Azioni preventive e reazioni adeguate alla perdita di dati
La prima regola è restare calmi - agire d'impulso potrebbe rappresentare il pericolo maggiore per i vostri dati. Il fatto che non possiate accedere ai dati usando Windows non significa necessariamente che i dati sono persi per sempre. Solo la sovrascrittura, il danno fisico al supporto o la smagnetizzazione provocano danni irreversibili. Nella maggior parte dei casi, invece, abbiamo a che fare con un malfunzionamento di un circuito, di una scheda, o di un componente meccanico; possibilità che danno ampie possibilità di recupero.
Potete risparmiarvi un sacco di mal di testa impostando adeguatamente il sistema, programmando i backup, e controllandoli regolarmente. Il migliore dei backup è inutile se l'utente non nota un messaggio di errore che spiega perché non è riuscito. Tenete presente anche che il recupero non funziona sempre, quindi i backup vanno provati. Se è il caso, provateli su un altro disco, così saprete se funzionano.
Ecco alcune precauzioni da prendere riguardo all'hardware. Se usate più dischi, numerateli, così come i cavi ad essi collegati. Non fidatevi dei numeri stampati sulle scatole rimovibili; magari iniziano da 1, e il vostro controller, invece, comincia da zero. Dato che l'assemblaggio di un sistema del genere, così come quello dei LED, è un lavoro manuale, è al tempo stesso un momento di potenziali guai. Un piccolo adesivo che riporti i numeri dei drive eviterà che nel momento del bisogno rimuoviate il disco sbagliato.
Diamo per scontato che tutti i dischi saranno maneggiati con cura e installati in alloggi adatti. Se usate molti dischi, raccomandiamo i drive rimovibili, che aiutano a ridurre il passaggio di vibrazioni da e verso il case del computer. Assicuratevi che il sistema sia sufficientemente ventilato, così i dischi ad alta velocità non si surriscalderanno. Evitate anche ogni tipo di trauma: posizionate bene il sistema, così che non subisca calci accidentali o che ci avvicini troppo il cane, o magari venga danneggiato dal personale che fa le pulizie. I server dovrebbero stare in stanze separate, lontani da ogni tipo di interferenza da vita quotidiana.
Accertatevi di defframentare i dati regolarmente, così che ogni file sia scritto su parti sequenziali del disco. I vantaggi sono due: da una parte migliora le prestazioni, e dall'altra il recupero in caso di emergenze è molto più facile. Se i dati frammentati sono sparsi per tutto il drive, chi si occupa del recupero dovrà darsi un bel da fare per rimetterli insieme. Lo stesso principio si applica ai sistemi RAID.
In caso di errore verificate se il problema è causato dal controller. Idealmente potete collegare tutti i dischi ad un altro controller, nello stesso ordine. Se l'errore persiste, potrebbe non essere il controller. Siate cauti con le opzioni; se avviate un'inizializzazione RAID, invece di una ricostruzione, verranno creati dei dati di parità, il che, probabilmente, porta alla sovrascrittura di dati in buono stato, e alla loro perdita.
Fate attenzione anche a software come Partition Magic o Drive Magic. Sono strumenti potenti, abbastanza da portare i dati fuori dalla vostra portata. Se avete impostato delle partizioni, partite avvantaggiati nel recupero dati; questi ultimi di solito giacciono incolumi da qualche parte, e possono essere recuperati. Kroll Ontrack propone EasyRecovery e Norton SystemWorks (system Utilities). Ma bisogna fare attenzione con questi strumenti perché spesso arrecano più danni che benefici.
Panoramica sul software di recupero
- Hard Drive Recovery (http://www.nucleusdatarecovery.org/hard-drive-recovery.html)
- Data Recovery Software and Undelete from R-TT (http://www.r-tt.com/)
- Runtime Data Recovery Software (http://www.runtime.org/)
- ZAR FAT16, FAT32, NTFS data recovery software (http://www.z-a-recovery.com/)