Bambu Lab ha finalmente annunciato l'imminente lancio del suo nuovo modello di punta, l'H2D, che debutterà ufficialmente il 25 marzo. La data scelta rispetta per un soffio la promessa dell'azienda di presentare il dispositivo entro il primo trimestre 2024. I clienti potranno effettuare i pre-ordini dal giorno del lancio, sebbene il prezzo rimanga ancora avvolto nel mistero, alimentando ulteriormente la curiosità degli esperti e degli utenti.
Un lancio avvolto nel riserbo
L'unico elemento visivo concesso è la prima immagine teaser ufficiale, che mostra un primo piano del sistema a doppio ugello dell'H2D, caratteristica che suggerisce capacità di stampa avanzate.
La strategia di comunicazione di Bambu Lab prevede il rilascio graduale di informazioni: cinque immagini promozionali verranno pubblicate tra il 18 e il 24 marzo, creando un crescendo di aspettativa prima della presentazione completa. Questo approccio ha generato un mix di frustrazione e curiosità nella community, che dopo tanta attesa vorrebbe solamente vedere il prodotto finito.
La community è in fermento
Il nuovo modello è oggetto di discussione da mesi nelle community dedicate alla stampa 3D. Appassionati e critici hanno cercato con determinazione qualsiasi indiscrezione sulla stampante, che secondo le voci di corridoio sarebbe in fase di sviluppo da molto tempo. L'azienda, tuttavia, ha mantenuto un rigoroso silenzio su tutti i presunti leak, procedendo con la propria tabella di marcia promozionale senza confermare né smentire le speculazioni circolate online.
Questo atteggiamento ha diviso la community tra chi apprezza il mistero e chi invece considera eccessiva la segretezza. La stampa 3D è un settore dove l'innovazione tecnologica si accompagna spesso a una comunicazione trasparente verso gli utenti, rendendo la strategia di Bambu Lab particolarmente distintiva.
Il 25 marzo segnerà un momento cruciale: con la scadenza degli embarghi internazionali, i recensori potranno finalmente condividere le loro esperienze con l'H2D, potendo presentare analisi approfondite delle nuove funzionalità e, soprattutto, dei miglioramenti rispetto al precedente modello X1C.
Il confronto con l'X1C sarà particolarmente rilevante per comprendere l'evoluzione tecnologica proposta da Bambu Lab, azienda che negli ultimi anni ha guadagnato una posizione di rilievo nel mercato delle stampanti 3D di fascia alta.
Gli appassionati di stampa 3D dovranno pazientare ancora qualche giorno prima di scoprire se l'H2D rappresenterà davvero il salto qualitativo promesso dall'azienda.