Qualche giorno fa, durante la Games Developers Conference (GDC) di San Francisco, il boss di Nvidia Jen-Hsun Huang ha annunciato la GeForce GTX 1080 Ti.
La nuova scheda video si presenta come il modello di punta della gamma GeForce, dato che offre lo stesso numero di shader della Titan X (Pascal) ma a frequenze leggermente superiori.
Con un prezzo di 835 euro, la nuova ammiraglia non è proprio a buon mercato, ma costa molto meno della Titan X (Pascal). Il prezzo è inferiore anche ad alcune GTX 1080 dei partner Nvidia. La nuova scheda è anche accompagnata da un "benefico" effetto collaterale, ossia la riduzione di prezzo della GTX 1080.
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La GTX 1080 Ti debutterà alla fine di questa settimana e in attesa dei test, che pubblicheremo tra qualche giorno (9 marzo), vi mostriamo la nuova soluzione di Nvidia in un unboxing. Non è un semplice unboxing, perché abbiamo preso la versione di riferimento e l'abbiamo smontata per vedere cosa c'è sotto. Prima di addentrarci, diamo uno sguardo alle specifiche:
Nvidia GeForce GTX 1080 Founders Edition | Nvidia GeForce GTX 1080 Ti Founders Edition | Nvidia Titan X (Pascal) | Nvidia Quadro P6000 | |
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GPU | GP104-400 | GP102-350 | GP102-400 | GP102 |
Transistor | circa 7,2 miliardi | circa 12 miliardi | circa 12 miliardi | circa 12 miliardi |
Shader Unit | 2560 | 3584 | 3584 | 3850 |
Freq. base | 1607 MHz | 1480 MHz | 1417 MHz | 1506 MHz |
Freq. GPU Boost | 1785 MHz | 1582 MHz | 1531 MHz | 1645 MHz |
TMU/ROPs | 160/64 | 224/88 | 224/96 | 240/96 |
Pixel Fill Rate | 114.2 MPix/s | 130.24 MPix/s | 147.0 MPix/s | 144.6 MPix/s |
Texel Fill Rate | 285.6 MTex/s | 331.5 MTex/s | 342.9 MTex/s | 361.4 MTex/s |
Memoria | 8192 MB | 11.264 MB | 12.228 MB | 24.576 MB |
Freq. memoria | 5000 MHz | 5500 MHz | 5000 MHz | 4512 Mhz |
Bus memoria | 256 Bit | 352 Bit | 384 Bit | 384 Bit |
Bandwidth memoria | 320 MB/s | 484 MB/s | 480 MB/s | 433.2 MB/s |
TDP | 180 Watt | 250 Watt | 250 Watt | 250 Watt |
Nvidia dice di aver modificato il sistema di raffreddamento rispetto alla Titan X (Pascal), anche se a una prima occhiata potrebbe non sembrare. Dall'esterno la GTX 1080 Ti sembra in tutto e per tutto una GTX 1080, eccezion fatta per il nome inciso sopra. La combinazione dei materiali - plastica e alluminio pressofuso - è quasi identica, così come la ventola radiale da 62 mm.
Le dimensioni della GTX 1080 Ti rispecchiano quelle della Titan X (Pascal). La scheda ha una lunghezza complessiva di 26,9 cm e ha un'altezza di 10,5 centimetri. La profondità è di 3,5 cm e la scheda un design dual-slot. La GTX 1080 Ti Founders Edition pesa 1,039 grammi.
La parte superiore della scheda è familiare, con il solito logo verde illuminato e due connettori di alimentazione ausiliari, uno a 8 pin e uno a 6 pin. La parte inferiore è persino meno interessante, non c'è molto da vedere.
Alla fine della scheda troviamo la classica feritoia che dovrebbe permettere a un po' di aria calda di uscire dalla scheda. Il progetto della scheda fa sì che non tutta l'aria calda finisca dentro il case del vostro computer. Purtroppo non possiamo anticiparvi informazioni sulle temperature e la rumorosità a causa dell'NDA.
Nvidia ha deciso di non inserire un connettore DVI nella parte posteriore della scheda, permettendo a un maggior flusso d'aria calda di uscire dalla scheda. Tre DisplayPort e una HDMI sono le uscite video disponibili: il resto dello spazio è occupato dalla griglia.
Terminata la classica ispezione esterna, abbiamo disassemblato la scheda. Il primo cambiamento riguarda la connessione del controller PWM sul retro della scheda, con una delle due metà del backplate dotata di uno spesso materiale termico, che è un materiale che non abbiamo visto molto spesso. Questa configurazione è pensata per facilitare la rimozione del calore. Sarebbe stato più efficace se Nvidia avesse ricavato un foro nel foglio di plastica che copre il backplate in questa area.
La parte posteriore esposta della scheda rivela due aree sulla sinistra che sono etichettate come THERMAL PAD 1 e THERMAL PAD 2, ma che sono prive di pad termici. Non sappiamo se gli ingegneri di Nvidia abbiano deciso che non fossero necessari o se i contabili dell'azienda abbiano imposto la loro rimozione perché troppo costosi.
L'enorme piastra inferiore del dissipatore ha i tradizionali pad termici per i convertitori di tensione e i moduli di memoria, così come diverse strisce termiche già menzionate. L'ultima connette elementi attivi aggiuntivi come i chip di regolazione della tensione, MOSFET e diodi alla piastra inferiore del dissipatore. Questi sono gli unici cambiamenti alla soluzione di raffreddamento che siamo riusciti a identificare.
Similmente alle precedenti Founders Edition (FE), Nvidia ha usato una camera di vapore posta sul fondo del dissipatore come principale sistema di raffreddamento della GPU. È collegata alla scheda con quattro viti.
Il circuito stampato
Prima di terminare l'unboxing abbiamo dato uno sguardo al PCB. La prima cosa che si può notare è che Nvidia ha inserito una serie completa di regolatori di tensione. La Titan X (Pascal) aveva lo stesso layout, ma non aveva tutti gli spazi occupati.
Nvidia ha usato lo stesso design a partire dalla Quadro P6000. I connettori a 8 pin della Quadro sono puntati verso il retro e come potete vedere qui sotto sulla nuova scheda ci sono otto collegamenti vuoti in bella vista.
È l'opposto per i moduli di memoria. Rispetto alla Nvidia Titan X (Pascal), manca un modulo di memoria. Ci sono un totale di 11 moduli GDDR5X MT58K256M32-Ja110 di Micron. Lavorano a 11 Gbps (5500 MHz effettivi), una velocità che serve a compensare i 32 bit mancanti dell'interfaccia di memoria. È un po' sorprendente che Nvidia non abbia usato i chip MT58K256M32-Ja120, che hanno una frequenza persino maggiore.
La ragione potrebbe essere legata a problemi termici, dato che la memoria a più alta velocità opera a 1,35 volt, ma entrambi i tipi possono operare fino a una temperatura massima di 95 °C.
Nvidia ha scelto di non fare cambiamenti per quanto concerne i convertitori di tensione, affidandosi di nuovo all'uP9511. Questa configurazione di controller PWM permette il funzionamento simultaneo di 7 fasi.
Il progetto dei convertitori di tensione è interessante perché è piuttosto semplice: un convertitore buck, LM53603, è responsabile per l'high side e due (e non uno) MOSFET Fairchild D424 n-channel operano sul low side. Questa configurazione espande un po' i punti caldi, dato che il calore disperso si diffonde lungo una superficie doppia.
Per gli induttori Nvidia ha scelto soluzioni incapsulate in ferrite, che per qualità sono simili alle proposte di Foxconn (magic coils). Da un punto di vista termico il retro della scheda è un buon posto per mettere questi induttori, anche se è sconcertante che Nvidia non li raffreddi, limitandosi ai soli condensatori posti proprio accanto.
La memoria ha due fasi, che lavorano in parallelo con un singolo uP1685. L'high side usa l'FD424 citato sopra, mentre il low side ha due MOSFET dual n-channel Logic Level PowerTrench E6930 in configurazione parallela, che è piuttosto insolito. Gli induttori sono più piccoli perché le due fasi sono semplici.
Non possiamo parlare ancora di prestazioni, ma da quanto abbiamo visto possiamo ipotizzare che il comportamento del dissipatore non sarà molto differente da quanto visto, fatte le debite differenze, con le precedenti Founders Edition.
Zotac GTX 1080 | ||
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