Touchpad: rimandato alla prossima prova
Con l'Elite x2 ho apprezzato le opzioni per il sistema di puntamento: oltre al touchscreen classico ci sono la penna ottica e il Glass ForcePad, un nuovo touchpad con la superficie non cliccabile, che registra la pressione e di conseguenza elabora la risposta. Il concetto è un po' simile a quello dei MacBook: misura quanta forza viene applicata e a seconda della pressione consente diverse funzioni.
Tenendo premuto a lungo si può accelerare la velocità con cui si ingrandiscono le immagini o si scorrono i testi multipagina. Abituata ai touchpad tradizionali non sono riuscita a usarlo in modo del tutto naturale, forse perché quello che ho ricevuto era un sample quindi non funzionava perfettamente, o forse perché mi spiazzava un po' la mancanza di feedback tattile.
Buona invece la penna che è inserita dietro al display. È in plastica leggera e sottile come quelle degli smartphone, quindi con i tablet ho visto decisamente di meglio, però si ripone dietro allo schermo e sostituisce il mouse nelle selezioni. Unica nota al riguardo è che è situata nell'angolo in basso a sinistra, e si estrae verso il basso, quindi per prenderla bisogna abbassare del tutto il coperchio o alzare la base dalla scrivania o dalle gambe.
Comodità d'uso: sufficiente
Non ho apprezzato l'inclinazione limitata del coperchio in modalità notebook: 120 gradi, che è sufficiente per non far ribaltare la base per il peso dello schermo (ottimo) e per lavorare comodamente alla scrivania. Ma quando il notebook è appoggiato sulle gambe sarebbe necessaria un'apertura maggiore, che non si riesce ad avere.
L'aggancio fra il tablet e la base dock è meccanico, e non si può "incastrare" per sbaglio lo schermo in posizione errata. Per dividere le due parti c'è uno switch meccanico, e garantisco che non si verificano separazioni indesiderate.
Altro piccolo particolare che trovo stonato è la posizione della presa jack della ricarica, sulla base. Io ho usato l'Elite x2 solo in modalità notebook – il tablet non mi serviva per lavorare e ammetto che verosimilmente la maggior parte dei professionisti finirà per fare altrettanto. Però suppongo che chi compri un ibrido con la tastiera staccabile lo scelga perché intende usarlo anche come tablet a sé stante, altrimenti avrebbe poco senso. In questa evenienza l'idea di lasciare a casa la base dock per risparmiare sul peso non sarebbe un'opzione. Anche perché sul tablet non ci sono connessioni, a parte la presa jack per le cuffie audio.
###67254###
Insomma alla fine questo ibrido è un notebook che saltuariamente si può usare come tablet, ma sempre con la base dock a portata di mano. A me non dispiace perché uso questi prodotti solo in modalità notebook, ma qualcuno potrebbe storcere il naso, e non si potrebbe dargli torto.