Guai grossi per TSMC: multa da 1 miliardo, ha prodotto chip per Huawei

Piove sul bagnato per la fonderia taiwanese, che dopo i dazi ora deve affrontare anche una multa salatissima per aver violato il ban.

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a cura di Marco Pedrani

Caporedattore centrale

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TSMC è a un passo da una sanzione storica da parte delle autorità statunitensi. Il colosso taiwanese della produzione di semiconduttori rischia una multa superiore al miliardo di dollari per aver fornito, seppur inconsapevolmente, componenti avanzati a Huawei, aggirando così le restrizioni commerciali imposte dall'amministrazione americana. Secondo quanto riportato da Reuters, il Dipartimento del Commercio USA starebbe valutando questa sanzione record dopo aver scoperto che alcuni chip prodotti da TSMC sono finiti nei processori AI Ascend 910 di Huawei, attraverso un elaborato sistema di triangolazione commerciale.

La potenziale multa rappresenterebbe un caso eccezionale nel panorama delle sanzioni commerciali e si baserebbe sulle normative che consentono penalità fino al doppio del valore delle transazioni non autorizzate. Questo lascia intendere che il volume di componenti forniti indirettamente a Huawei avrebbe raggiunto cifre considerevoli. Al momento, nessuna azione formale è stata ancora intrapresa contro TSMC, ma la procedura standard prevede l'invio di una "proposed charging letter" che elenca violazioni, valori delle transazioni e calcolo delle sanzioni, concedendo 30 giorni per la risposta.

La vicenda ha radici nel 2023, quando emerse che TSMC aveva prodotto chip apparentemente destinati a Sophgo - azienda collegata al fornitore di hardware per mining di criptovalute Bitmain - ma che in realtà erano componenti per i processori AI di Huawei. Dal 2020 Huawei è inserita nella Entity List del Dipartimento del Commercio americano, status che richiede licenze speciali per l'esportazione di tecnologie contenenti componenti statunitensi.

Quando i controlli non bastano

La scoperta della vera destinazione di questi chip, rivelata da TechInsights, ha portato TSMC a sospendere immediatamente le forniture a Sophgo e ad avviare una collaborazione con il Dipartimento del Commercio USA. A gennaio, anche Sophgo è stata inserita nella Entity List americana, ma rimane ancora poco chiaro quanti chiplet TSMC abbia effettivamente prodotto per Huawei attraverso questo canale indiretto.

Il caso evidenzia una vulnerabilità strutturale nei processi di controllo delle catene di approvvigionamento. Quando TSMC riceve un design da produrre, non ha modo di determinare chi sia l'effettivo sviluppatore originale né l'utente finale del componente. Questo limbo di responsabilità crea pericolose zone grigie nello scacchiere geopolitico della tecnologia avanzata.

Nel grande gioco della tecnologia globale, la verità è spesso nascosta nei dettagli più piccoli di un chip.

Tuttavia, alcuni segnali avrebbero potuto allertare TSMC. Il chiplet per Ascend 910 conteneva decine di miliardi di transistor ed era estremamente complesso e costoso da sviluppare, eppure proveniva da un'azienda poco conosciuta e collegata a un produttore di hardware per mining di bitcoin. Secondo alcune stime, Sophgo avrebbe procurato milioni di questi chiplet per Huawei, alimentando l'ira del Dipartimento del Commercio USA che ha investito considerevoli risorse per limitare la vendita di processori AI avanzati a entità cinesi.

Lo scandalo ha indotto TSMC ad adottare un approccio molto più cauto. All'inizio di quest'anno, l'azienda ha interrotto i rapporti con PowerAIR, società con sede a Singapore, dopo che un'indagine interna aveva sollevato preoccupazioni su possibili violazioni dei controlli all'esportazione statunitensi.

Sembra ormai chiaro che Huawei usi società terze per ottenere chip che altrimenti ricadrebbero sotto le restrizioni del governo americano, per poi cercare di nasconderne l'origine per continuare a riceverli. In questo scenario, TSMC e gli altri produttori rischiano di diventare vittime inconsapevoli di una rete di inganni commerciali, in un settore dove le tecnologie e le tensioni geopolitiche sono ormai sempre più intrecciate.

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15 Commenti

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la multa la paga amd nvidia apple, che poi paghiamo noi
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Trovo curioso che uno stato estero possa imporre multe e sanzioni ad un altro stato estero. Io la chiamo prepotenza di fatto.
La cosa più riprovevole è come la stampa tratti questi argomenti, come se tutti fossero idioti, e non si fanno questo genere di domande.
Questo vale anche quando ci propongono articoli su cosa fanno gli israeliani a Gaza. Il famoso doppio Standard, che da "strisciante" è diventato palese a tutti quelli che non sono lobotomizzati dall'informazione mainstream "certificata" (da chi? ma da loro stessi ovviamente!)
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Ma io mi domando: che diritto hanno gli Stati Uniti di stabilire cosa deve vendere una ditta di un altro paese? Peggio ancora xhw diritto hanno di mettere una sanzione come fossero un tribunale internazionale? È il concetto stesso di sanzione che è assurdo. Soli in casa tua puoi mettere sanzioni. Perché nessuno di voi lo dice?
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ma non è stata smentita la notizia?
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E voglio proprio vedere, è la volta che Taiwan vada "spontaneamente" dalla Cina.
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non ci sono dazi sui semiconduttori. non so se è più cialtrone Trump o voi
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Trovo curioso che uno stato estero possa imporre multe e sanzioni ad un altro stato estero. Io la chiamo prepotenza di fatto. La cosa più riprovevole è come la stampa tratti questi argomenti, come se tutti fossero idioti, e non si fanno questo genere di domande. Questo vale anche quando ci propongono articoli su cosa fanno gli israeliani a Gaza. Il famoso doppio Standard, che da "strisciante" è diventato palese a tutti quelli che non sono lobotomizzati dall'informazione mainstream "certificata" (da chi? ma da loro stessi ovviamente!)
sono sanzioni secondarie..lo fa sia l'unione europea che gli stati uniti
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La multa la pagano gli americani che usano TSMC. Però è singolare questo neo vassallaggio in chiave moderna in cui si sottomettono paesi in cambio di uno scudo militare (che in realtà bisognerebbe vedere quanto vero sia, se nel caso di Taiwan i cinesi attaccassero l'isola).
Per TSMC 1 miliardo forse non è nulla comunque (probabilmente era già a bilancio la sanzione). Avere il quasi monopolio della stampa dei chip aiuta a fregarsene di molti diktat.
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Quante storie..... ormai gli usa sono finiti al secondo posto nel mondo tecnologico.

I cinesi stanno dimistrando di essere i migliori...e forse gia lo sono.

I ban e le restrizioni, alla fine fanno male solo ai consumatori finali
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Trovo curioso che uno stato estero possa imporre multe e sanzioni ad un altro stato estero. Io la chiamo prepotenza di fatto. La cosa più riprovevole è come la stampa tratti questi argomenti, come se tutti fossero idioti, e non si fanno questo genere di domande. Questo vale anche quando ci propongono articoli su cosa fanno gli israeliani a Gaza. Il famoso doppio Standard, che da "strisciante" è diventato palese a tutti quelli che non sono lobotomizzati dall'informazione mainstream "certificata" (da chi? ma da loro stessi ovviamente!)
Perché qella azienda fa affari (d'oro) nel mercato americano, i quali hanno il diritto di consentirglielo o meno, dettando le condizioni.
E prima di gridare allo scandalo, ricordiamoci che se Taiwan è ancora indipendente e democratica lo si deve principalmente agli USA. Anche se probabilmente non per molto ancora.
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Perché qella azienda fa affari (d'oro) nel mercato americano, i quali hanno il diritto di consentirglielo o meno, dettando le condizioni. E prima di gridare allo scandalo, ricordiamoci che se Taiwan è ancora indipendente e democratica lo si deve principalmente agli USA. Anche se probabilmente non per molto ancora.
Sbagliato, nel senso che non puoi sanzionare un'azienda, al massimo non rinnovi o interrompi il contratto e cambi fornitore, perché primo il mercato è libero e secondo un'azienda non ha neanche modo di effettuare controlli approfonditi, non è mica un corpo di intelligence
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Sbagliato, nel senso che non puoi sanzionare un'azienda, al massimo non rinnovi o interrompi il contratto e cambi fornitore, perché primo il mercato è libero e secondo un'azienda non ha neanche modo di effettuare controlli approfonditi, non è mica un corpo di intelligence
Bën deto ma in tanti hanno i para occhi e non vogliono vedere, parlano soltanto per dare aria alla bocca purtroppo, la fossa si sta diventando più profonda per gli USA....
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Ma io mi domando: che diritto hanno gli Stati Uniti di stabilire cosa deve vendere una ditta di un altro paese? Peggio ancora xhw diritto hanno di mettere una sanzione come fossero un tribunale internazionale? È il concetto stesso di sanzione che è assurdo. Soli in casa tua puoi mettere sanzioni. Perché nessuno di voi lo dice?
Si parla di restrizioni su tecnologie Americane. La TSMC non progetta, ma produce su ordine e su progetti altrui. L'America ha sancito che la TSMC non può vendere chip con tecnologia propria Americana a determinate nazioni, mentre e liberissima di vendere e produrre chip che non utilizzano tecnologia americana. È un po' come i diritti d'autore, sono miei e giustamente decido a chi venderli.
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Ma io mi domando: che diritto hanno gli Stati Uniti di stabilire cosa deve vendere una ditta di un altro paese? Peggio ancora xhw diritto hanno di mettere una sanzione come fossero un tribunale internazionale? È il concetto stesso di sanzione che è assurdo. Soli in casa tua puoi mettere sanzioni. Perché nessuno di voi lo dice?
Perché i chip sono progettati negli USA, TSMC li produce per conto degli americani, con l'accordo di non rivendere la tecnologia a paesi terzi senza permesso. Le multe fanno parte del contratto di affido.
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