Nvidia potrebbe rinnovare nel prossimo futuro l’offerta di schede video GeForce RTX serie 20 adottando chip di memoria GDDR6 più veloci. L’obiettivo sarebbe quello di rispondere alle Radeon basate su GPU Navi in arrivo nel terzo trimestre.
L’indiscrezione giunge da un video di RedGamingTech, le cui fonti non escludono altri cambiamenti, come frequenze operative più alte anche per le GPU e in alcuni casi l’aumento del numero dei CUDA core.
Al momento però l’informazione principale del canale Youtube riguarda la memoria GDDR6, che passerebbe da 14 a 16 Gbps. Anche se si tratta di una voce di corridoio, è bene notare che Nvidia ha già fatto qualcosa di simile in passato. La precedente generazione Pascal ha visto l’arrivo di modelli di GeForce GTX 1080 e GTX 1060 con memoria più veloce.
Nel primo caso, a 11 mesi dal debutto Nvidia portò la memoria GDDR5X da 10 a 11 Gbps (facendo salire il bandwidth da 320 a 352 GB/s), tagliando nello stesso momento il prezzo del modello già sul mercato. Nel secondo vi fu il passaggio della memoria GDDR5 da 8 a 9 Gbps, con conseguente taglio del listino per i modelli già in commercio.
Samsung ha catalogo due varianti di GDDR6 a 16 Gbps, una in produzione con densità di 8 Gbps e una in fase di sampling con densità di 16 Gbps. Micron non ha a catalogo soluzioni a 16 Gbps, ma sappiamo che l’azienda ha tutte le carte in regola per soddisfare un’ipotetica domanda.
Tecnicamente quindi Nvidia ha la possibilità di fare questo salto in avanti. Nel caso lo facesse, RTX 2070/2080 passerebbero da un bandwidth di 448 a 512 GB/s, mentre la RTX 2080 Ti salirebbe da 616 a 704 GB/s. La RTX 2060 invece potrebbe passare da 336 a 384 GB/s.
In questa possibile revisione della gamma GeForce RTX potrebbe rientrare anche la - per ora sempre presunta - scelta di Nvidia di terminare la produzione di GPU “non A” e offrire la revisione A su tutte le schede. Questi die offrono migliori capacità di overclock e quindi potenzialmente potrebbero dare vita a schede video con frequenze di fabbrica superiori a quelle odierne.
Non resta che attendere. Per ora si parla di un rinnovo delle schede GeForce RTX serie 20, ma potrebbe interessare anche le GTX serie 16, non totalmente competitive. Molto ovviamente dipenderà dalle soluzioni Navi di AMD e dalle loro prestazioni.
Per quanto riguarda un possibile aumento di CUDA core per le schede della serie GeForce RTX, la 2060 adotta una TU106 castrato, quindi potrebbe essere una potenziale candidata. Anche la RTX 2080 ha un TU104 con TPC attivo in meno, oppure potrebbe passare a un TU102 castrato (attualmente conta 2944 core contro i 4352 della RTX 2080 Ti). La RTX 2070 invece dal canto suo si basa su un TU106 completo, quindi l’unico modo per aumentarne la potenza di calcolo sarebbe quello di dotarla di un TU104 castrato per passare da 2304 a un numero maggiore.
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