Google fa marcia indietro sul piano anti-cookie di terze parti

Google rinuncia a eliminare i cookie di terze parti su Chrome: nuova esperienza per limitarne l'uso e dare più controllo agli utenti sulla privacy online.

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a cura di Giulia Serena

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Google ha annunciato un importante cambio di rotta nella sua strategia per la gestione dei cookie di terze parti nel browser Chrome. L'azienda ha deciso di abbandonare il piano originale che prevedeva l'eliminazione completa di questi cookie, optando invece per l'introduzione di una nuova esperienza di navigazione che consentirà agli utenti di limitarne l'utilizzo.

I cookie di terze parti sono dati memorizzati nel browser da siti web diversi da quello che si sta visitando, solitamente inseriti da script di tracciamento e pubblicità. Questi cookie possono essere utilizzati per monitorare la navigazione degli utenti su altri siti che utilizzano codice dello stesso dominio di terze parti, permettendo agli inserzionisti di tracciare le abitudini di navigazione e gli interessi degli utenti.

Il contesto normativo e le mosse dei concorrenti

A causa dei rischi per la privacy associati a questi cookie, il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) dell'Unione Europea, entrato in vigore nel 2018, ha imposto agli inserzionisti di ottenere il consenso degli utenti prima di utilizzare cookie di terze parti.

Nel 2019, Mozilla Firefox ha iniziato a bloccare i cookie di terze parti per impostazione predefinita, seguito da Apple Safari nel 2020. Google si era impegnata a fare lo stesso in futuro, pianificando una graduale eliminazione dei cookie di terze parti da Chrome tra il primo trimestre del 2024 e il primo trimestre del 2025.

Google non eliminerà più i cookie di terze parti da Chrome.

La nuova strategia di Google

Tuttavia, considerando la lenta transizione delle piattaforme pubblicitarie e delle aziende verso la nuova piattaforma Privacy Sandbox di Google, l'azienda ha deciso di cambiare approccio. Invece di eliminare completamente i cookie di terze parti, Google introdurrà una nuova esperienza in Chrome che permetterà agli utenti di fare una scelta informata sulla gestione dei cookie durante la navigazione web.

Anthony Chavez, VP di Privacy Sandbox, ha dichiarato in un post sul blog:

"Stiamo proponendo un approccio aggiornato che mette in primo piano la scelta dell'utente. Introdurremo una nuova esperienza in Chrome che consentirà alle persone di fare una scelta informata applicabile a tutta la loro navigazione web, con la possibilità di modificare tale scelta in qualsiasi momento."

Reazioni e preoccupazioni

La decisione di Google ha suscitato critiche da parte di sostenitori della privacy come l'Electronic Frontier Foundation (EFF). Lena Cohen, tecnologo dell'EFF, ha commentato: "La decisione di Google dimostra il loro impegno continuo per i profitti a scapito della privacy degli utenti. Con quasi l'80% delle entrate di Google derivanti dalla pubblicità online, è chiaro perché Chrome stia mettendo gli interessi degli inserzionisti al di sopra della privacy degli utenti."

L'EFF raccomanda agli utenti di installare estensioni del browser come Privacy Badger per bloccare i cookie di terze parti e altri tracciamenti online. Gli utenti possono anche utilizzare ad blocker come uBlock Origin per bloccare tracciatori e pubblicità.

Resta da vedere come questa nuova esperienza di Chrome influenzerà l'ecosistema pubblicitario online e la privacy degli utenti nel lungo termine.

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