Un anno fa Nvidia decretava l'inizio di una nuova era, l'era del Ray Tracing in tempo reale. Questa tecnica di rendering permette di creare delle scene nei videogiochi molto più realistiche, poiché calcolando il mondo in cui la luce rimbalza e viene riflessa nell'ambiente, si possono ottenere effetti d'illuminazione e riflessi estremamente realistici. Se volete approfondire, vi consigliamo la lettura di questo nostro articolo: Cos'è il Ray Tracing, il nuovo mantra delle GPU gaming. Nvidia non ha inventato il Ray Tracing, questa tecnica è usata già da tempo, ad esempio, nelle computer graphics dell'industria cinematografica. Quello che ha fatto Nvidia è stato cercare un modo per poterla applicare in tempo reale nei videogiochi, poiché qualsiasi scheda grafica o anche processore oggi in commercio è in grado di effettuare calcoli per generare immagini in Ray Tracing, ma farlo in tempo reale è tutt'altra storia. Questo è il motivo per cui esistono le schede RTX e gli RT Core, le unità specializzate per effettuare i calcoli necessari per il Ray Tracing in tempo reale.
Molti, in questi mesi, si sono chiesti se il Ray Tracing fosse una moda passeggera o qualcosa di più, e dopo circa un'anno e il modo in cui ha reagito l'industria possiamo dire che il Ray Tracing è qui per restare. Nvidia al momento ha un chiaro vantaggio rispetto ai concorrenti che, ad oggi, non hanno ancora presentato soluzioni in grado di gestire il Ray Tracing come fanno le schede RTX. Con le schede RTX 2060 SUPER, RTX 2070 SUPER e RTX 2080 SUPER - quest'ultima arriverà più avanti -, Nvidia vuole rinsaldare la sua posizione nel mercato, non solo per il Ray Tracing ma anche per le prestazioni generali. Nei prossimi giorni usciranno le prime schede AMD Navi Radeon 5700 e 5700 XT, le dirette concorrenti delle 2060 e 2070, e questa sembra proprio essere una mossa d'anticipo.
Le nuove SUPER non sono schede completamente nuove, ma bensì una versione "Supercharged", potenziate, delle attuali RTX. Si basano quindi sull’architettura Turing di cui ci siamo già ampiamente occupati in questi mesi, attualmente l'architettura più evoluta dell'azienda di Santa Clara, in grado di offrire mediamente fino al 50% di prestazioni in più rispetto alla generazione di schede precedente, con il 40% di efficienza energetica in più.
Non si può parlare di Ray Tracing e schede RTX senza chiedersi come, in questo anno, ha reagito l'industria videoludica all'implementazione di questa tecnica all'interno dei videogiochi. Perché uno dei - grandi - problemi che Nvidia ha dovuto affrontare in tutti questi mesi è proprio la compatibilità dei videogiochi con il Ray Tracing. A distanza di mesi possiamo dire che la situazione, inizialmente disastrosa, sta prendendo una forma più convincente e in linea con la comunicazione di Nvidia. In altre parole, i titoli iniziano ad aumentare, e molti giochi AAA già disponibili sul mercato, assieme ad altri in uscita, supporteranno il Ray Tracing. L'ampliamento del catalogo di titoli con supporto RT è essenziale per Nvidia, ed oggi il valore delle schede RTX, sotto questo punto di vista, è senza dubbio di gran lunga superiore rispetto a quello di un anno fa. Soprattutto perché i primi titoli con implementazione Ray Tracing supportavano la tecnica solo per alcune parti della scena: ad esempio in Tomb Raider è usato per il rendering delle ombre, in Battlefield V per i riflessi, in Metro Exodus per l'illuminazione globale e l'ambient occlusion, mentre i prossimi titoli in uscita applicheranno la tecnica in maniera più massiccia con risultati più convincenti.
Wolfenstein Youg Blood, Doom Eternal, Cyberpunk 2077, Call of Duty Modern Warfare, Watch Dogs Legion e Control, sono alcuni tra i titoli in arrivo con supportoal Ray Tracing. Control, ad esempio, vedrà l'applicazione del Ray Tracing per le ombre, la luce diffusa indiretta, i riflessi sulle superfici opache e i riflessi sui materiali trasparenti. Inoltre, come ormai sappiamo, anche le console di Microsoft e Sony di futura generazioni supporteranno la tecnologia il prossimo anno, senza dimenticare l’integrazione nei principali motori di gioco usati dagli sviluppatori: Unreal, Unity e Frostbite.
Insomma, non per essere ripetitivi, ma ribadiamo che è abbastanza chiaro che il Ray Tracing è qui per rimanere. Quello che dobbiamo forse chiederci è se Nvidia riuscirà a capitalizzare il vantaggio temporale e tecnologico che oggi ha nei confronti dei concorrenti. Non è una domanda a cui possiamo rispondere, ma nel frattempo possiamo dare uno sguardo alle nuove RTX 2060 Super e RTX 2070 Super.
Non un semplice overclock
Non siamo davanti a un semplice overclock, ma a un reale potenziamento di tutte le schede RTX, in grado di offrire prestazioni dal 10 al 20% superiore rispetto alle schede RTX precedenti. Nvidia per questo refresh ha agito principalmente su due aree: ha aumentato le unità SM della GPU a bordo delle schede, conseguentemente aumentando il clock di base. È l'aumento delle unità di calcolo conseguente al maggior numero di SM a portare i principali benefici, e non certo la velocità di clock - alcune schede di terze parti hanno già mostrato simili frequenze sui modelli aftermarket.