Conclusioni

La miniaturizzazione del mercato informatico interessa tutti componenti, e gli hard disk non sfuggo a questa regola. Compaiono i primi modelli da 1.8", mentre quelli da 2.5" diventano sempre più capienti.

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a cura di Tom's Hardware

Conclusioni

Sia Hitachi che Toshiba propongono buone soluzioni per i PC ultra portatili. La loro capacità di archiviazione è adeguata e il livello prestazionale incontra i requisiti sia delle applicazioni per l’ufficio che dei programmi multimediali. Alcuni notebook ultra portatili – come il Dell X1 e il Samsung Q30 – sono già basati su hard disk da 1.8" e in futuro ne vedremo sempre più. Toshiba offre migliori prestazioni, ma Hitachi conta su un’efficienza maggiore e un peso ridotto.

Tuttavia abbiamo bisogno di fare luce su una cosa: l’hard disk è ancora il principale collo di bottiglia delle prestazioni in molti scenari applicativi e per tutti i tipi di PC. Sia che stiate avviando Windows, lanciando un’applicazione o visualizzando grandi foto digitali, la vostra esperienza sarà sempre ritardata dall’hard disk. Più lento sarà il vostro hard disk, più lungo sarà il ritardo. Nessun processore o quantitativo di RAM cambierà questa spiacevole situazione. Due problemi fanno sì che questo collo di bottiglia sia evidente nei drive più piccoli. Innanzitutto il diametro più piccolo dei piatti dei drive da 1.8” rende più bassa la velocità di rotazione assoluta. Inoltre, la rotazione di 4,200 RPM è già obsoleta: gli hard disk desktop girano a 7,200 RPM o più e persino i drive notebook da 2.5" si stanno muovendo in tale direzione. Inoltre, i requisiti energetici sono la priorità nello sviluppo di un prodotto da 1.8” e quindi i prodotti non avranno grosse novità in futuro.

C’è un compromesso tra le prestazioni e le caratteristiche fisiche. Se volete un PC ultra portatile con drive da 1.8”, dimenticatevi le prestazioni. Non c’è niente che possiate cambiare ora, ma i notebook ultra portatili, gli UMPC e le soluzioni small factor perderanno l'handicap derivante dagli hard disk in futuro. Windows Vista supporterà gli hard disk ibridi che saranno proposti con 2 GB o più di memoria flash complementare; questo potrebbe essere considerata come un'enorme memoria non volatile. I dati del sistema e file che sono letti frequentemente saranno immagazzinati nella memoria flash dell’hard disk ibrido per minimizzare l’attività meccanica dello stesso. Sfortunatamente dovremo aspettare del tempo, sia per Windows Vista che per la disponibilità di questi hard disk.

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