Storia delle schede Multi-Core, continua
In un passato più recente, anche XGI ha fallito con il suo tentativo. Il giovane produttore sperava di confrontarsi con gli ormai affermati ATi e NVIDIA, mettendoli sotto pressione con il suo concetto di dual-core. Tuttavia, la Volari V5 Duo e la Volari V8 Duo erano troppo costose per le prestazioni che offrivano, e non ebbero una buona risposta dal mercato. Oltre a questo, la scheda era affetta da problemi riguardanti i driver e la qualità di immagine. Come risultato, XGI ha praticamente ritirato le sue schede dal mercato.
Quando XGI ha annunciato la sua Volari V8 Duo, le aspettative erano molto buone. Tuttavia, la scheda era affetta da seri problemi di qualità e da alcuni problemi derivanti dai driver. Inoltre, se consideriamo il prezzo, il rapporto con le prestazioni era troppo scarso.
Anche se gli esempi appena fatti sono sicuramente i più famosi, non sono i soli. Nell'estate 2003, per esempio, il produttore di schede video Sapphire presentò una scheda molto interessante. Praticamente si trattava di un engeneering sample dotato di due chip ATi Radeon 9800 Pro, alias R300, che si dividevano il carico dell'elaborazione 3D. Evan & Sutherland, un'azienda specializzata in simulatori professionali, affermò che l'utilizzo di più core ATi Radeon in parallelo era una soluzione possibile. Nella workstation simFUSION 6500, due o quattro Radeon 9800 XT (R360), sono infatti utilizzate per renderizzare le scene 3D.
Nel 2003, Sapphire ha mostrato un prototipo che utilizzava due processori grafici Radeon 9800 in contemporanea.
Multi-Core rendering con chip ATI