Mozilla abiliterà di default l’hyperlink auditing in Firefox. Al momento non ci sono tempistiche su quando ciò accadrà, ma la fondazione ha preso una decisione. Come riportato qualche settimana fa, l’hyperlink auditing è una funzione che permette ai siti web di tracciare i click sui link aggiungendo l’attributo “ping=” ai collegamenti HTML.
Quando gli utenti cliccano su tali collegamenti, oltre a essere traghettati verso la pagina linkata, il browser li collegherà anche alla pagina indicata nell’attributo “ping”, che può essere usata per registrare il click. L’utente è ovviamente all’oscuro di tutto e come scritto in precedenza, i browser Chrome, Opera, Edge e Safari hanno abilitato questa funzionalità di default, senza consentire all’utente di disattivarla.
Insomma, questi browser favoriscono un possibile metodo di tracciamento, e per chi è più sensibile al tema della privacy, potrebbe essere un problema. Finora Firefox e Brave avevano scelto di non abilitare questa soluzione di default, anche perché può essere usata da malintenzionati per fare degli attacchi DDos contro i siti, ma a quanto pare Mozilla era solo "in ritardo".
La fondazione, come Apple, ritiene che hyperlink auditing possa essere interpretato come un metodo per migliorare le prestazioni anziché tracciare cosa fanno gli utenti. Secondo Apple, la funzione non blocca o ritarda la navigazione verso il sito richiesto.
“Spegnere l’attributo Ping o l’API Beacon non risolve le implicazioni per la privacy relative all’analisi del click. Crea invece un incentivo per i siti web ad adottare tecniche di tracciamento che impattano sull’esperienza utente. In effetti la scelta tra supportare Ping o no, non è relativa alla privacy, piuttosto è una scelta tra una buona esperienza utente e una cattiva”.
Mozilla ha spiegato BleepingComputer che concorda con la visione di Apple e ha affermato che attualmente l’hyperlink auditing non è attivato di default in Firefox solo perché l’implementazione non è pronta. La fondazione ha spiegato inoltre che non darà la possibilità agli utenti di disattivare la funzione perché non darebbe “alcune miglioramento degno di nota” sul fronte della privacy.
Brave Software, che sviluppa l’omonimo browser, ha confermato l’intenzione di non abilitare l’hyperlink auditing sul proprio browser. “Disattivare l’hyperlink auditing è una funzione cruciale per la privacy, e Brave l’ha sempre disattivato di default”, ha spiegato Catherine Corre, capo della comunicazione di Brave Software. “Gli utenti di Brave possono aspettarsi questo tipo di protezione dal nostro browser”.