Quando si prepara un disco per l'installazione di Windows o di una distribuzione Linux, spesso si legge ancora la domanda "Meglio GPT o MBR per le partizioni?". La domanda in realtà può sorgere in qualsiasi momento si vuole partizionare un hard disk: in questo articolo vedremo quali sono le differenze tra MBR e GPT, quando conviene usare l'uno o l'altro, qual è il più veloce e così via. Inoltre risponderemo anche ad alcune delle domande più comuni, come ad esempio se può essere vantaggioso convertire MBR in GPT.
Cos’è una partizione di un hard disk
Per capire le differenze tra questi due standard dobbiamo rispolverare il concetto di partizione di un hard disk, o in generale il concetto di partizione, dato che qualsiasi dispositivo di archiviazione può essere partizionato, che si tratti di un hard disk, di un SSD o di una scheda di memoria MicroSD.
Partizionare significa dividere, e in questo caso quello che si divide è lo spazio disponibile su un hard disk, in più partizioni che possono avere delle caratteristiche differenti. Dal punto di vista dell’utente, quando si creano ad esempio tre partizioni su un SSD, il sistema operativo vedrà le partizioni come dischi separati, anche se in realtà si tratta di divisioni logiche, non fisiche.
Creare una partizione è sempre necessario per poter usare un supporto d’archiviazione, quindi se non abbiamo la necessità di suddividere il nostro hard disk e vogliamo usarlo nella sua interezza, dovremo comunque creare una partizione: in questo caso si tratterà di una sola, grande tanto quanto lo spazio messo a disposizione dall'unità di archiviazione.
MBR e GPT sono due modi per fare tutto questo: sono dei sistemi che creano delle tabelle di partizione, che non sono altro che una serie di dati immagazzinati all'interno dei dischi stessi che contengono le informazioni su dove iniziano e finiscono le partizioni, cioè quali celle appartengono a una partizione e quali a un'altra, i dati necessari per il caricamento del sistema operativo, le informazioni fisiche sui dischi e così via.
Come avrete sicuramente intuito questi informazioni sono essenziali e viaggiano a braccetto con il BIOS del computer, dal momento che vengono tutte recuperate all’avvio del PC per assicurare il corretto riconoscimento di dischi e partizioni, oltre a consentire come detto il caricamento del sistema operativo.
Differenze tra MBR e GPT
Anziché parlare singolarmente di MBR e di GPT, la cosa più semplice da fare è un confronto diretto per capire cosa cambia e, di conseguenza, quale dei due è meglio.
La prima cosa da dire è che MBR, sigla che sta per Master Boot Record, è lo standard più vecchio, in circolazione da quasi 40 anni. GPT, sigla che sta per GUID Partition Table, è più giovane, ma comunque in circolazione da parecchio se consideriamo che ha debuttato fine degli anni 90. Età a parte, i due sistemi immagazzinano i dati in maniera differente e MBR ha delle limitazioni importanti rispetto a GPT.
La prima limitazione è nel numero delle partizioni che si possono creare, un problema che potrebbe affliggere chi ha bisogno di tanto spazio, usa dischi molto capienti e vuole tenere tutto organizzato creando tante partizioni differenti. MBR permette di creare un massimo di quattro partizioni primarie (ossia partizioni avviabili) mentre GPT non ha limitazioni. Questo non significa però che potrete creare partizioni infinite: anche il sistema operativo ha un suo limite che, nel caso di Windows, è di 128 partizioni.
La seconda limitazione, probabilmente quella che toccherà la maggior parte degli utenti, riguarda la dimensione dei dischi. MBR support dischi dalla massima dimensione di 2 TB, quindi se avete dischi più capienti e scegliere MBR, potrete usare solo una parte di spazio.
Un'altra differenza importante riguarda il "rapporto" con il BIOS: MBR lavora con il BIOS Legacy, mentre GPT lavora con UEFI, la versione più moderna del BIOS presente sui PC da qualche anno a questa parte. Questo significa che se avete un PC vecchio, ancora con il "vecchio" BIOS, probabile sarà compatibile solo con MBR. Quando cercherete di partizionare un disco l'opzione GPT non comparirà nemmeno, quindi se volete abbinare un disco di grandi dimensioni a un PC datato, ricordate di non superare i 2TB.
Al contrario, UEFI e GPT offrono una modalità retrocompatibile con MBR, motivo per cui su un computer moderno avrete la libertà di scegliete tra MBR e GPT, mentre su un computer vecchio avrete solo MBR.
Un’altra limitazione di MBR riguarda la sicurezza. GPT immagazzina le informazioni in più posizioni del disco, crea copie di backup e utilizza sistemi per valida l’integrità dei dati. Questo significa che se le posizioni di memoria dove sono presenti questi dati vengono corrotte e diventano illegibili per qualche motivo, GPT può recuperare le informazioni da altre parti e non compromettere il funzionamento del sistema. MBR invece immagazzina tutto in un un'unica posizione e se i dati si corrompono, il disco non è più utilizzabile a meno che non si riescano a recuperare. In ogni caso, GPT è molto più sicuro da questo punto di vista.
Quale scegliere?
La risposta è abbastanza ovvia, se il vostro sistema è abbastanza moderno da offrirvi questa possibilità, scegliete GPT. Anche se avete un disco più piccolo di 2 TB o non avete la necessità di fare tante partizioni, anche solo per il modo in cui gestisce i dati è meglio scegliere GPT.
GPT è più veloce di MBR?
Le differenze, anche in termini di "età", tra GPT e MBR potrebbero portarvi a chiedere quale sia il più veloce tra i due, dato che si pensa a questo sistemi come a due modi diversi di gestire i dischi. In realtà però la velocità è propria del file system, non del sistema di partizione. Non ci sono prove per cui MBR è più veloce di GPT o viceversa, quindi, per rispondere alla domanda no, GPT non è più veloce di MBR perché non ci sono differenze prestazionali tra i due. Scegliere GPT o MBR deve essere legato a quanto detto finora, non alle prestazioni.
Quando usare MBR
Oggi potrebbe sembrare poco sensato usare MBR, ma in realtà non è così. Ci sono alcuni scenari in cui ha ancora ragione di esistere, come in dispositivi specifici, hard disk esterni, schede SD, chiavette USB e, in generale, supporti di archiviazione che potrebbero dove essere usati con dispositivi vecchi, oppure devi specifici che per qualche motivo potrebbero avere dei problemi a lavorare con supporti GPT.
Nonostante questo di norma, per l'uso che si fa comunemente del PC, oggi conviene sempre usare GPT. Vale la pena valutare MBR, oltre che nei casi appena citati, solo nel caso in cui si incontrino dei problemi o, come già detto, quando si usa un PC particolarmente vecchio senza UEFI.
Ha senso convertire MBR in GPT?
Se GPT è meglio di MBR, ha senso convertire un disco con MBR in GPT? La risposta è sì, la conversione ha senso per tutti i motivi che vi abbiamo descritto finora, ma non è consigliabile. Se il vostro sistema funziona bene e avete un disco non più grande di 2TB (che quindi viene gestito correttamente anche da MBR), non ha senso rischiare: cambiare tabella di partizione è un'operazione delicata che potrebbe causare non pochi grattacapi se non eseguita correttamente.
Se, al contrario, avete per le mani un disco inutilizzato, avete bisogno di aumentare il numero di partizioni, o avete comunque bisogno di cose che GPT offre e MBR no, allora ha senso provare a effettuare la conversione. Assicuratevi però di avere un backup dei vostri dati su un altro dispositivo sicuro, dato che potenziali problemi durante il processo potrebbero anche causare la perdita di tutto quello che avete salvato su quella unità.