CyberBrick è un innovativo sistema modulare per giocattoli lanciato da Bambu Lab, azienda già nota nel mondo della stampa 3D. Il progetto unisce componenti elettronici programmabili e riutilizzabili con modelli stampabili in 3D, creando un ecosistema aperto che promette di rivoluzionare il concetto stesso di giocattolo personalizzabile. Disponibile inizialmente solo su Kickstarter, la campagna ha già superato l'obiettivo di finanziamento con le prime consegne previste per maggio 2025, segnando l'ingresso dell'azienda in un mercato che fonde creatività, tecnologia e comunità.
Un ecosistema di componenti per costruttori digitali
Sotto il marchio MakerWorld, CyberBrick debutta con tre progetti ufficiali: un muletto, un camion e un "soccer bot", tutti controllabili tramite un telecomando wireless universale. I kit base, a partire da 29,99 dollari, includono moduli elettronici che non richiedono saldature e componenti wireless, accompagnati da istruzioni dettagliate per stampare ulteriori parti e assemblare i modelli ufficiali.
La campagna Kickstarter offre anche l'opzione di acquistare kit completi di parti pre-stampate, un'opportunità che Bambu Lab ha già annunciato non sarà disponibile una volta che la vendita passerà al negozio regolare Maker's Supply. Questa strategia sembra voler incentivare i primi sostenitori, ma anche sottolineare come il vero spirito del progetto risieda nella stampa personalizzata.
Dalla comunità alla scrivania: il futuro dei giocattoli personalizzati
Il vero potenziale di CyberBrick va ben oltre i tre modelli ufficiali. L'azienda ha già mostrato alcune creazioni comunitarie che utilizzano i suoi componenti elettronici: un rover lunare, un tavolo semovente e persino una replica del Tesla Cybertruck. La versatilità della piattaforma si estende anche oltre il concetto tradizionale di giocattolo, con componenti venduti per kit che consentono, ad esempio, di catturare time-lapse durante la stampa 3D.
La programmabilità rappresenta un altro punto di forza del sistema, permettendo agli utenti di personalizzare il comportamento dei loro modelli. Questa caratteristica apre le porte a infinite possibilità creative, trasformando CyberBrick in una piattaforma educativa oltre che ludica.
Un nuovo capitolo nella strategia di Bambu Lab
Non è la prima volta che Bambu Lab si avventura nel territorio della tecnologia stampabile in 3D. L'azienda utilizza già il marchio MakerWorld per vendere componenti necessari alla stampa 3D di vari giocattoli e gadget semplici, dai mouse alle luci intelligenti. CyberBrick rappresenta però il primo tentativo di unificare questa offerta in un ecosistema coerente e interconnesso.
Un aspetto particolarmente apprezzabile dell'iniziativa è che i design di CyberBrick non sono limitati alle stampanti 3D di Bambu Lab, una decisione che appare in controtendenza rispetto a quella recente dell'azienda di implementare uno strumento di autenticazione che limita l'accesso remoto alle proprie stampanti attraverso strumenti di terze parti.
Questa apertura verso altre piattaforme di stampa potrebbe rappresentare un tentativo di riconquistare la fiducia degli utenti più esperti, offrendo al contempo un prodotto accessibile anche ai neofiti. La scommessa di Bambu Lab è chiara: creare un standard aperto nel mondo dei giocattoli elettronici stampabili, dove la comunità diventa parte integrante del processo creativo e produttivo.