Giappone, il governo si prepara a dire addio a CD-Rom e floppy

Il governo giapponese ha deciso di dismettere l'uso di floppy disk e CD-ROM all'interno degli uffici pubblici, cambiando alcune leggi obsolete

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a cura di Marco Doria

Il governo giapponese ha deciso di abbandonare ufficialmente l'utilizzo di CD-Rom e floppy disk. Sembra assurdo, ma finora le agenzie pubbliche del Giappone hanno adoperato questi due ormai obsoleti supporti multimediali per l'invio di dati da un ufficio all'altro.

Sembra che il 2022 segni, dunque, il momento in cui verranno abbandonati questi metodi di archiviazione e trasmissione dei dati, magari passando a qualcosa di un po' più moderno, come e-mail e cloud storage.

Come riportato da Nikkei, il ministro degli affari digitali giapponese, Taro Kono, ha commentato così: "Oggigiorno, dove si possono comprare i floppy disk? Cambieremo [le regole] in modo opportuno.

Se tutto questo vi sembra paradossale, tenete in considerazione che, al momento, le leggi giapponesi contengono 1.900 disposizioni che richiedono l'uso di dispositivi di archiviazione obsolete, come dischetti da 3,5 pollici e CD-ROM. La transizione digitale aiuterà le agenzie governative giapponesi a essere più efficienti, adottando strumenti rapidi (e attuali!) per il trasferimento di dati tramite Internet.

Tuttavia, vista la proverbiale meticolosità giapponese nel rispetto di protocolli, procedure e regolamenti, è stata istituita una vera e propria task force, che ha l'incarico di revisionare le norme emanate decine di anni fa.

L'uso di floppy disk nel 2022, però, non è poi così inusuale come potremmo immaginare: in alcuni settori sono tutt'oggi in uso. Ad esempio, alcuni velivoli Boeing 747-400 impiegano i dischetti da 3,5 pollici per i software preposti all'avionica. Inoltre, alcune apparecchiature militari (soprattutto in ambito nucleare) impiegano addirittura i dischi da 8 pollici (quelli flessibili, da cui deriva il nome "floppy disk") e le schede perforate.

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