Elon Musk include Microsoft nella sua causa contro OpenAI

Elon Musk ha ampliato il numero di accuse che compongono la sua causa legale contro OpenAI, includendo Microsoft come imputato.

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a cura di Andrea Maiellano

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Elon Musk ha ampliato il numero di accuse che compongono la sua causa legale contro OpenAI, aggiungendo nuove episodi di antitrust e, soprattutto, includendo Microsoft come imputato. Musk ha anche aggiunto la sua azienda, xAI, e Shivon Zilis (ex membro del consiglio di OpenAI), come querelanti.

La controversia legale, iniziata lo scorso marzo, si concentra sull'accusa, formulata da Elon Musk, che OpenAI abbia tradito la sua missione no-profit originale collaborando con Microsoft. L'imprenditore sostiene di essere stato "tradito da Altman e dai suoi complici", riferendosi ai fondatori di OpenAI Sam Altman e Greg Brockman.

Elon Musk lasciò OpenAI nel 2018, prima dell'investimento da parte di Microsoft.

In risposta alle accuse, OpenAI ha pubblicato vecchie email, risalenti al periodo che va dal 2015 al 2018, sostenendo che Elon Musk fosse coinvolto nei piani iniziali di transizione verso una struttura a scopo di lucro. Secondo queste comunicazioni, il fondatore di xAI avrebbe richiesto la maggioranza azionaria, il controllo del consiglio di amministrazione iniziale e la posizione di CEO, suggerendo persino una fusione con Tesla.

La causa, inoltre, afferma che OpenAI sta "attivamente cercando di eliminare i concorrenti", incluso xAI, facendo promettere agli investitori di non finanziarli. Inoltre, sostiene che xAI sia stata danneggiata dallo scambio esclusivo di "informazioni commercialmente sensibili" tra OpenAI e Microsoft.

Tra i nuovi imputati figurano anche Reid Hoffman, co-fondatore di LinkedIn, e Dee Templeton, VP di Microsoft, per il loro coinvolgimento nei consigli di amministrazione di entrambe le aziende. Shivon Zilis è stata aggiunta come querelante per aver sollevato preoccupazioni simili a quelle di Musk riguardo agli accordi di OpenAI.

Questa causa legale, per quanto possa sembrare assurda e peculiare allo stesso tempo, evidenzia le crescenti tensioni nel settore dell'intelligenza artificiale, con i vari attori in scena pronti a contendersi in ogni modo, e con ogni mezzo possibile, lo scenario globale.

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