Il controller di memoria: il punto della discordia
Dando uno sguardo alle caratteristiche chiave della prossima micro architettura Core, alcune persone potranno notare la presenza del front side bus e del controller di memoria all'interno del Northbridge, un percorso dei dati dal processore più lungo, con latenze più elevate, etc. Il controller di memoria AMD, parte del processore Athlon 64, scala meravigliosamente con le frequenze di clock e fornisce abbastanza banda per le memorie DDR400 che possono così competere con le piattaforma convenzionali DDR2-667.
Tuttavia l'approccio di Intel ha ugualmente senso: perchè integrare il controller di memoria se si possono raggiungere prestazioni generali persino migliori con altre tecniche? Il tema principale di Intel è che il controller di memoria northbridge è più flessibile: Piattaforma e architettura del processore possono essere aggiornati indipendentemente l'uno dall'altro. Allo stesso tempo, il controller grafico integrato - venduti nella maggior parte dei sistemi attuali - continuerà a beneficiare della memoria "locale" nel Northbridge.
Come sistema scala fino a due o più socket, la coerenza di memoria tra diversi controller di memoria richiederà un maggior sforzo nella progettazione, mentre un'amministrazione completa della memoria è fatta da una singola unità di memoria del sistema Intel. Il risparmio energetico potrebbe essere un altro problema: con il controller integrato, è impossibile far passare la CPU a stati energetici più bassi finchè la memoria è attiva.
A questo punto, dobbiamo menzionare la futura tecnologia d'accellerazione I/O (IOAT), progettata per far passare direttamente i dati I/O all'interno della memoria, escludendo il processore. Questo non può essere fatto senza creare un traffico di sistema FSB se il controller di memoria è integrato.
Questa discussione può andare avanti per lungo tempo, ma alla fine gli utenti non si domanderanno come funziona il proprio sistema, ma quanto efficiente sia.