entrambe possono riprodurre titoli in 4K a 60 fps con grafica Next-Gen e, in determinati giochi, raggiungere perfino i 120 fps. Certo, sempre che riusciate a trovarne una, visto che il mondo console sta vivendo la stessa situazione di quello PC.

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