Passo dopo passo, Elgato sta portando sul mercato prodotti immancabili per coloro che vogliono fare streaming o registrare video. L'azienda offre uno dei greenscreen più comodi in circolazione, lampade, la game capture con SD migliore sul mercato e ora aggiunge all’arsenale Wave:3, un microfono dalle caratteristiche tecniche superiori ai diretti concorrenti.
Come è fatto
Iniziamo dal design, un primo punto di differenziazione rispetto ai concorrenti come il Blue Yeti o l’HyperX Quadcast, contraddistinti da un design a cilindro più o meno pronunciato. Wave:3 ha una forma schiacciata, che ricorda un po’ i microfoni di altri tempi. Il piedistallo e il sistema di ancoraggio è invece classico, con due viti che s’innestano ai lati e gli permettono di essere inclinato.
Una rotella posizionata sulla parte frontale permette di regolare i volumi / guadagni, selezionando la modalità con una pressione. La modalità è indicata da un apposito led affiancato a un simbolo: il primo, quello del microfono, indica il guadagno del microfono, il secondo, quello delle cuffie, indica il volume di monitoraggio e il terzo, due frecce incrociate, permette di gestire il mix tra l’audio del microfono e quello del PC. Un’altra fila di LED permette di avere un feedback visivo per ogni livello regolato.
Il tasto del muto è posizionato sopra ed è a sfioramento, mentre dietro è presente la porta USB-C per l’alimentazione e connessione al PC, e il jack audio a cui collegare un paio di cuffie come monitor.
Non manca, venduto però come accessorio, uno shock mount per collegare il Wave:3 a un braccio estensibile e regolabile.
Specifiche tecniche e tecnologie
Diamo uno sguardo veloce alle caratteristiche tecniche e differenti tecnologie, per poi soffermarci su alcune nella prova d’uso.
Wave:3 è un microfono a condensatore di tipo cardioide, in grado di gestire audio fino alla massima risoluzione di 24 bit a 96 kHz. Permette di monitorare la vostra voce in tempo reale, integra un filtro anti-pop, una tecnologia anti-clip, un filtro passa alto per eliminare le frequenze più basse enfatizzando la voce e un software di monitoraggio.
Considerando le caratteristiche tecniche, il Wave:3 è nettamente più avanti rispetto a molti concorrenti (Blue Yeti, Blue Yeti X, Razer Seiren, HyperX QuadCast), nessuno dei quali offre un filtro anti-clip e uno passa alto (solo il Razer integra soluzioni simili), un filtro anti-pop o un software di mixing. Dal punto di vista del campionamento, solo il Blue Yeti X arriva a una risoluzione di 24 bit (tutti gli altri si fermano a 16 bit), mentre il Wave:3 è l’unico ad arrivare a 96 kHz.
Prova d’uso
L’installazione di Wave:3 è semplice quanto collegare il cavo USB fornito di serie (che tra l’altro è di un paio di metri di lunghezza e permette di posizionare il microfono comodamente ovunque vogliate), a patto che abbiate prima installato Wave Link. Il processore audio presente nel microfono dialoga con il software Elgato, senza cui non è possibile interfacciarsi con Windows e gli altri software. Tuttavia senza il software funzionerà come microfono "basilare" in Windows.
I comandi sul microfono per gestire in tempo reale il guadagno, il volume del monitor e il bilanciamento dell’audio del PC e del microfono sono molto comodi. C’è da dire che una volta trovato il giusto livello per ogni elemento, non abbiamo interagito spesso con questi comandi, e se imparerete a usare Wave Link, tutti questi parametri possono essere controllati via software. Essendo però qualcosa in più, e non in meno, non possiamo lamentarci.
Molto comoda l’area a sfioramento superiore per attivare il muto, già vista su alcune soluzioni proposte dai brand concorrenti, come il QuadCast.
Per mettere alla prova il filtro anti-pop, abbiamo registrato una traccia audio, leggendo una filastrocca con molte "P", cercando dove possibile di enfatizzare le parole per mettere alla prova il filtro. Qui trovate il file che abbiamo registrato: Pop test.
Abbiamo inoltre letto un passaggio di una fiaba per permettervi di capire la qualità di registrazione che è possibile ottenere con questo microfono. A questo link potete ascoltare la registrazione: test microfono. In entrambi i casi abbiamo impostato al gain al 20%; oltre questa percentuali il microfono diventa molto sensibile e cattura anche piccoli rumori circostanti.
Il software
Elgato offre un software a corredo del Wave:3, un vero e proprio mixer che permette di impostare tracce audio differenti per avere il massimo controllo di tutte le fonti audio del sistema. L’obiettivo di Wave Link, questo il nome del software, è semplificare la gestione dell’audio durante uno streaming, portando la gestione dell’audio fuori dal software di streaming, per un controllo più preciso.
Wave Link nel suo stato attuale è un software semplice, che probabilmente Elgato svilupperà nel corso dei mesi. Per ora offre l’essenziale e niente più.
Un’unica schermata di controllo permette di visualizzare differenti streaming di input, come ad esempio il microfono, il browser, i suoni di sistema, la chat vocale, etc. Ogni nuovo streaming appare all’interno del sistema come una periferica virtuale, quindi dal pannello di controllo di Windows 10 è possibile abbinare a ogni applicazione la sua periferica audio.
Nella parte bassa della schermata è presente l’area dedicata agli output, che nel nostro caso è lo streaming audio che viene inviato al software di streaming. In pratica, anziché creare più fonti audio in OBS o un altro software di streaming, verrà aggiunta un’unica fonte, che sarà il risultato del mix che avrete effettuato tramite Wave Link.
Sia per gli input che gli output è sempre presente il canale di monitoraggio, che potrete regolare differentemente, in maniera tale da avere sempre sotto controllo i due flussi audio, cioè quello di controllo e quello che trasmetterete in streaming.
Allo stato attuale le schermate proposte non sono particolarmente intuitive, e sarebbe comodo poter accedere a un tutorial. Non sempre è chiaro in quale parte della schermata potrete cliccare per compiere un’azione. Ad esempio nulla indica che cliccando sulle icone che identificano il flusso di streaming e il monitor, sotto ogni traccia di output, potete mutarle. Se vorrete aggiungere una nuova fonte di input, nonostante al passaggio del cursore illumini tutta l’area dedicata alla nuova traccia, dovrete cliccare in un’area ristretta dove è presente il simbolo “+”. Insomma, c’è grande spazio di miglioramento, non solo in termini d'interfaccia, ma anche di funzioni. Dopo averlo usato per alcuni giorni, ho sentito la mancanza della possibilità di predisporre alcune scenari che mi permettessero di passare velocemente tra diverse impostazioni.
Wave Link, in ogni caso, fa il suo dovere e lo fa bene. Dovrete prenderci solo dimestichezza.
Verdetto
Elgato Wave:3 rappresenta l’entrata di Elgato nel mondo dei microfoni, nonché l’ampliamento degli accessori pensati appositamente per gli streamer. È un’entrata in grande stile, e anche se Wave:3 non è perfetto in tutte le sue parti, è in grado di battagliare contro vari prodotti già affermati, come Blue Yeti o il QuadCast di HyperX.
In breve, Wave:3 offre una buona qualità audio in un formato ridotto rispetto i concorrenti, controlli fisici che permettono di facilitare le operazioni di regolazione e soprattutto un processore audio che s’interfaccia con un software che agisce da mixer, e permette di inviare un unico flusso audio al software di streaming. Il software fa il suo dovere, ma ha un grande margine di miglioramento, sia per quanto riguarda l’interfaccia che le funzioni.
Le funzioni di Wave:3 sono controllabili anche tramite Stream Deck ed è disponibile, come opzione, uno shock mount e un pop filter, che gli dona un look molto professionale ma che non dovrebbe portare particolari miglioramenti, considerando che già integra un filtro anti-pop.
Wave:3 è disponibile all’acquisto al prezzo di 169,99 euro, un prezzo che lo pone nella fascia alta, assieme al Blue Yeti X.
Ma non è finita qui. Elgato ha infatti presentato un secondo microfono, Wave:1, che va a scontrarsi contro tutti gli altri, come il Seiren, il Blue Yeti (non X) o il QuadCast. Il prezzo di listino è di 30 euro in meno, cioè 139 euro. Per questo risparmio dovrete fare a meno dei controlli fisici per il gain e il mix tra PC e microfono, al tasto a sfioramento per il muto (che sarà fisico) e alla frequenza di campionamento massima che scende a 48 KHz. Non abbiamo provato il Wave:1, ma possiamo aspettarci la stessa qualità, essendo praticamente identici sotto il 99% del profilo tecnico. La frequenza di campionamento limitata è pari ai microfoni concorrenti, e difficilmente i 96 KHz faranno la differenza in un uso per streaming; la mancanza dei controlli fisici per gain e mix dei flussi audio PC e Microfono sono rimpiazzati dal software, mentre è un peccato fare a meno del tasto a sfioramento per il muto, anche se è stato sostituito da uno fisico.
Il nostro consiglio è di acquistare il Wave:3, poiché rinuncerete a molto per 30 euro di differenza, anche se non si tratta di caratteristiche essenziali. Acquistate il Wave:1 solo se il vostro budget non vi permette di andare oltre.
Elgato Wave:3
Elgato Wave:3 è un microfono a condensatore di tipo cardioide, che offre caratteristiche tecniche di alto livello e integra un filtro anti-pop, una tecnologia anti-clip, un filtro passa alto per eliminare le frequenze più basse enfatizzando la voce. Presente anche un software di monitoraggio che permette di gestire tutto tramite il PC.
Pro
- Qualità audio;- Filtro anti-pop;- Filtri anti-clip;- Tasto muto a sfioramento;- Design e dimensioni ridotte rispetto ai concorrenti;- Mixer software
Contro
- Software migliorabile;- I controlli fisici diventano superflui dopo una corretta impostazione.