Altre variazioni

I Solid State Disk diventano sempre più economici. Questa guida vi aiuta all'aggiornamento di un PC Desktop.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Altre variazioni

Avrete notato che abbiamo lasciato il cavo di alimentazione in una posizione centrale, invece di farlo girare seguendo il sistema che Shuttle ha creato per la gestione dei cavi. Abbiamo fatto questa scelta perché Shuttle usa un alimentatore speciale, con connettori SATA diversi da quelli comuni, che sono di qualità maggiore, ma più difficili da maneggiare. Sulla carta è un'ottima idea, ma in pratica ci siamo trovati con un connettore troppo grande per passare dalla feritoia della gabbia. Se avessimo usato un drive da 2,5", con le porte SATA montate dove serve, non sarebbe stato un problema. L'uso di un SSD da 2,5", però, presenta qualche difficoltà in più. Da un punto di vista della funzionalità, tuttavia, non ci son problemi: il sistema funziona, ed è solo un po' meno bello da vedere. Ci prenderemo una camomilla per farcene una ragione.

Clicca per ingrandire

Su questo sistema abbiamo due alloggi disponibili, quindi ne approfittiamo per creare un sistema un po' più evoluto: proprio poche ore prima di scattare le fotografie per questo articolo abbiamo avuto un contatto telefonico con un rappresentante di Intel, che ci ha parlato del nuovo X25-V da 40 GB, un SSD di fascia bassa che, come prezzo, compete alla pari con la serie V di Kingston, una delle più economiche sul mercato. Chi è interessato solo ad un veloce drive di avvio, ci ha spiegato il rappresentante di Intel, dovrebbe trovare interessante l'X25-V. Spendendo solo una decina di euro in più rispetto all'Intel X25-M da 80 GB, infatti, si potrebbero collegare in RAID 0 due di queste unità, e ottenere un sistema incredibilmente reattivo, anche più di quanto abbiamo visto con un solo SSD. Quella del RAID 0 con due SSD è un'idea golosa, non c'è che dire.

Perché fermarsi a un disco?

Se non conoscete il concetto di RAID, basti sapere che stiamo parlando di una configurazione grazie alla quale diversi dischi, anche economici, funzionano all'unisono come se fossero un'unica unità (con il RAID 0). Come potete capire dal grafico, con un sistema RAID 0 si spostano due frammenti di file su due diversi dischi, riducendo i tempi, rispetto ad un unico grande file su un unico disco. Più dischi si hanno su un RAID 0, e più alta sarà la velocità di trasferimento, anche se i benefici non aumentano in modo lineare.

Clicca per ingrandire

Sinceramente eravamo ancora convinti che un sistema RAID 0 composto di unità SSD fosse ancora una possibilità troppo costosa per essere applicata alla maggior parte dei consumatori. Se volete velocità innanzitutto, tuttavia, si può creare un sistema RAID 0 da 80 GB spendendo poco di più, rispetto ad un singolo SSD della stessa capacità. Avevamo sottomano un OCZ Apex da 60 GB, e abbiamo deciso di fare una prova con il nostro Kingston. In teoria i drive che compongono il sistema RAID dovrebbero essere identici, ma non è obbligatorio. Qui vogliamo fare un tentativo e vedere se è possibile, e non c'interessa essere fedeli alle teorie in tutto e per tutto.

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.