Conclusioni

All'Intel Developer Forum, l'azienda ha mostrato quale sarà il futuro dei suoi processori e tutto sembra essere molto promettente. L'unico problema è rispettare la tabella di marcia, godendo dei vantaggi che offre il processo produttivo a 65 nanometri.

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a cura di Tom's Hardware

Conclusioni

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Da quello che abbiamo visto, Intel deve aver lavorato sodo perarrivare a processori e piattaforme che si prefiggonol'obbiettivo di riguadagnare quanto perso rispetto alla concorrenza.C'è maggiore consapevolezza e arde una nuova fiamma all'internoIntel. La consapevolezza deriva dal processo produttivo, che fornisceall'azienda dai 9 ai 12 mesi di vantaggio su AMD e le miglioriearchitetturali sembrano poter fornirgli anche lo scettro di migliorearchitettura.

Permane ancora il Front Side Bus e ci sarà anche con i primi processori quad core nel 2007 (questi uniranno due processori dual core all'interno di un unico package). Infine, Intel seguirà questa posizione in linea con quanto affermato finora: chi si preoccupa se la piattaforma è capace di non battere nessun altro? le prestazioni rimangono molto importanti, l'efficienza è un metro che interessa a un numero sempre più maggiore di persone ed è un valore destinato a scendere.

L'IDF è stato molto bello, ma rimane quello che è: uno show. É tempo di prove e la priorità di Intel è presentarsi sul mercato nel tempo prestabilito, il terzo trimestre 2006. Ogni ritardo fornirà ad AMD una chance per presentare i suoi processori a 65-nm (previsti per il terzo o quarto trimestre), e certamente questi nuovi processori racchiuderanno anche miglioramenti e non solo un processo produttivo più piccolo.

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