Facebook Italia, strumenti per contrastare il "revenge porn"

Facebook ha reso disponibili nuovi strumenti per difendersi dalla condivisione senza consenso di foto. Nuova sfida contro il "revenge porn".

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a cura di Dario D'Elia

Facebook ha annunciato oggi l'introduzione di nuovi strumenti per proteggere le immagini personali e rendere la community più sicura.Il tema è quello delle vittime di abusi altrui, ovvero la diffusione di foto senza consenso. Si parla soprattutto di "revenge porn": la condivisione online di foto intime dell'ex partner.

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"Secondo uno studio dell'US Victims of Non-Consensual Intimate Images, il 93% delle persone che sono state oggetto di revenge porn, ovvero della condivisione di immagini personali, presenta significanti ripercussioni emotive e per l'82% questo evento ha causato una compromissione nella loro sfera sociale, occupazionale o di altre importanti aree della loro vita", ricorda Facebook.

Ecco quindi la decisione di rendere disponibili strumenti più efficaci per far fronte a queste situazioni:

  • Se vedi un'immagine personale su Facebook e ti sembra che questa sia stata condivisa senza permesso, puoi segnalarla utilizzando il link "Segnala" che appare premendo sulla freccia verso il basso o i puntini "..." presenti vicino al post.
  • I rappresentanti qualificati del nostro team Community Operations, rivedranno l'immagine e la rimuoveranno se questa viola i nostri Standard della Community. In molti casi provvederemo anche alla disattivazione dell'account che ha condiviso immagini personali senza permesso.
  • Offriamo anche la possibilità di contattarci se qualcuno ritiene che l'immagine sia stata rimossa per errore.
  • In seguito, utilizziamo le tecnologie di foto-matching per aiutare a contrastare ulteriori tentativi di condivisione dell'immagine su Facebook, Messenger e Instagram. Se qualcuno cercherà di condividere l'immagine dopo che questa è stata segnalata e rimossa, lo avvertiremo che questa viola le nostre policy e che quindi non potrà essere condivisa.

Procedure e strumenti sono stati sviluppati in collaborazione con esperti in materia di sicurezza.

"Abbiamo lavorato con Cyber Civil Rights Initiative e altre associazioni per creare una risorsa di supporto per le vittime e altri strumenti per segnalare questo tipo di contenuto alle più grandi aziende di tecnologia", prosegue Facebook

"Questa risorsa include anche una guida specifica per Facebook. Inoltre, il National Network to End Domestic Violence, il Center for Social Research, la Revenge Porn Helpline (UK) a la Cyber Civil Rights Initiative hanno offerto i loro input e feedback durante tutto il processo di sviluppo di questi strumenti".

Per maggiori informazioni sulla sicurezza su Facebook visitare il sito: Facebook.com/safety.

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