Quattro neri per una stampa
Caratteristica saliente della R3000 è l'uso di ben 4 colori neutri: i già citati nero photo e nero matte, che vengono utilizzati in alternativa, e due grigi fotografici. Lo scopo è naturalmente quello di stampare dei bianconeri con tonalità più omogenee e sfumature più convincenti, oltre che di eliminare difetti cromatici come la non perfetta neutralità dei grigi o il fenomeno del metamerismo (i colori appaiono diversi sotto diverse sorgenti di luce).
Obbiettivi centrati, inutile dirlo: partendo da un grigio neutro anziché da una miscela di colori, la neutralità è ovviamente automatica. Siamo rimasti soddisfatti dalla gestione software del cambio di inchiostro (impossibile sbagliare, una volta selezionata la carta, il driver obbliga alla scelta dell'inchiostro giusto) e dalle possibilità di intervento concesse per quanto attiene specificamente al B/N. A questo proposito, merita di essere sottolineata la possibilità di intervenire facilmente - basta un clic - sulla tonalità con viraggi predefiniti verso toni caldi o freddi, così come la possibilità di assumere il pieno controllo dell'output e intervenire liberamente sul diagramma RGB-CMY, sul tono, sul tono delle ombre e delle alte luci, su luminosità, contrasto e densità ottica del nero.
L'impostazione avanzata della stampa B/N consente di effettuare dal semplice viraggio "automatico" del tono alla modifica approfondita di ogni singolo aspetto dell'immagine.
Meno soddisfacente il fatto che i due neri non siano tenuti in linea, con conseguente spreco di inchiostro. Vero è che chi acquista questo modello verosimilmente vorrà stampare prevalentemente su carte matte, ma 4 ml di spreco complessivo a ogni ciclo matte-photo-matte rappresentano il 15% del totale di una singola cartuccia, e non è poco.