La diffusione degli SSD è iniziata da ormai qualche anno e, oggi, le unità a stato solido si trovano nella stragrande maggioranza dei computer. I più datati, o i più economici, fanno ancora affidamento a unità SATA, più economiche delle recenti NVMe, ma l'era dei vecchi hard disk può ormai dirsi conclusa, quantomeno nel settore consumer.
A beneficiare di questo cambiamento è soprattutto l'industria dei videogiochi, che sta attraversando quella che, per molti versi, può essere vista come una rivoluzione. Grazie alla loro incredibile velocità, gli SSD stanno ridefinendo l'esperienza di gioco, con vantaggi che sono sotto gli occhi di tutti. Ricordate, per esempio, quando i caricamenti duravano un'infinità a causa della lentezza dell'hard disk? Con gli SSD gli stessi caricamenti durano una manciata di secondi o, in alcuni casi, vengono addirittura eliminati.
È proprio la velocità di accesso ai dati assicurata dagli SSD ad aver dato vita a questa rivoluzione. In passato si trattava di uno dei colli di bottiglia più grandi, quando si parlava di prestazioni nei giochi, ma oggi, grazie alle prestazioni delle unità a stato solido, gli sviluppatori possono creare mondi più vasti, dettagliati e immersivi, senza compromettere in alcun modo l'esperienza di gioco.
Tutto è iniziato dal gaming su PC
Il PC è da sempre la prima piattaforma ad adottare nuove tecnologie e così è stato anche per gli SSD. Si sono diffusi gradualmente, anche a causa del costo molto elevato delle prime unità disponibili, e spesso venivano usati solo per il sistema operativo, o quasi.
I primi SSD infatti avevano capacità ridotte, che permettevano, una volta installato Windows, di avere 2, massimo 3 giochi installati contemporaneamente. Per questo, moltissimi videogiocatori avevano all'interno del proprio sistema un hard disk, decisamente più capiente, su cui tener installata la maggior parte dei giochi, mettendo sull'SSD solamente quelli più recenti o più pesanti, che avevano bisogno delle massime prestazioni.
Oggi le cose sono decisamente diverse: per farvi un esempio, il Samsung 990 EVO offre tutte le prestazioni che servono ai giochi e tantissima versatilità, grazie alla doppia interfaccia PCIe 4.0 x4 / PCIe 5.0 x2, e mette a disposizione 2TB di spazio a un prezzo davvero vantaggioso, a cui anni fa si acquistavano unità da 128GB, massimo 256GB. E se volete ancora più spazio, il nuovissimo Samsung 990 EVO Plus arriva fino a 4TB e raggiunge i 7.250 MB/s in lettura.
Su PC, un SSD assicura anche una maggior reattività del sistema, fondamentale nei sistemi moderni che devono essere sempre pronti all'uso. Nei giochi, oltre a tempi di caricamento ridotti, un SSD veloce riduce anche il fenomeno del pop-in, poiché il videogioco riesce a caricare le texture più velocemente.
E poi sono arrivate le console
PlayStation 5 e Xbox Series X|S sono le prime ad integrare un SSD, rendendolo un elemento cardine delle nuove architetture e portando tutti i benefici delle unità a stato solido anche nel mondo console. Il risultato? Sono state raggiunte prestazioni finora impensabili, con tempi di avvio dei giochi ridotti a pochi secondi e caricamenti quasi istantanei tra le varie aree di gioco. Vi ricordate i minuti che passavano tra un caricamento e l'altro in Bloodborne? Ora sono solo un lontano ricordo.
Un altro vantaggio delle nuove console è la possibilità di ampliare lo spazio a disposizione, aggiungendo un altro SSD. Lo fanno però in maniera diversa: mentre su Xbox è necessario acquistare una card di espansione, su PlayStation 5 è presente un classico slot M.2-2280, un bel vantaggio visto che permette di installare praticamente qualsiasi SSD disponibile sul mercato. L'unica accortezza è quella di scegliere un modello veloce e con dissipatore integrato, come questo Samsung 990 Pro, in modo da avere le stesse prestazioni dell'SSD interno e riuscire a raffreddarlo adeguatamente, evitando rallentamenti causati dalle temperature troppo elevate.
Nuove possibilità nel design dei videogiochi
La presenza degli SSD nelle console ha permesso agli sviluppatori di cambiare marcia: se prima non potevano sfruttare al massimo le possibilità offerte dalle unità a stato solido a causa della presenza di vecchi hard disk in PS4 e Xbox One, ora possono dare libero sfogo alla propria creatività, non solo con scenari di gioco più vasti e ricchi in particolari, ma anche creando nuove meccaniche di gioco e ripensando completamente al level design.
Ad esempio, la possibilità di caricare rapidamente grandi quantità di dati grazie alla velocità degli SSD moderni permette di strutturare ambienti più dinamici e interattivi. Nei videogiochi moderni troviamo spesso cambiamenti ambientali frequenti e importanti, transizioni rapide tra aree diverse e una maggior varietà di contenuti: tutti elementi che, senza un SSD, non sarebbe stato possibile inserire senza compromettere le prestazioni.
Le sfide non sono ancora finite
Nonostante gli SSD siano ormai largamente diffusi, persistono alcune sfide da superare. Per esempio, una piccola parte di utenza, che dà maggior valore allo spazio disponibile che alla velocità, continua a preferire gli hard disk perché offrono un costo per gigabyte inferiore. Si tratta di un punto di vista che può aver senso in alcuni sistemi, come ad esempio un NAS, ma che non vale più nei PC da gaming, specialmente da quando i videogiochi hanno iniziato a richiedere l'SSD come requisito minimo.
Ha ancora senso avere nel proprio PC uno o più hard disk, ma solo se sono dedicati esclusivamente all'archiviazione di dati a cui non si accede tanto spesso, come vecchi documenti, o le foto delle vacanze. In praticamente tutti gli altri scenari, non solo quelli correlati al gioco, gli SSD ormai sono superiori.
Un'altra sfida da non sottovalutare è quella relativa, ancora una volta, allo sviluppo dei videogiochi. Le software house hanno bisogno di tempo per adattare i propri processi di sviluppo e sfruttare al meglio le potenzialità degli SSD; inoltre non bisogna dimenticare la retrocompatibilità con le vecchie console. Ci sono ancora diversi giochi disponibili sia per l'attuale generazione che per quella passata e, in questi casi, lo sviluppo non è scontato: da un lato bisogna sfruttare le capacità dell'SSD, dall'altro, però, bisogna anche ricordare che chi gioca su "old gen" ha ancora un hard disk, e di conseguenza bisogna lavorare per non penalizzare troppo la sua esperienza di gioco.
Cosa ci aspetta ora?
Guardando al futuro, è chiaro che gli SSD continueranno ad avere un ruolo fondamentale nell'evoluzione dell'industria del gaming. Le tecnologie di storage stanno continuando a evolversi, con l'introduzione di soluzioni ancora più veloci come gli SSD NVMe PCIe 5.0 e le memorie non volatili di nuova generazione.
Queste innovazioni promettono di spingere ancora più in là i confini di ciò che è possibile fare nel mondo dei videogiochi, aprendo la strada a esperienze sempre più immersive e realistiche.
Qual è l'SSD giusto per me?
Se avete necessità di un nuovo SSD per il vostro PC da gaming, o se avete deciso di ampliare lo spazio di archiviazione della vostra PS5, ma non sapete quale SSD scegliere, non preoccupatevi: ora vi daremo alcuni rapidi consigli per essere certi di fare la scelta migliore.
Per un PC da gaming, se volete un SSD veloce dal prezzo contenuto, scegliete Samsung 990 EVO da 1TB. Se volete un'unità ancor più veloce e con tantissimo spazio, vale la pena investire in Samsung 990 EVO Plus da 4TB citato in precedenza. Infine, se cercate massime prestazioni e affidabilità, scegliete Samsung 990 PRO, disponibile nei tagli di memoria da 1TB, 2TB e 4TB per soddisfare tutte le esigenze di spazio, e capace di raggiungere i 7.450 MB/s in lettura.
E per PS5? L'opzione migliore è Samsung 990 Pro con dissipatore di calore, che assicura prestazioni e temperature sotto controllo. Potete anche installare un'unità a stato solido senza dissipatore, ma c'è il rischio che il calore faccia alzare troppo la temperatura, causando rallentamenti che influenzano direttamente l'esperienza di gioco. Meglio optare per un SSD con dissipatore e godersi ore e ore di gioco senza preoccupazioni.