Materiali e qualitÃ
Un aspetto di questo notebook sul quale è oggettivamente difficile sindacare è la qualità costruttiva. Lo chassis è interamente fabbricato in lega di magnesio, la superficie del coperchio è nera opaca, con un motivo diagonale in rilievo che maschera i segni del tempo e i graffi. Come da tradizione, la parte interna è di colore grigio chiaro, in contrasto con la tastiera nera.
Il primo aspetto che salta all'occhio è la tastiera, identica al layout IBM che è stato punto di riferimento per tanti anni: i tasti hanno forma conica, con una superficie larga 15 millimetri e una spaziatura complessiva di 5 millimetri. Usandola ci si rende conto di cosa abbiamo perso con i modelli "moderni" a isola: la corsa è ammortizzata e il fine corsa è attutito quanto basta per favorire una digitazione rilassante e spedita. I tasti sono inoltre silenziosissimi e lettere sono ben leggibili grazie all'uso del contrasto bianco su nero.
Fujitsu Lifebook E751 - Clicca per ingrandire
L'impiego di una tastiera tradizionale non ha permesso l'implementazione del tastierino numerico a parte, di cui potrebbero sentire la mancanza coloro che fanno molto uso di applicazioni finanziarie e di Excel. In effetti lo spazio per inserire le quattro ulteriori colonne di tasti non sarebbe mancato, considerato che a lato della tastiera ci sono due fasce di 3,5 centimetri l'una.
La linea tradizionale prevede anche la conservazione della fila di pulsanti di selezione nella fascia sopra alla tastiera, utili per attivare e spegnere le connessioni wireless, per attivare il centro di controllo personalizzato (un pannello visuale semplificato per modificare le impostazioni di base del sistema, come luminosità del display, regolazione del volume, eccetera), per bloccare il sistema senza dover passare dal Task Manager, per cambiare le impostazioni di risparmio energetico.
Lato destro - Clicca per ingrandire |
Lato sinistro - Clicca per ingrandire |
Lato frontale - Clicca per ingrandire |
Lato posteriore - Clicca per ingrandire |
Considerato che stiamo parlando di un prodotto professionale, dal nostro punto di vista fra i pulsanti di scelta rapida avrebbe dovuto essere inserito quello per attivare la modalità di presentazione, che consente la connessione semplice e rapida di proiettori/monitor esterni.
Passando al dispositivo di puntamento, abbiamo un touchpad tradizionale che francamente non è eccelso. La superficie sensibile è punteggiata e non gradita a tutti perché ostacola lo scorrimento delle dita, e il riquadro sensibile è molto piccolo (6,7 x 4,2 centimetri), nonostante il poggiapolsi sia ampio e del tutto sgombero. Anche i pulsanti di selezione sono stati rimpiccioliti per lasciare spazio al lettore di impronte digitali, che è posizionato al centro, ma avrebbe tranquillamente potuto essere collocato altrove con meno fastidio.
Per quanto riguarda la connettività , sono da apprezzare sia la quantità e la varietà di connettori predisposti, sia il fatto che sono tutti chiaramente indicati attorno alla tastiera, in modo da non doversi sporgere per individuarli.
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Rispondono all'appello tre connettori USB 2, di cui uno può essere usato per ricaricare le periferiche a PC spento e uno è combinato con l'uscita eSATA, più un connettore USB 3.0. La parte video è supportata sia dall'uscita VGA sia dalla Display Port, che consente un output fino a 2.560 x 1.600 punti, contro i 1.920 x 1.200 pixel della VGA standard. Non mancano poi il lettore per schede SD, MS e MS Pro, quello per le Express card da 34 e da 54 millimetri e la vecchia seriale, ancora in voga in molti ambiti aziendali.
L'unica osservazione che si può rivolgere a questa dotazione è che le due prese USB 2.0 collocate sul lato destro sono sovrapposte, a 2 millimetri di distanza l'una dall'altra, quindi con la maggior parte dei pendrive non potrete sfruttarle contemporaneamente. La dotazione comprende anche il vano per la scheda SIM e, opzionalmente, il modulo Sierra Wireless Gobi 3000 per le connessioni 3G/UMTS.