Ci sono diversi modi per applicare la pasta termica a una CPU o GPU: c'è chi usa la tecnica del chicco di riso e chi della croce, ma ci sono diverse correnti di pensiero a riguardo. Igor Wallossek di Igor's Lab ha cercato di dare un risposta definitiva alla domanda: "qual è il metodo migliore per applicare la pasta termica?". Per giungere a una conclusione oggettiva, Igor ha effettuate diverse prove, scoprendo che il metodo migliore ha consentito di abbassare la temperatura di ben cinque gradi Celsius rispetto a quello peggiore.
Innanzitutto, prima di ogni applicazione è necessario rimuovere alla perfezione i residui della precedente pasta termica. Inoltre, ci sono alcune differenze tra GPU e CPU. Infatti, sulle GPU Igor sconsiglia di usare le popolari Arctic MX-2 o MX-4, per le quali preferisce prodotti come Alphacool Apex o Gelix PC Extreme. Inoltre, bisognerebbe scaldare un po' il tubetto con la pasta termica (anche mettendolo semplicemente in tasca), così come la GPU (magari aiutandosi con un phon), prima dell'applicazione. Questi accorgimenti potrebbero essere utili a mantenere le paste viscose facilmente lavorabili.
Igor ha provato i metodi del "chicco di riso", della "linea" e della piena copertura (letteralmente spalmando la pasta su tutta la superficie). A quanto pare, il metodo migliore, come potete vedere dal grafico allegato alla notizia, è stato quello della "linea" (chiamato anche della "salsiccia"), che però fa affidamento su un metodo di tensionamento particolare delle viti, che consiste nel posizionamento del dissipatore sulla GPU senza farlo scivolare e sulla successiva leggera tensione applicata su una coppia di viti, seguita dall'altra, per più volte (come se fosse un'altalena). Per quanto riguarda il sistema di dissipazione utilizzato, Igor ha dichiarato di aver impiegato un sistema a liquido per ottenere risultati coerenti con il PCB reference della RTX 3080.