Le attesissime schede grafiche NVIDIA GeForce RTX 5090 e 5080 Founders Edition sono state protagoniste di uno scandalo in Europa, dove oltre a terminare in pochi minuti sullo store ufficiale di NVIDIA, un importante rivenditore ha violato l'embargo vendendole prima del rilascio ufficiale.
La situazione, già di per se problematica, è ulteriormente peggiorata a causa del fatto che un bot sfruttato dagli scalper ha acquistato la maggior parte delle schede disponibili dal suddetto rivenditore, lasciando i consumatori a mani vuote.
Secondo quanto riportato da PC Games Hardware, alcuni utenti hanno segnalato che altri acquirenti si vantavano di aver comprato le RTX 5000 FE prima del lancio ufficiale, previsto per le 15:00 ora locale. Al momento dell'apertura ufficiale delle vendite, difatti, tutte le schede risultavano già esaurite.
Il rivenditore coinvolto è Proshop, uno dei maggiori distributori europei con punti vendita in diversi Paesi, incaricato di gestire in esclusiva la vendita delle Founders Edition nel vecchio continente.
Tuttavia, la realtà è che le schede non sono mai state disponibili per gli acquirenti normali: erano già state acquistate in anticipo da un bot chiamato "Nvidia KSB Test v1.1", distribuito su canali Discord di lingua tedesca insieme a istruzioni su come configurarlo, il quale ha acquistato le schede anzitempo, impedendone l'acquisto ai clienti normali.
Il bot è riuscito ad accedere alle pagine web non ancora pubbliche e a effettuare gli acquisti prima del lancio ufficiale. Normalmente, quando questa situazione si presenta su altre piattaforme online, è il rivenditore che annulla gli ordini avvenuti anzitempo, ma il fatto che le schede sono state regolarmente spedite, conferma che il rivenditore non ha rispettato l’embargo e non ha bloccato le vendite anticipate.
Alcuni utenti hanno dichiarato su Reddit di aver utilizzato indirizzi multipli per aggirare la restrizione che limitava l’acquisto a una scheda per indirizzo, oltre a pubblicare le schermate che indicavano l'avventuro acquisto.
PC Games Hardware ha raccolto una lista di nomi di coloro che hanno utilizzato i bot scalper e ha annunciato che potrebbe condividerla con NVIDIA e il rivenditore se necessario.
Proshop, dal canto suo, non ha voluto rilasciare dichiarazioni ufficiali, limitandosi a rispondere alle accuse, quando gli sono state mosse individualmente dai clienti insoddisfatti, invitando a contattare i media per farli parlare direttamente con NVIDIA in merito alla questione, evitando di ammettere la violazione dell’embargo.
Al momento, NVIDIA non ha preso misure per contrastare i bot degli scalper. Non ci sono notizie di provvedimenti contro i rivenditori che hanno consentito le vendite anticipate o contro quelli che non hanno adottato misure di protezione adeguate. La situazione, infine, è ulteriormente peggiorata nel momento in cui, alcuni rivenditori, hanno cominciato a vendere le schede a prezzi gonfiati, comportandosi essi stessi come scalper.
Secondo quanto riportato, alcuni rivenditori hanno inizialmente pubblicato prezzi falsi per poi aumentarli una volta che le vendite sono state avviate. Questa manovra ha alimentato la frustrazione tra gli utenti, molti dei quali sono rimasti senza schede nonostante avessero atteso il lancio previsto per il 30 gennaio.
Con il lancio della RTX 5070 Ti previsto tra soli 20 giorni, i clienti temono che la storia possa ripetersi. Diversi utenti hanno sollecitato NVIDIA a intervenire per evitare che il prossimo lancio sia nuovamente compromesso da tutte queste problematiche.