Questo youtuber ha trasformato un heatspreader Intel in un water block: incredibile

La trasformazione del diffusore termico di un Intel Core i9 14900KS in un water block: esperimento decisamente incredibile per il raffreddamento

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Quanto sarebbe bello vedere l'acqua scorrrere direttamente sul silicio nel cuore del processore? Non è fantascienza, ma l'ultima frontiera del modding PC raggiunta da un creativo youtuber cinese che ha stravolto le convenzioni del raffreddamento informatico. Cosa ha fatto? Ha trasformato lo spreader termico di una CPU in un blocco di raffreddamento a liquido integrato, eliminando così ogni barriera tra fonte di calore e liquido refrigerante. Un esperimento tanto audace quanto funzionale che potrebbe ispirare future innovazioni nel settore.

Il creatore del canale YouTube octppus ha ridefinito il concetto di raffreddamento a liquido con un progetto tanto rischioso quanto geniale (potete trovarlo qui). Anziché affidarsi ai tradizionali dissipatori a liquido che si applicano sopra la CPU, il modder ha utilizzato una macchina CNC per incidere con precisione millimetrica una rete di microcanali direttamente nell'integrated heat spreader (IHS) di un Intel Core i9-14900KS, uno dei processori più potenti e costosi sul mercato.

Questo approccio elimina completamente l'interfaccia termica che solitamente separa il chip dal sistema di raffreddamento. I microcanali ricavati direttamente nello spreader termico consentono al liquido refrigerante di scorrere a pochissima distanza dal die del processore, laddove il calore viene effettivamente generato. Un'intuizione brillante che riduce al minimo la resistenza termica tra fonte di calore e refrigerante.

Il sistema è completato da un coperchio in acrilico trasparente che sigilla l'intero meccanismo e offre persino una visuale del liquido in movimento. Per garantire la tenuta stagna, il modder ha progettato con cura porte di ingresso e uscita per il liquido, abbinate a una guarnizione speciale che previene qualsiasi perdita.

I risultati dei test sono sorprendenti. In condizioni di idle e con carichi leggeri fino a 60W, questa soluzione artigianale supera le prestazioni dei tradizionali blocchi a liquido di fascia alta. Il vantaggio principale deriva proprio dalla minimizzazione della distanza tra liquido refrigerante e die della CPU, permettendo uno scambio termico più diretto ed efficiente.

Tuttavia, l'esperimento mostra anche i suoi limiti: quando la velocità della pompa viene ridotta, le temperature aumentano più rapidamente rispetto ai sistemi convenzionali. Questo suggerisce che, nonostante l'eccellente trasferimento termico a flussi elevati, la superficie ridotta e il design meno ottimizzato dei canali non possono competere con i blocchi progettati professionalmente in tutte le condizioni operative.

Un esperimento non per tutti

È importante sottolineare che questa modifica rappresenta un rischio enorme per chi volesse replicarla. I moderni water block per CPU sono il risultato di anni di ricerca ingegneristica, con microcanali e camere di pressione progettati per massimizzare la superficie di contatto e ottimizzare la turbolenza del flusso. Sono tipicamente realizzati in rame o rame nichelato per la loro eccellente conducibilità termica.

Al contrario, questa modifica richiede precisione estrema e attrezzature specializzate. Un errore minimo durante la lavorazione CNC potrebbe trasformare un processore da centinaia di euro in un costoso fermacarte. La tolleranza agli errori è praticamente inesistente quando si lavora direttamente sull'IHS di una CPU di fascia alta.

Ciò che rende davvero speciale questa creazione è come rappresenti l'essenza stessa dello spirito modder: sperimentazione, rischio calcolato e ricerca costante di soluzioni innovative che vadano oltre i prodotti commerciali. Non è un progetto praticabile per l'utente medio, ma piuttosto una dimostrazione concettuale delle possibilità ancora inesplorate nel raffreddamento dei processori.

I produttori potrebbero trarre ispirazione da questi approcci "direct-die" per sviluppare soluzioni mainstream che riducano ulteriormente le barriere tra fonte di calore e sistema di raffreddamento, migliorando l'efficienza termica complessiva dei sistemi informatici di prossima generazione.

Che sia follia o genialità, progetti come questo dimostrano che nel mondo del PC modding c'è ancora ampio spazio per innovazioni radicali che sfidano le convenzioni stabilite, portando a soluzioni che potrebbero un giorno influenzare l'intero settore.

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