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a cura di Marco Pedrani

Caporedattore centrale

Per i benchmark della Gigabyte RTX 3060 Ti Gaming OC Pro abbiamo usato la nostra nuova piattaforma di prova, inaugurata con le Radeon RX 6800 e RX 6800 XT. Il processore che usiamo è un AMD Ryzen 9 5900X, montato su una scheda madre Asus ROG Crosshair VIII Dark Hero e raffreddato da un EK-XLC Predator da 240mm. Per quanto riguarda le RAM abbiamo optato per delle G.Skill 3200MHz CL14, mentre l'archiviazione è stata affidata a un SSD Seagate FireCuda Gaming e a un Corsair MP400 da 4TB, dedicati rispettivamente al sistema operativo e ai giochi.

Processore AMD Ryzen 9 5900X (acquistabile qui)
Scheda madre Asus ROG X570 Crosshair VIII Dark Hero (WiFi) (acquistabile qui)
RAM G.Skill FlareX 3200MHz C14 (acquistabile qui)
Alimentatore Asus ROG Thor 1200W (acquistabile qui)
SSD Seagate FireCuda Gaming (acquistabile qui)Corsair MP400 (acquistabile qui)
Dissipatore EK-XLC Predator 240mm
Driver Nvidia GeForce 457.30AMD Adrenalin 2020 Edition 20.45.1
OS Windows 10 Pro, versione 20H2

Benchmark

Qui ci concentreremo principalmente sulle situazioni più interessanti e su alcuni grafici con l'incremento percentuale medio che potete aspettarvi acquistando una scheda video di nuova generazione, che sia una Radeon RX 6000 o una RTX 3000. Qui sotto trovate comunque tutti i nostri test raccolti in una galleria, che potete consultare nel caso vogliate valutare le performance nei singoli titoli.

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Prestazioni senza Ray Tracing

In rasterizzazione, la RTX 3060 Ti Gaming OC Pro supera la RTX 2080 SUPER del 6,6% in 4K e del 7% circa in Quad HD. La scheda di Gigabyte rimane dietro solamente in una manciata di titoli, nello specifico Flight Simulator (-9% in 4K, -5% in QHD) e Assassin's Creed Valhalla (-7% in 4K, -17% in QHD). In tutti gli altri giochi testati risulta superiore, con alcuni risultati degni di nota come il +18% in Control (4K) e in Shadow of the Tomb Raider (4K) e il +14% in Forza Horizon (4K).

La RTX 3060 Ti Gaming OC Pro migliora il risultato della Founders Edition complessivamente del 3%, andando così a ridurre il divario con le proposte di fascia superiore, come la Radeon RX 6800 e la RTX 3070. Più nel dettaglio, rispetto alla Radeon RX 6800 la Gigabyte RTX 3060 Ti Gaming OC Pro è inferiore del 19,3% in 4K e del 20,3% in Quad HD, mentre rispetto alla RTX 3070 la scheda fa segnare mediamente un -13,4% in 4K e un -10,7% in QHD.

Prestazioni con Ray Tracing

Attivando il Ray Tracing, vediamo che la Gigabyte RTX 3060 Ti Gaming OC Pro supera la RTX 2080 SUPER del 4% circa in QHD e del 2,8% in FHD. Anche in questo caso le prestazioni sono inferiori a quelle della RTX 3070 (-12,9% in QHD, -15,3% in FHD), ma la situazione cambia se prendiamo in considerazione la RX 6800. Come sappiamo, la scheda di AMD fatica a gestire il Ray Tracing e questo avvantaggia inevitabilmente la nuova RTX 3060 Ti, che riesce a garantire un framerate medio superiore del 2% in Quad HD e Full HD; si tratta di un divario relativamente piccolo, ma destinato a crescere se si attiva il DLSS, al momento tecnologia esclusiva delle schede Nvidia.

Prestazioni in Full HD

Con prestazioni poco superiori a una RTX 2080 SUPER, la nuova RTX 3060 Ti Gaming OC Pro non darà problemi a chi gioca in Full HD. Qui sotto vi lasciamo due grafici con le performance della scheda in diversi giochi, sia in rasterizzazione classica che con Ray Tracing attivo; le impostazioni qualitative sono le stesse viste nei test alle altre risoluzioni, ma qui nei benchmark in Ray Tracing abbiamo attivato anche il DLSS, scegliendo la modalità "qualità" dove disponibile.

In rasterizzazione la scheda si comporta bene, raggiungendo un framerate medio sempre al di sopra dei 60 FPS. L'unica eccezione è Microsoft Flight Simulator, titolo che sappiamo essere particolarmente pesante e in cui la RTX 3060 Ti Gaming OC Pro non va oltre i 54,4 FPS.

Con RTX e DLSS il discorso non cambia: la scheda riesce sempre a mantenere un framerate adeguato, anche con titoli impegnativi come Watch Dogs Legion, dove si ferma a 63 FPS. Forse avrete notato l'assenza di Metro Exodus, il motivo è semplice: i giochi con DLSS di prima generazione hanno ancora le limitazioni dell'epoca, per cui con una scheda di fascia alta non si poteva abilitare la tecnologia a risoluzione Full HD. La RTX 3060 Ti viene riconosciuta come tale, di conseguenza il gioco disattiva l'opzione in automatico. A questo proposito anche Tomb Raider si comporta in maniera simile, ma anziché disattivare il DLSS modifica autonomamente la risoluzione, impostandola su 1920 x 1200 pixel.

Incremento percentuale medio

Risoluzione 4K

A risoluzione 4K la Gigabyte RTX 3060 Ti Gaming OC Pro garantisce incrementi percentuali notevoli rispetto alla RTX 2070, alla Radeon RX 5700 e alla Radeon RX 5700 XT. Il guadagno è invece ridotto se consideriamo come base la RTX 2080 si attesta sul 12%; se avete questa scheda video e volete cambiarla, vi consigliamo di optare per un modello di fascia più alta come la RTX 3070 o la RTX 3080, la soluzione Nvidia più indicata per giocare in 4K.

Risoluzione Quad HD

In Quad HD ritroviamo la stessa situazione vista in 4K: acquistando la RTX 3060 Ti, chi ha una Radeon RX 5000 o una RTX 2070 godrà di notevoli benefici, mentre chi è in possesso di una RTX 2080 avrà un miglioramento di prestazioni molto più ridotto. In ogni caso, se avete una scheda video di fascia media e la volete sostituire per giocare bene in Quad HD, questa RTX 3060 Ti Gaming OC Pro è un'ottima scelta.

Risoluzione Quad HD e Full HD - RT On

Nei test con Ray Tracing dobbiamo escludere la vecchia generazione di Radeon, ma il discorso generale non cambia: se avete una RTX 2070 sostituirla con la RTX 3060 Ti Gaming OC Pro vi consentirà di aumentare le prestazioni di oltre il 30%. Al contrario, se avete una RTX 2080 il guadagno sarà ancor più ridotto rispetto a quello visto in rasterizzazione, quindi se volete sostituirla a tutti i costi optate per un modello di fascia più alta, come una RTX 3070.

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