Privacy e sicurezza
Avere per le mani dati non propri significa rispettare la normativa sulla privacy, e prendere tutte le misure del caso. Kroll Ontrack segue tutte le normative vigenti a riguardo, e per farlo ha impostato una particolare struttura di lavorazione.
Parte tutto dalla gestione dei dischi giunti in laboratorio. Chi li riceve lavorerà fisicamente sull'hard disk, ma non saprà chi è il proprietario; per lui sarà solo un numero di protocollo. Inoltre, i primi passaggi della procedura sono concentrati sul recupero dei bit, una serie di zero e uno, che non rivelano nulla sul contenuto dei file, che si tratti di immagini, documenti o altro.
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Chi poi fa la ricostruzione logica per estrarre, in finale, la struttura delle directory e dei nomi del file, lavora in esadecimale. Quindi, ancora una volta non si hanno davanti realmente i documenti o le immagini. Inoltre, la struttura finale è ricreata in automatico da un software, senza intervento umano.
Solo in fase finale, quando il cliente autorizza al recupero di determinati file, può implicitamente autorizzare l'azienda a guardare i documenti, che effettua un controllo qualità assicurando la reale leggibilità degli stessi. È possibile recuperare un file (una serie di uno e zero), ma non è detto che questo poi potrà essere effettivamente aperto tramite il software con cui è stato creato. Kroll Ontrack lo assicura facendo dei test.
Infine, i dati vengono rispediti al cliente su un supporto criptato, cosicché se qualcosa va storto durante la spedizione, il cliente è al sicuro. I dati recuperati vengono mantenuti sui server Kroll Ontrack per dieci giorni dopo l'invio dell'hard disk, così se si dovesse rompere durante il trasporto, potranno essere rispediti.