IBM ha annunciato l'acquisizione di Red Hat in un'operazione da circa 34 miliardi di dollari, ovvero un esborso di 190 dollari per azione in contanti - un premio del 62% sulla chiusura di venerdì. Si tratta della più grande acquisizione in ambito software di sempre. "L'operazione cambia le regole del gioco. Cambia tutto nel mercato del cloud", ha commentato Ginni Rometty, presidente e CEO di IBM. "IBM diventerà il provider di cloud ibrido numero uno al mondo, offrendo alle aziende l'unica soluzione cloud open che sbloccherà il pieno valore del cloud per il loro business".
"L'open source è la scelta di base per le moderne soluzioni IT, e sono incredibilmente orgoglioso del ruolo che ha giocato Red Hat nel rendere tutto questo una realtà nel settore enterprise", ha aggiunto Jim Whitehurst, presidente e CEO di Red Hat. "Unendo le forze con IBM avremo portata, risorse e capacità maggiori per accelerare l'impatto dell'open source come base per la trasformazione digitale e portare Red Hat a un pubblico ancora più ampio, il tutto preservando la nostra cultura unica e l'impegno costante verso l'innovazione open source".
Secondo IBM l'unione con Red Hat riunisce i migliori fornitori di cloud ibrido e consentirà alle aziende di spostare in sicurezza tutte le applicazioni aziendali nel cloud. "Le aziende stanno già usando più soluzioni cloud, ma le nostre ricerche mostrano che l'80% dei carichi di lavoro aziendali deve ancora passare al cloud, frenati dalla natura proprietaria del mercato cloud odierno. Ciò impedisce la portabilità di dati e applicazioni su più cloud, la sicurezza dei dati in un ambiente multi-cloud e la gestione coerente del cloud".
IBM garantisce che l'acquisizione non cambierà nulla nella governance di Red Hat, il suo contributo all'open source, la partecipazione alla comunità e il modello di sviluppo. "IBM e Red Hat rimarranno concentrate nell'assicurare la continua libertà dell'open source, attraverso iniziative come la Patent Promise, GPL Cooperation Commitment, Open Invention Network e LOT Network". Continueranno inoltre a essere coltivate le partnership in essere con Amazon Web Services, Microsoft Azure, Google Cloud, Alibaba e altri.
Alla chiusura dell'acquisizione, Red Hat si unirà al team IBM Hybrid Cloud come unità distinta, preservando l'indipendenza. Red Hat continuerà a essere guidata da Jim Whitehurst e dall'attuale team manageriale. Jim Whitehurst si unirà al management senior di IBM e riporterà direttamente a Ginni Rometty. IBM intende mantenere la sede, le strutture, i marchi e le pratiche di Red Hat.
L'acquisizione è stata approvata dai consigli di amministrazione di IBM e Red Hat, ma è soggetta all'approvazione degli azionisti di Red Hat e a quelle degli enti regolatori nel mondo. Se tutto andrà per il meglio l'operazione dovrebbe chiudersi durante la seconda metà del 2019.