L'innovazione tecnologica cinese sta compiendo un nuovo passo avanti nel settore dei processori, come rivela un recente rapporto statale che ha portato alla luce l'esistenza del HiSilicon Kirin X90. Questo SoC (System on Chip) finora sconosciuto, sviluppato dalla filiale di Huawei specializzata nella produzione di semiconduttori, sembra destinato a diventare il successore del Kunpeng 920 lanciato nel 2019.
Nonostante la carenza di dettagli tecnici specifici nel rapporto, l'apparizione di questo nuovo chip si inserisce in un contesto di rinnovato slancio dell'azienda cinese, che secondo le indiscrezioni lancerà ad aprile una nuova linea di laptop basati sul sistema operativo proprietario HarmonyOS.
I processori Kirin rivestono un'importanza sempre maggiore nella strategia cinese di autonomia tecnologica, soprattutto dopo l'imposizione delle sanzioni commerciali americane. Le versioni più recenti - Kirin 9000S, 9000S1 e 9010 - rappresentano i primi chip prodotti internamente utilizzando la tecnologia a 7nm di SMIC e incorporando i core Taishan personalizzati basati su architettura ARM.
L'ultimo modello, il Kirin 9020 che alimenta la serie Mate 70 di Huawei, si basa sulla versione Taishan V120, capace di competere con i core Zen 3 di AMD nelle prestazioni single-core su Geekbench. Questo progresso dimostra la rapida evoluzione delle capacità di progettazione di Huawei nel settore mobile.
Mentre la divisione mobile ha mantenuto un ritmo costante di innovazione, i settori server e PC sono rimasti relativamente silenziosi, come testimonia l'assenza di nuovi design Kunpeng dal 2019. Il Kirin X90, nonostante il nome che richiama la serie mobile, potrebbe rappresentare una svolta significativa in questo ambito.
È probabile che il nuovo chip venga fabbricato utilizzando il processo a 7nm di SMIC e incorpori i core Taishan V120 basati su architetture Armv8 o Armv9, non soggette al bando commerciale statunitense. A differenza dei chip Loongson basati su MIPS o LoongArch, i core Kunpeng utilizzano un'architettura Arm personalizzata, che dovrebbe offrire una compatibilità relativamente più ampia.
Il supporto inadeguato di sistemi operativi e software è stato costantemente il tallone d'Achille di questi processori. Sul fronte mobile, la piattaforma HarmonyOS sviluppata internamente funziona relativamente bene con i SoC Kirin. Con i prossimi laptop previsti basati su HarmonyOS, molti degli ostacoli legati al software dovrebbero essere superati per il Kirin X90.
Tuttavia, i notebook presentano un ecosistema software diverso rispetto agli smartphone, comprese applicazioni specializzate che gli sviluppatori devono adattare.
Un modello simile ad Apple Silicon?
Come nelle iterazioni precedenti, è probabile che Huawei trasferisca lo stesso design anche alle controparti desktop e server. Sul fronte consumer, se le nostre speculazioni sono corrette, l'integrazione di hardware e software personalizzati di Huawei è paragonabile ai MacBook con Apple Silicon. Le prestazioni e l'affidabilità rimangono tuttavia incerte. La scommessa di Huawei di creare un ecosistema completo che abbraccia hardware e software proprietari rappresenta una sfida ambiziosa ma necessaria per affermarsi nel mercato globale dei PC, nonostante le restrizioni commerciali.
L'approccio integrato di Huawei potrebbe permettere all'azienda di ottimizzare le prestazioni dei suoi dispositivi, ma il successo commerciale dipenderà in larga misura dalla capacità di attrarre sviluppatori e costruire un ecosistema software robusto attorno alla sua piattaforma. Se le voci sul lancio di aprile sono fondate, presto avremo maggiori dettagli su questa nuova e interessante direzione strategica dell'azienda cinese.
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