I Raspberry Pi continueranno a scarseggiare almeno per un altro anno

Le disponiblità dei Raspberry Pi sono scarse, ma secondo il CEO di Raspberry il ritorno alla normalità arriverà entro il prossimo anno.

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a cura di Rodrigo Boschi

In una recente intervista rilasciata a Micro Center, il CEO di Raspberry Pi Eben Upton ha parlato a lungo dei vari prodotti della linea Raspberry, partendo dal lancio del primo SBC nel 2012, con i primi clienti, in maggioranza ingegneri, progettisti ed appassionati di informatica, che facevano la fila per avere il loro Pi, fino ad arrivare ai problemi e alle difficoltà logistiche legati alla pandemia Covid-19.

A circa dieci anni dal suo lancio il Raspberry Pi è ancora una delle prime scelte per gli appassionati e pur non offrendo la potenza di soluzioni come la Khadas VIM4, il Raspberry ha dalla sua un vivace ecosistema di accessori di ogni genere e soprattutto una comunità attiva di utenti, che lo utilizza per progetti di ogni genere come ad esempio una tastiera per PC molto particolare, o la conversione di normali serrature in versioni smart.

Upton individua il problema della disponibilità in base alla tipologia di ordini: "probabilmente il 60-70% dei Raspberry Pi è destinato all'industria, non a quelli che chiameremmo gli usi consumer e didattici". Questo implica che meno della metà dei vari modelli di Raspberry, facenti parte di una produzione già ridotta, finisca nel mercato consumer dove chi vuole acquistare deve sperare in un momento fortunato, o sarà costretto a lunghe liste d'attesa.

Durante l'intervista Upton viene interrogato sul futuro e afferma "penso che tra un anno, se tutto va bene, Raspberry Pi si sarà ripreso dagli effetti persistenti della pandemia Covid-19. Ovviamente stiamo vivendo un periodo di interruzione della catena di approvvigionamento che ha avuto inizio tra la fine del 2020 e l'inizio del 2021 e che ha influito sulla nostra capacità di fornire Raspberry Pi".

Upton non ha parlato solo di disponibilità e ordini, ma anche di piani per modelli futuri che andranno ad ampliare la gamma Raspberry Pi Pico, come ad esempio il progetto Raspberry Pi Silicon che porterà alla realizzazione di un successore dei Pi Pico, con a bordo ASIC progettati internamente. Upton spera anche di realizzare altre schede con i loro nuovi chip: una novità interessante potrebbe essere proprio un Raspberry Pi Model B basato su un chip Pi Silicon invece dei broadcom utilizzati fino ad ora, ma questo non sembra essere al momento tra i piani dell'azienda.

Per ora possiamo solo aspettare e riporre fiducia nelle parole del CEO di Raspberry Pi, augurandoci che nel 2023 sarà finalmente possibile acquistare velocemente e a prezzi contenuti tutti i Pi di cui abbiamo bisogno per i nostri progetti. Qui potete trovare l'intervista per intero:

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